Jannik Sinner vince la lotta contro Holger Rune e il malessero fisico agli ottavi di finale dell’Australian Open, in quattro set: 6-3 3-6 6-3 6-2. La giornata è finita meglio di com’era iniziata per il numero 1 del mondo, che fin dalle prime ore aveva accusato un malessere fisico. Dopo diverse interruzioni durante il gioco e qualche tremolio preoccupante, Sinner ha raggiunto per la 15esima volta consecutiva, i quarti di finale in un torneo. L’azzurro ha beneficiato anche di 20 minuti di pausa a inizio quarto set, in seguito alla sua prima di servizio che, a 200 km/h, ha rotto il gancio della parte bassa della rete in campo. Un colpo di fortuna, in un momento importante. Sinner non ha voluto fare paragoni con la situazione di malessere provata a Wimbledon, nel match contro Daniil Medvedev. Ma in conferenza stampa ha raccontato che aver già provato una situazione complicata fisicamente, oggi, ha fatto la differenza.
D: Sapevi che il match sarebbe stato tosto e oggi non ti sei allenato. C’era qualcosa di più oltre alle condizioni di gioco difficili?
Sinner: “Si, ma non ho molta voglia di parlare di come mi sono sentito oggi. Non stavo bene e credo si sia visto che fisicamente ho fatto fatica. Sapevo che oggi sarebbe stata davvero difficile. Giocavo contro un giocatore ostico e in più, giocavo un po’ contro me stesso. Sapevo che sarebbe andata così e ho cercato di mettercela tutta per tenere duro. Credo di avercela fatta e sono felice di essere nel prossimo turno”.
D: L’attenzione dei medici ha fatto la differenza?
Sinner: “Si, avevo già parlato con il dottore prima di scendere in campo. Ha fatto un controllo generale e un pochino mi ha aiutato. Dopo la pausa mi sentivo un po’ meglio quando sono tornato in campo, la mia faccia aveva un aspetto migliore e il colore era ritornato più normale. Quindi sicuramente mi hanno aiutato. Sai le condizioni sono impegnative, ieri faceva molto caldo, oggi di nuovo. Tutti i giocatori fanno fatica, se in più non sei totalmente in salute è ancora più difficile”.
D: Cosa ti aspettavi da Holger oggi? Come hai approcciato il gioco con il tuo team?
Sinner: “Non voglio parlare di tattiche, lui è un giocatore molto aggressivo e questo lo so bene. Lui sa come giocare contro di me, ci conosciamo entrambi e sappiamo cosa aspettarci. Nell’ultimo anno è migliorato molto, quindi quello che devi aspettarti da lui, spesso, è qualcosa di inaspettato. È un grandissimo giocatore con un grande talento. Bisogna provare a cogliere le opportunità, anche le piccole chance, come quelle che ho avuto oggi. Se mi avesse fatto il break prima lui, sarebbe cambiato tutto”.
D: Potresti ritrovare Alex (De Minaur) nel prossimo match. Questo potrebbe cambiare la preparazione o darti più fiducia visti i vostri precedenti testa a testa?
Sinner: “No, ogni partita è diversa. E soprattutto, giocare contro di lui qui, in Australia, lo sarà. Lo aspetta una partita molto impegnativa quindi vedremo cosa succederà. Nel frattempo io proverò a recuperare per essere pronto”.
D: Quando eri sotto 2-1 nel terzo set ti sei seduto e le tue mani tremavano. Come ti sei sentito in quel momento? A cosa stavi pensando?
Sinner: “Si credo che si sia visto che non stavo bene. Non vorrei scendere nei dettagli però. Credo che sia stato un mix di cose, tra cui la pressione e tutto il resto, non è stato facile. Il sole è uscito fuori, il campo è diventato più umido. Ma alla fine se non parliamo solo di questo, è stata una bella partita ed è su questo che dobbiamo concentrarci”.
D: Riguardo quello che è successo alla rete, ti era mai capitato prima? Quei 20 minuti di pausa si sono rivelati utili per recuperare?
Sinner: “Si sono stati molto utili oggi. Nessuno si aspettava che potesse capitare una cosa del genere. Di solito, se la rete si rompe, non è nella parte bassa, quella più importante. Sono stato fortunato oggi, sai stare 20 minuti fuori dal campo mi ha aiutato a recuperare fisicamente. Ho messo dell’acqua fredda sulla testa ed è stato utile. Davvero una grande fortuna oggi”.
D: La situazione di oggi ti ha ricordato un po’ quella di Wimbledon nel 2024?
Sinner: “No la situazione di Wimbledon era completamente diversa. Stanotte, prima della partita ho dormito tanto e bene, se non avessi messo la sveglia avrei continuato a dormire. Ma quando sono arrivato al circolo sentivo che non stavo bene. Ho cercato di mettere tutte le energie possibili in questa partita”.
D: Mentalmente aver già vissuto una situazione difficile fisicamente, come quella di Wimbledon, ti ha aiutato a gestire meglio la partita di oggi?
Sinner: “Si, sicuramente l’esperienza è una parte molto importante per me come giocatore. Prima, come per esempio nel match a Wimbledon, avrei potuto gestire qualcosina meglio. Oggi invece ci sono riuscito, grazie all’esperienza. Non sai mai cosa può succeder in un match 3 su 5, e sicuramente la partita a Wimbledon mi è servita per saper gestire una situazione come quella di oggi”.
Vanni Gibertini: Quando capisci che sarà una giornata difficile fisicamente, avete un piano B?
Sinner: “Il piano B è proprio quello di cercare di capire cos’è meglio in quel momento. Ci sono delle cose che abbiamo fatto in modo totalmente diverso dal solito prima della partita. Poi però, rifletti sul fatto che hai lavorato tanto per giornate e partite come queste. Allora provi lo stesso a fare quello che sai fare, quello su cui lavori sempre”.