Il derby delle Super mamme se l’è aggiudicato Belinda Bencic, la svizzera ha avuto vita fin troppo facile nel suo esordio al BNP Paribas Open 2025, rifilando un doppio 6-1 alla wild card Tatjana Maria. Un momento d’oro per la tennista elvetica, dopo il ritorno post maternità e la nascita della piccola Bella, sublimato dal titolo nel ‘500’ di Abu Dhabi ad inizio febbraio. In stagione ha vinto 14 incontri su 18. Adesso, ai trentaduesimi, per mamma Belinda ci sarà la campionessa di Doha Amanda Anisimova.
Dopo il successo sull’esperta tedesca, troppe le 10 candeline spente in più da Tatjana, la ventisettenne di Basilea si è presentata in sala stampa per la conferenza post match. Tra gli altri temi, esprimendosi anche sulla nuova introduzione della WTA: il congedo per la maternità retribuito.
D. Considerata la tua grande esperienza nel Tour, hai da svelare un segreto per gestire al meglio il vento, soprattutto quando ci sono raffiche che soffiano così veementemente?
Belinda Bencic: “Ogni giorno che scendi in campo è sempre diverso dal precedente e dal successivo. Quando mi sono trovata in campo per la partita, sono stata sicuramente sorpresa dalle condizioni perché mercoledì mi ero allenata in un clima completamente diverso, dove non c’era vento. Credo che qui la normalità sia quello che è successo in allenamento, almeno io non ricordavo che ci fosse così tanto vento in questo torneo. Il segreto, se così si possa definire, credo sia quello di rispettare il vento, cercando di farsi aiutare a giocare quando soffia a favore evitando di eseguire colpi ad alto coefficiente di rischio. E’ come se avessi un grande bersaglio da centrare e per farlo devi necessariamente lavorare sodo con le gambe, provando a rimanere il più possibile nello scambio e tentando di farlo nel modo tatticamente più intelligente“.
D. Al di là delle raffiche di vento, trovandoci nel deserto le folate trasportano molta sabbia. Basti vedere lo schermo del mio computer. Com’è correre in campo con quest’ulteriore problematica, oltre al vento che già di per sé è fastidioso?
Belinda Bencic: “Oggi [giovedì, ndr] è stata una giornata da questo punto di vista sicuramente migliore, mi sono allenata venerdì scorso e a fine allenamento avevo tutta la bocca piena di sabbia. Era ovunque, una vera e propria tempesta di sabbia. L’unica cosa che puoi fare, quando sei in campo, è non pensarci. Voglio dire, siamo nel deserto. E’ normale che ci sia sabbia. Cosa ci potremmo mai aspettare dal deserto se non sabbia (sorridendo)?”.
D. Hai vinto 14 partite su 18 quest’anno, conquistando il titolo ad Abu Dhabi. Stai sorprendendo te stessa con questo ritorno di così alto profilo dopo la pausa per la maternità?
Belinda Bencic: “Sicuramente non si mi aspettavo che al mio rientro dalla gravidanza avrei colto così tanti successi e in così breve tempo. Sono perciò felicissima di quello che sto vivendo, il frutto di tantissime ore di lavoro, molto dure, per rientrare sta pagando. Sono convita che mi abbia aiutato molto giocare alcuni eventi inferiori per ritornare a giocare, riprendere il ritmo competitivo, e piano piano ritrovare il mio livello. Inoltre, dopo essere stata ferma così tanto non è stato per niente facile riabituarsi a tutto, in particolare al viaggiare. Ho avuto bisogno di un po’d di tempo, ma alla fine sono rientrata nel mood della tennista professionista. Essere infatti rientrata a competere sul finire del 2024 in eventi più piccoli, mi ha anche permesso di programmare meglio il lavoro da svolgere in pre-season prima di volare per l’Australia. Poi è naturalmente i risultati in questo momento mi stanno sorridendo, e non posso che esserne entusiasta“.
D. Come neomamma, cosa ne pensi dell’iniziativa ufficializzata dalla WTA sul tema del congedo per la maternità retribuito?
Belinda Bencic: “E’ ovvio che penso che sia un grande cosa. Si dà così la possibilità alle giocatrici di non dover essere obbligate a prendere una decisione così difficile. Penso che renda loro la scelta un po’ più facile, nel momento in cui si trovano a dover decidere se valga la pena costruire una famiglia. Io personalmente non ho mai avuto dubbi o titubanze. Però immagino che soprattutto per giocatrici di rango inferiore, sia cruciale avere un reddito garantito in modo tale da non doversi preoccupare dell’aspetto economico nel momento in cui devono stare fuori dal campo per un anno e mezzo. Il tennis è il primo sport a farlo per le atlete, ora spero che questo apra la strada anche all’introduzione in altri sport“.
D. Ti sei mai confrontata sul tema e più in generale su come si possano combinare l’essere madre con l’essere tennista professionista, con Tatjana [Maria, ndr], che è forse la più madre più esperta nel Tour portando in giro con sé bambini di otto, nove e dieci anni È qualcuno con cui hai mai parlato di questo o a cui hai cui chiesto consigli?
Belinda Bencic: “Sì, ho parlato con lei perché la conosco bene ed è davvero una persona estremamente simpatica con cui è piacevole chiacchierare e trascorrere del tempo assieme. Le nostre chiacchierate però sono sempre state più incentrate sull’essere madre, come se due normali madri parlassero della gestione dei loro figli. Non abbiamo mai affrontato la vicenda dal punto di vista professionale. Ci siamo sempre dette di essere spontanee e rilassate. Tatjana è una mamma fantastica, quindi è davvero bello vederla nel Tour. Perciò, capace di gestire tutto così bene“.