Da Roma, il nostro inviato
Iniziano nel migliore dei modi gli Internazionali BNL d’Italia del “perfetto rivale”. Carlos Alcaraz porta infatti a casa un ottimo match contro Dusan Lajovic, giocatore mai semplice da affrontare sulla terra. In una partita che sarebbe potuta finire in realtà anche più rapidamente, non fosse stato per il solito trastullarsi dello spagnolo. Che, in ogni caso, è apparso assolutamente soddisfatto della propria prestazione.
“Oggi è stata una grande partita“, riflette Carlitos, “ottimo inizio di torneo. Mi aspettavo di peggio da parte mia, e invece sono molto felice, ho superato l’infortunio. Sono stato capace di entrare nel match, mi sono mosso bene, senza dolori. Mi sono preso dei giorni senza fare nulla quando non ho giocato a Madrid, cercando soltanto di recuperare. Non ho fatto nessun tipo di preparazione, nessun movimento, e quando sono tornato a casa dopo aver rinunciato a Madrid ho fatto un test per vedere quale fosse la situazione. Mi sono riposato, l’ho presa senza eccessivo stress per poi rimettermi al meglio in sesto per Roma“.
E la scelta ha sembrato decisamente pagare in questo esordio. Dove grandi protagoniste, a causa di un uso frequente anche di Lajovic, sono state le palle corte. Una caratteristica dello spagnolo…abbastanza naturale: “Per fare una buona palla corta prima di tutto devi fare un paio di passi indietro e poi farla. Per me è davvero naturale, ho anche difficoltà a spiegarla. Direi sì, una buona tecnica, trovare il momento giusto per cercarla. Non è tanto fare una buona palla corta quanto farla in un buon momento, trovare l’equilibrio su questo“.
In separata sede, a Tennis Channel, ha anche speso parole molto belle nei confronti di Jannik Sinner, che è mancato in fin dei conti anche a lui: “È bello vederlo rivederlo in giro. In un certo senso, avevo bisogno di lui nel circuito perché mi spinge a essere un giocatore migliore e a dare il massimo. Avevo bisogno di lui e il tennis aveva bisogno di lui. È in grado di portare molti fan. Il suo tennis è incredibile. Come ho detto, non è solo un bene per me, ma anche per gli appassionati di tennis“.
