L’ex campione Ivan Lendl, otto volte vincitore Slam, ha provato a diventare golfista professionista dopo il ritiro dal tennis nel 1994. Una volta ha raccontato di aver giocato ben 250 giri in un solo anno per arrivare a giocare “scratch”, cioè con handicap zero. Ha tentato di qualificarsi per lo U.S. Open in cinque occasioni e ha partecipato a cinque tornei professionistici di alto livello, due del circuito europeo e tre del Nationwide Tour. Yevgeny Kafelnikov, ex numero 1 del mondo e due volte campione Slam, chiedeva sempre di giocare i match degli Australian Open nella sessione diurna per potersi dedicare al golf nel pomeriggio.
Più di recente, l’ex numero 7 americano Mardy Fish ha preso parte al 3M Open del PGA Tour nel 2022, anche se non è riuscito a superare le qualificazioni. Ash Barty, ex numero 1 del mondo, tre volte vincitrice Slam e anche ex professionista di cricket, ha pensato seriamente a una carriera nel golf dopo il suo ritiro precoce a 25 anni. E Rafael Nadal ha sempre giocato a golf durante la carriera, tanto da essere considerato uno dei migliori golfisti tra i tennisti prima del suo addio alle competizioni.
L’ex numero 4 del mondo Tim Henman ha praticamente sostituito del tutto il tennis con il golf da quando si è ritirato nel 2007. “Ogni volta che oggi mi trovo su un campo da tennis, penso solo che mi fa male il gomito e che preferirei essere su un green”, ha raccontato al Telegraph. Henman, che gioca con un handicap positivo di +2 come Ruud, elenca tutti i vantaggi più comuni del golf. “Il rischio di infortunarsi è molto basso”, ha detto a un piccolo gruppo di giornalisti lo scorso gennaio. “È una bella via di fuga: quando sei sul campo da golf, sei con degli amici, lontano da tutto. E ovviamente è un gioco diverso. Un tipo di sfida completamente differente. Le abilità sono abbastanza trasferibili, e credo che il fatto che la palla stia ferma ci faccia pensare che sia tutto più facile mentre stai colpendo una palla in movimento a 225 km/h”.
Alex de Minaur, che si è definito “golfista da Instagram”, sottolinea quanto il golf lo aiuti sul piano mentale. “Lo adoro. È il mio modo per disconnettermi, rilassarmi, stare all’aria aperta, in mezzo al verde, e staccare la spina”, ha raccontato di recente in un’intervista.
Ripensando alla vittoria dello US Open 2010 — quella che completò il suo Career Grand Slam — Rafael Nadal ha attribuito parte del merito proprio al golf per aver potenziato la sua preparazione. “Non ero mai arrivato a New York sentendomi così fresco”, scrive nella sua autobiografia. Nel libro, Nadal rivela anche di non avere veri e propri idoli sportivi, con un’unica eccezione: “Se c’è uno sportivo che ammiro al di fuori del tennis, è Tiger Woods. Quando gioca al massimo, vedo in lui ciò che vorrei essere io. Mi piace quello sguardo da vincente che ha in campo, ma soprattutto il suo atteggiamento, il modo in cui affronta i momenti di crisi in cui una partita si decide. Magari sbaglia un colpo e si arrabbia, ma quando si prepara al tiro successivo è di nuovo totalmente concentrato”.
Anche l’americana Danielle Collins attribuisce al golf parte del merito per la conquista del suo primo titolo WTA 1000, al Miami Open del 2024. “Ho bisogno di molti stimoli mentali. Il golf mi mantiene la mente attiva, mi aiuta a pensare ad altro e a non concentrarmi troppo sul tennis”, ha detto al Tennis Channel. “In più rende il tennis più divertente, perché sono così scarsa a golf che quando torno in campo con la racchetta mi sento molto più brava. E questo mi fa stare meglio.”
Ruud, invece, non è del tutto convinto che il golf porti benefici diretti al tennis. Ma resta per lui un rifugio costante durante i lunghi mesi di tour. “Penso che per un atleta sia fondamentale trovare un equilibrio nella vita, dei momenti per sé in cui staccare. E per me, il campo da golf è uno dei luoghi in cui sto meglio”, ha spiegato.
Durante una conferenza stampa allo US Open, Carlos Alcaraz ha raccontato di aver parlato con Ruud proprio di questi aspetti, tra una buca e l’altra, a New York: “Anche noi dobbiamo avere una vita oltre al tennis… Per me il golf è molto utile, e ne ho parlato con Casper. Lui è su un altro livello. Gioca in modo incredibile.”
A pagina 3: l’esperta analizza gli swing di Sinner, Alcaraz, Ruud e dei Fab 4