Nell’eventualità che si concretizzasse il suo sogno di diventare il più giovane tennista della storia a realizzare il Career Grand Slam, Carlos Alcaraz è pronto a rendere immortale tale momento con una particolare celebrazione.
Il campione spagnolo ha infatti dichiarato che qualora vincesse il prossimo titolo dell’Australian Open, fra due domeniche, avrebbe in programma di tatuarsi un canguro come testimonianza indelebile del suo quinto alloro Major: il più importante perché a soli 21 anni gli permetterebbe già di entrare a pieni titoli tra i più grandi di questa disciplina, completando il proprio personale album degli Slam.
Nel frattempo, Carlitos ha accorciato la strada verso il suo obiettivo compiendo un ulteriore passo in avanti con la terza vittoria del suo torneo: terzo turno, dove ha superato in quattro set il portoghese Nuno Borges, staccando il pass per quello che sarà il suo 11° ottavo in uno Slam.
Per l’allievo di Ferrero, tuttavia, il farsi tatuare per festeggiare in grande stile una straordinaria impresa centrata non è una pratica così sorprendente: è difatti ormai un rituale consolidato nella carriera dell’iberico. Tutto iniziò dopo la prima affermazione Slam a New York nel 2022, quando il classe 2003 di Murcia decise di rendere ancora più speciale ‘quella prima volta’ incidendosi la pelle con un’immagine che scolpisse nella sua memoria il trionfo nella Grande Mela. Presto, quel modo di dare un senso alle vittorie più significative che si possono ottenere su un campo da tennis, si è trasformato in una piacevole abitudine: la fragola, simbolo indiscusso dei Championship, a onorare il primo della doppietta di successi a Wimbledon; la Tour Eiffel come rappresentazione eterna del suo sigillo parigino arrivato a maggio 2024.
Perciò giunti a questo punto, quale sarebbe l’oggetto del desiderio scelto se il prossimo 26 gennaio rimanesse l’ultimo uomo a gioire sulla Rod Laver Arena? “Un canguro, questo è certo. L’unica cosa che mi manca è alzare il trofeo qui a Melbourne, ma l’obiettivo e l’idea di come festeggiare se lo raggiungessi sono già presenti in me” ha detto alla stampa Alcaraz, dopo aver sconfitto Borges.
Il cammino nel torneo per la testa di serie n.° 3 al quarto turno prevede l’incrocio con Jack Draper, semifinalista all’ultimo US Open, che però ha approcciato al primo Slam della stagione non in perfette condizioni e perdipiù nei primi tre turni ha trascorso in campo la bellezza di 12 ore e 38 minuti, vincendo in tutti e tre i casi sempre al quinto dopo aver rimontato uno svantaggio di 2 set 1. Ha difatti rischiato in più di una circostanza l’eliminazione: con Vukic nell’ultima partita l’ha spuntata nel quarto e quinto set con due tie-break consecutivi chiudendo l’incontro 10-8 al super tie-break, al 2°T contro Kokkinakis l’australiano ha servito per il match sul 5-4 della quarta frazione.
Di conseguenza, Carlos che invece ha passato in campo meno della metà delle ore del britannico (5h15‘ complessivamente) sarà molto più fresco e partirà nettamente favorito. Una vittoria lo porterebbe ad eguagliare il suo miglior risultato in Australia, i quarti dello scorso anno, e ci regalerebbe una probabile sfida con Djokovic.
A precisa domanda su quale sia il suo obiettivo primario tra ritornare numero 1 o dare priorità ai titoli Slam, Alcaraz risponde: “Cerco di vincere il maggior numero possibile di Slam. Questo è il mio obiettivo principale“.