Nonostante l’amaro in bocca lasciato dalla finale Slam persa al Roland Garros, Jannik Sinner può ripartire da una certezza granitica: il suo consolidato primato in vetta al ranking mondiale. L’azzurro ha conquistato la cima della classifica al Roland Garros 2024, e da quel momento non ha più lasciato la prima posizione, nemmeno dopo la sospensione per il caso Clostebol. Questo grazie anche alle tre finali Major consecutive, che gli hanno portato in dote una quantità considerevole di punti, e gli hanno permesso di completare la 54esima settimana consecutiva da numero uno.
Una statistica notevolissima considerando che si tratta della sua prima esperienza in cima alla graduatoria che gli ha permesso di mettersi alle spalle nientemeno che il serbo Novak Djokovic, fermo a 53 settimane filate al primo regno. Il primatista Slam era arrivato al primo posto a Wimbledon 2011, ma nello Slam londinese del 2012 ha perso la cima per mano di Roger Federer.
Ora Jannik è il quarto di sempre nella graduatoria, ma nel mirino ha il podio: infatti a precedere il tennista italiano ci sono Lleyton Hewitt (75 settimane), Jimmy Connors (160) e il primatista Roger Federer (237).
Sinner è quasi certo di conservare il regno nella classifica Atp anche dopo Wimbledon. Il test più ostico arriverà dalla tournée americana sul cemento, la sua superficie preferita in cui riesce a esprimersi meglio. L’altoatesino dovrà difendere circa 6 mila punti fino alle Atp Finals e dovrà guardarsi da Carlos Alcaraz. Un quadro completo ci viene dato dalla Race, che si allineerà con il ranking proprio a fine anno: in questo momento Sinner è chiamato a ottenere 1790 in più dello spagnolo per conservare lo scettro fino al termine del 2025. Gli ultimi due tornei Major fungeranno da spartiacque: soprattutto se Carlitos dovesse riuscire a conquistare uno dei due.