Esordio vincente per Carlos Alcaraz al Barcellona Open, con il 6-2 7-6(6) ai danni del qualificato statunitense Quinn. Dopo il successo a Montecarlo arriva anche una buona vittoria in Catalogna, che lo proietta al secondo turno contro Laslo Djere. Di seguito le impressioni dello spangolo in conferenza stampa.
D: Carlos, quali sono le prime sensazioni dopo che l’anno scorso non avevi potuto prendere parte al torneo?
CARLOS ALCARAZ: “Il primo turno è stata una partita un po’ complicata, le prime partite di ogni torneo sono sempre un po’ così. Però sono molto contento di poter giocare davanti alla mia gente, davanti ai miei tifosi in Spagna.”
D: Come gestite le comunicazioni con il tuo team con Ferrero non è qua?
CARLOS ALCARAZ: “Juanki (Juan Carlos Ferrero, ndr) mi scrive sempre, alla fine siamo una squadra molto unita e ci muoviamo tutti sulla stessa pagina. Condividiamo tutto e le indicazioni che mi arrivano sono sempre di tutto il team. Inversamente anche quando Sami (Samuel Lopez, il secondo allenatore che si aggiunto al team nel 2025, ndr) mi da degli spunti sono sempre condivisi. Ho il 100% della fiducia in tutti i componenti del mio team.”
D: Nel match di oggi ci sono stati momenti complicati e si è arrivati un po’ a sorpresa al tiebreak nel secondo set, puoi dirci cosa è successo?
CARLOS ALCARAZ: “Sì, è stata una partita con alti e bassi. Il primo set è andato bene, ero in controllo, mentre nel secondo le cose si sono complicate un po’ e alcune situazioni non sono riuscito a gestirle come vorrei. È un torneo a cui tengo molto e questo forse mi ha dato un po’ di nervosismo in più del solito. Inoltre ero appena arrivato da Montecarlo e ho avuto poco tempo per adattarmi alle nuove condizioni. Comunque l’importante è che ho vinto e sono contento di aver salvato la situazione”.
D: Martedì sera c’è il ritorno dei quarti di finale di Champions League fra Real Madrid e Arsenal e hanno chiesto ad ancelotti come si rimonta: la sua risposta è stata una citazione di Alcaraz: le 3 C (cabeza, corazon, coj..es)…
CARLOS ALCARAZ: “(ridendo). Non ci potevo credere, pensate dove è arrivato il detto di mio nonno! Per me è incredibile che qualcuno come Ancelotti lo tenga presente per un quarto di finale di champions, che è un momento così speciale. Devo dire che la cosa mi rende felice. Davvero non riesco a credere che sia stato fonte di ispirazione anche per loro.”
D: Ti sei riferito al cambio di condizioni da un torneo all’altro: ci puoi spiegare meglio in cosa consiste e come gestisci questi cambiamenti?
CARLOS ALCARAZ: “Alla fine se anche le palle sono le stesse, le condizioni sono diverse e cambia anche come rispondono, qua sono più pesanti. (questa sensazione è stata riferita anche lo scorso anno da Tsitisipas qua a Barcellona) Cambiano. Qui c’è più terra, il campo e più lento, le corde sono incordate leggermente diverso. Tutto questo è difficile da adattare in un giorno. Serve capire la condizioni del momento.”
D: congratulazioni, ottavi contro Laslo Djere. Ci puoi dire che match ti aspetti?
CARLOS ALCARAZ: “Ci ho giocato una volta l’anno scorso e mi pare di ricordare che fun un match finito al terzo. Fu un partita dura. Laszlo è un giocatore che la gente non considera più di tanto ma quando scendi in campo e ce l’hai di fronte ti rendi conto del suo livello di gioco.”
D: Per fortuna mercoledì non dovrai giocare: cosa farai domani per disconnettere?
CARLOS ALCARAZ: “Riposare! Sicuramente ne approfitterò per disconettere la mente e riposarmi un po’. Ho bisogno di avere tempo da dedicare a me stesso e per stare con la mia gente. Qua è venuta la mia famiglia e voglio approfittarne per godermi la giornata con loro.”
DOMANDA UBITENNIS: Hai sottolineato quanto sia importante per divertirsi quando sei in campo: oggi ti sei divertito? Il tuo livello probabilmente non è stato molto alto, soprattutto dal lato del dritto.
CARLOS ALCARAZ: “Poter giocare qua a Barcellona per me è molto importante. Anche se ho avuto dei momenti difficili all’esordio, anche se non mi sentivo al massimo, comunque mi sono goduto il fatto di essere qua e ricevere il supporto della mia gente. In certi momenti il mio gioco non è stato al massimo, anche perché c’era vento, andava a folate e non si riuscivo bene a capire quando era a favore e quando contrario. L’importante oggi era il risultato, sono riuscito a portarla a casa, anche se il mio tennis non è stato brillante. Spero nei prossimi giorni di andare avanti e offrire una spettacolo migliore anche per chi mi guarda.”