[1] A. Sabalenka b. [8] Q. Zheng 7-6(3) 6-3
Aryna Sabalenka si vendica di Qinwen Zheng, che la aveva battuta a Roma, e approda in semifinale. La numero 1 al mondo guidava nei precedenti per 6 a 1, ma aveva perso l’unico incrocio su terra rossa, proprio poche settimane fa agli Internazionali d’Italia. È stata una vera e propria prova di forza quella di Sabalenka, che aveva approcciato il match in modo decisamente peggiore rispetto a Zheng. Il vento è stato un fattore e la bielorussa ne ha risentito di più, soprattutto nel primo set, ma non ha perso la testa, neppure quando la partita per lei si stava mettendo male. Ha accettato con pazienza il palleggio, colpendo lontana dalla linea di fondo, ed ha finito per vincere molti degli scambi prolungati. Zheng aveva impattato bene la partita, mostrando di avere le idee chiare: diritto carico e accelerazione a seguire. Per quasi un set questa strategia ha funzionato, ma poi Aryna ha perso le misure e la cinese non è stata capace di trovare nuovi accorgimenti tattici. Adesso per Sabalenka la semifinale – la nona negli ultimi dieci Slam giocati – sarà contro la vincente tra Iga Swiatek e Elina Svitolina.
Primo set: Zheng quasi regala il set con una chiamata scellerata, ma approda al tie-break, dove Sabalenka sale in cattedra
Il primo quarto di finale di questo Roland Garros si rileva una vera e propria battaglia nel primo set. È Zheng a partire decisamente meglio, più centrata tatticamente e maggiormente abile a gestire le folate di vento che avvolgono il Philippe Chatrier.
Gli indugi si rompono nel terzo gioco, quando Qinwen si porta, nel turno di battuta di Sabalenka, sullo 0-30. Dopo aver consegnato un 15 alla bielorussa con un errore di diritto che poteva portarle tre break point, la cinese gioca una risposta carica sul rovescio di Aryna, che non può che accorciare, per poi chiudere con un’accelerazione vincente di diritto. A Zheng basta la prima delle due palle break per portarsi avanti: comanda tutto lo scambio per poi chiudere di diritto. Sabalenka è molto nervosa e infastidita dal vento, non trova bene la palla per sprigionare tutta la sua potenza ed è costretta a stare molto lontana dalla linea di fondo.
Sul 4 a 2 in suo favore e 30 pari, la cinese sbaglia una volée di rovescio abbastanza semplice e spreca un’ottima occasione per guadagnarsi la palla del doppio break. Quel colpo di volo non chiuso dà tutta l’idea di essere il punto di svolta del set, in cui finora Zheng pareva salda al comando. Con un tentativo di smorzata non andato a buon fine, Qinwen tiene l’avversaria in scia. Nell’ottavo gioco la campionessa olimpica commette due doppi falli consecutivi e regala una chance del controbreak a Aryna, che non si lascia sfuggire la possibilità con un rovescio lungolinea vincente. Sabalenka si porta poi avanti con autorità per 5 a 4, obbligando l’avversaria a servire per rimanere nel set. Zheng scricchiola e commette un ulteriore doppio fallo che pone la numero 1 del mondo a due punti dalla conquista del primo parziale. Questa volta però mette una prima molto solida e, dopo essere andata ai vantaggi, si salva. Sabalenka rispetto all’inizio è più paziente e accetta il palleggio da fondocampo, senza andare alla ricerca spasmodica del vincente se non è nelle condizioni giuste.
Anche sul 6-5 la cinese tribola e non poco. Sul 30 pari commette una sciocchezza che potrebbe risultarle fatale: su un colpo molto profondo di Sabalenka, Qinwen ferma il gioco con la convinzione che la palla fosse uscita in lunghezza. La giudice di sedia è di tutt’altro avviso e con questa chiamata scellerata offre su un piatto d’argento un set point. In una situazione mentalmente non facile, Zheng si dimostra una delle migliori al mondo e si salva con un passante di rovescio lungolinea su un bell’attacco della bielorussa. Allo scoccare dell’ora di gioco si approda al tie-break. L’ottava testa di serie riesce a portarsi avanti 2 a 0, ma poi Sabalenka sale in cattedra e infila una serie di 4 punti consecutivi. Con un parziale di 7 punti a 1 si prende il primo set.
Secondo set: Zheng non resta attaccata, ma in semifinale ci va Sabalenka
L’inizio di secondo set coincide con un momento non esaltante del match, con molti errori e idee poco chiare da parte di entrambe le giocatrici. Una prima rottura si ravvisa nel quinto gioco, quando Sabalenka si conquista, con una bella risposta, la prima palla break del parziale. Zheng si salva egregiamente, comandando lo scambio e chiudendo con uno smash, dopo un bell’attacco con il diritto lungolinea. Zheng, però, sbaglia un rovescio in uscita dal servizio e offre una seconda chance, che Aryna coglie con una risposta lungolinea di rovescio su cui Qinwen non arriva.
Quando il match sembra essersi indirizzato, la numero 7 del mondo si prende il controbreak con un gioco di pura aggressività. Ha due palle break, ma la prima le è sufficiente: pur sbagliando la direzione del passante, Sabalenka non riesce a opporsi e spedisce fuori di poco la volée. In uno spaccato di partita assai imprevedibile, la bielorussa piazza il terzo break consecutivo. La cinese regala tre opportunità commettendo un doppio fallo, ancora in un momento decisivo, e completa l’opera con un rovescio fuori di metri su cui è rimasta lontana dalla palla.
Sabalenka, pur soffrendo, si garantisce di servire per il match. Sul 5 a 3 Zheng perde nuovamente la battuta e di conseguenza la sfida. La bielorussa, sotto 40 a 0, gioca a braccio sciolto e rimette il gioco in parità. Dopo essersi illusa di aver servito un ace, Qinwen perde il quarto punto di fila, uscendo sconfitta da un corpo a corpo sotto rete, in cui sparacchia malamente in rete una volée. Si gioca il match point sulla seconda e, nel tentativo di uscire dallo scambio, tenta un’improbabile smorzata in corridoio che pone fine al suo Roland Garros.
(di Beatrice Becattini)