Federico ci aveva già provato in marzo sul cemento greco di Creta e aveva perso abbastanza nettamente dal bulgaro Dimitar Kuzmanov, ci ha riprovato a Tbilisi, sempre sul cemento. Questa volta l’avversario era il padrone di casa
Saba Purtseladze, giocatore ben più coriaceo di quanto non dica la classifica (attualmente è n.286). Senza calcolare il vantaggio di giocare in casa, anche se in realtà il pubblico, per quanto caloroso, in questi giorni non è mai stato numerosissimo. Comunque Saba è un ottimo professionista che ha pazientemente costruito la propria classifica soprattutto sul cemento egiziano di Sharm dove ha vinto ben 10 titoli ITF, battendo tra gli altri Alexander Blockx e i nostri Lorenzo Rottoli e Filippo Moroni, ma perdendo nel marzo di quest’anno proprio contro Cinà nel loro unico precedente. Il primo set corre via veloce senza break (ma con tre occasioni per l’azzurro e nessuna per l’avversario) lasciando che a decidere sia il tie-break in cui Cinà tiene botta fino al 4-4. Poi un paio di disattenzioni e una terribile steccata di diritto aprono la strada al georgiano. Nel secondo parziale si seguono i servizi fino al decimo gioco quando Cinà perde il suo primo e unico servizio, ma tanto basta per dover andare a rete a dare la mano all’avversario. Che vince in questo modo il suo primo Challenger (per curiosità statistica ricordiamo come nella sua unica precedente finale avesse perso contro il bulgaro Kuzmanov, proprio come Cinà). Questa vittoria vale al georgiano il nuovo best ranking alla posizione n.238, quasi sufficiente per le qualificazioni del prossimo Wimbledon. Traguardo da cui non è lontanissimo nemmeno Cinà col suo n.294 ATP. Ma i margini del giovane palermitano sono veramente infiniti e mai come in questo caso è opportuno ricordare come il futuro sia tutto dalla sua parte, a cominciare da quello che ci risulta essere il suo prossimo impegno, il Challenger 100 di Prostejov in Repubblica Ceca.