[6] N. Djokovic b. C. Moutet 6-3 6-2 7-6(1)

Novak Djokovic avanza a Parigi. Il 24 campione Slam e 3 volte vincitore del Roland Garros, già reduce dal trionfo di Ginevra che è valso il titolo numero 100 in carriera, supera Corentin Moutet con il punteggio finale di 6-3, 6-2, 7(7)-6(1). Uno score che segue il successo all’esordio con Mackenzie McDonald (rimediato con un triplo 6-3) e che consente all’ex numero 1 al mondo – che nel 2024 sul rosso di Parigi ha ceduto il trono a Jannik Sinner – di accedere al terzo turno del Major francese, dove affronterà il vincitore del match fra Denis Shapovalov e Filip Misolic, attesi nel pomeriggio sul campo 6. Il francese – che agli Internazionali ha eliminato Holger Rune al terzo turno – paga i tanti errori ingenui, la mancanza di idee e la tensione controbilanciata dalla quella sana follia che ispira tweener e volée molto apprezzati dal pubblico di casa. Punti che gli sono oltretutto valsi il plauso dello stesso Djokovic, ma mai parte di un vero piano di gioco.
Primo set – Djokovic, sbandata e recupero
Avvio di gara in salita per Djokovic, che perde subito il turno di battuta e lascia che il francese strappi i primi applausi del pubblico di casa finalizzando la seconda palla break. Il serbo però rialza la testa e firma il controbreak grazie a una fiammata in risposta e alle accelerazioni col dritto. Entrambi tengono poi il servizio in una fase di sostanziale equilibrio del match, fino al nuovo vantaggio di Nole che grazie a prime incisive lascia a zero l’avversario. Poi, il nuovo break che riscatta le sbavature sul rovescio e l’allungo con una palla break salvata sul 30-40. Il primo parziale vede il numero 6 al mondo cedere l’ottavo gioco sulla squisita smorzata di Moutet e il solido servizio che consente a Djoker di incassare il primo vantaggio per 6-3.
Secondo set – Moutet genio e sregolatezza
Nel secondo set, Moutet tiene bene la difesa, ma il suo avversario si diletta con una smorzata e lob che vale il 40-15. Poi, l’errore sul dritto che lascia rientrare il francese nel game e il nuovo errore sul rovescio che trascina il gioco ai vantaggi. Djokovic perde equilibrio sul rovescio, si spazientisce e dopo 15 minuti di lotta cede il game sprecando in tutto 4 palle break. Moutet prova allora il rovescio slice, ma Djokovic dimostra di sentire bene la palla e concede un solo 15 al numero 73 ATP, tenendo così il turno di battuta. Così anche nel terzo game, con il serbo che strappa il servizio all’avversario, visibilmente teso e stanco. Nel game successivo, Nole conduce l’incontro giocando palle corte e sorprese a rete che mandano in tilt il francese, ora in difficoltà anche sul dritto nonostante lo spazio per superare il serbo. Sul 30-40, festeggia con rabbia l’ace a 200 km/h che trascina il game ai vantaggi, dove con una volée d’autore guadagna però i complimenti dello stesso Djokovic e salvando 3 palle break nega la fuga al serbo. Altre fiammate di Moutet valgono poi il 40 pari, ma il numero 6 ATP tiene il servizio e si porta sul 4-2. Anche il settimo gioco si decide ai vantaggi, con il doppio fallo del francese che consente a Nole di andare a servire per il set. L’accelerazione vincente del 24 campione Slam vale il 40-0, ma Moutet rientra nel game fino al 40 pari conquistato con un tweener sottorete che strappa un sorriso all’avversario e vale l’ovazione del pubblico: ma il set lo porta comunque a casa il serbo.
Terzo set – Djokovic cancella un set point e la chiude al tie-break
Anche nel terzo parziale, Moutet fa suo il primo gioco e tiene il servizio. Il francese comanda anche il punto del 40 pari, ma ai vantaggi è Djokovic a tenere il turno di battuta con una smorzata di dritto su cui nulla può il lob del francese. Al terzo gioco, il serbo torna a difettare sul dritto e il suo avversario tiene così il servizio per 40-30. Nonostante le difficoltà sul servizio, Nole riesce comunque a pareggiare i conti ai vantaggi. Il numero 73 fallisce poi sulle smorzate, ma con un servizio e dritto ribalta lo 0-30 e si riporta in vantaggio dopo il dritto fuori giri del numero 6. Un dritto che era stato però accompagnato da una camminata sospetta di Djokovic, che durante la pausa chiama il medical time out. La gara riprende con una smorfia del serbo sulla smorzata vincente di Moutet che non riesce a raggiungere. Poi, il break del francese che non intende uscire dal match, portandosi avanti di 2 game per la prima volta dell’incontro. Djokovic però torna a fare la voce grossa e firma il controbreak lasciando a zero il francese, che torna a commettere tanti ingenui errori nel momento più importante per una eventuale rimonta. Con 4 giochi a testa e un turno di battuta da gestire, il numero 73 prova a comandare il gioco da fondo campo, bruciando però un’altra smorzata sottorete. Ma sul 40-30, il serbo va lungo con il dritto e il francese tiene dunque il servizio. Così anche Nole, che con una fortunata palla sul nastro chiude il decimo game tenendo il turno di battuta. Gli errori si distribuiscono su entrambi i lati del campo, con il serbo che fallisce un facile recupero prima di subire il servizio e dritto dell’avversario che ritrova il vantaggio. Djokovic torna a contare sul servizio, salva un set point e trascina il set al tie-break, dove Moutet non regge la potenza delle prime dell’ex numero 1 ATP e sparisce dal campo fino a concedere 5 set point. A Nole basta la prima.
Enrico Picone