Da Madrid, il nostro inviato
Coco Gauff ha ottenuto una vittoria di prestigio, e per di più dominante, per raggiungere la sua prima finale al Mutua Madrid Open. Ha potuto poco Iga Swiatek, che non era neanche al suo meglio. L’americana, in una conferenza stampa (ovviamente) monotematica sull’avversaria battuta, lo ha candidamente sottolineato, senza naturalmente trascurare l’entusiasmo di una tale emozione.
D: “Ho appena visto che hai postato su Instagram che sei diventata la seconda tennista più giovane ad arrivare in finale dal 2009. Come ti senti?“
Gauff: “Beh, è molto bello. È sempre divertente quando vedo le statistiche “la più giovane”, perché pensavo che sarebbero sparite ora che ho 21 anni, ma le sfrutterò il più a lungo possibile. Nel complesso sono felice di essere in finale in questo torneo. Sono venuta qui e non credo di aver mai superato il quarto turno, quindi sono felice di migliorare e di raggiungere questa fase“
D: “Quando dici che hai trovato un modo per mettere a disagio Swiatek, potresti spiegare come?“
Gauff: “Ovviamente ha molto talento e può farti correre e muovere in campo. Oggi ho cercato di non permetterglielo, come ho fatto tutte le volte che ho giocato con lei. Ovviamente sono migliorata molto rispetto alle prime due volte che ci siamo affrontate, e i risultati lo dimostrano. Non che lei non sia migliorata, anche lei sta andando alla grande. Sento solo che è uno di quei giorni in cui entri in campo e senti tutto bene, e oggi è stato quel giorno per me“
D: “Quando arrivi in fondo in questi tornei, hai molte partite all’inizio contro giocatrici che non hai mai affrontato e poi questa sorta di rivalità con Iga. È diverso giocare, per quanto riguarda il tuo approccio al gioco e il piacere di giocare contro qualcuno così tante volte, rispetto a qualcuno che affronti per la prima volta?“
Gauff: “Forse preferisco gli incontri della prima volta solo perché non sono ripetitivi. Io e Iga ci siamo dette: ‘Oh, mio Dio, non posso credere che abbiamo giocato contro così tante volte‘. Io ho 21 anni e lei credo ne abbia 22 o 23, quindi siamo giovanissime, ed entrambe abbiamo almeno altri 10 anni in questo gioco. Quindi non mi sorprenderebbe se, a questo punto, finiremo per avere il record del maggior numero di volte in cui abbiamo giocato l’una contro l’altra nella storia del tennis. Credo di preferire gli incontri nuovi, ma non mi dispiace giocare contro qualcuno più volte. Però ora sto vincendo, quindi è meglio di quando ero 0-8 e cose del genere“
D: “Come hai detto, hai giocato tante volte con Iga. Lei ha appena detto che non si muove più bene come prima e che non ritiene che il suo gioco di gambe sia preciso come un tempo. È una cosa di cui ti sei resa conto, che forse non si muove più bene come prima?“
Gauff: “Cerco di non pensare a oggi, solo perché non è stata la sua giornata migliore, ovviamente. Ma ho giocato contro di lei in United Cup, dove mi è sembrato che stesse giocando un ottimo tennis, e per me si stava muovendo bene. Ma forse oggi non è stata una grande giornata, ma ogni volta che gioco con lei sento che è una delle migliori giocatrici del tour. Ma anche in questo caso probabilmente sta riflettendo sulla sua prestazione di oggi, di questa settimana, che forse non è stata all’altezza dei suoi standard, ma nel complesso penso ancora che sia una grande giocatrice“
D: “Questa vittoria ti rende più felice delle altre con Iga? Per il livello e il 6-1, 6-1 è la tua più grande soddisfazione finora?“
Gauff: “Credo che la mia gioia più grande sia stata la prima volta a Cincinnati o la United Cup. Direi più la United Cup, solo perché era la finale e volevo davvero farlo per la mia squadra. Ma onestamente non guardo il punteggio, una vittoria è una vittoria e mi sembra che ci si senta più soddisfatti quando si vince una di quelle più difficili. Ma il punteggio mostra il lavoro e i progressi che ho fatto. Direi però che la United Cup ha significato di più per me, solo perché era un evento di squadra e io ero super nervosa per l’ambiente dell’evento di squadra“