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ATP

ATP Bastad: Darderi a caccia del terzo titolo ATP, De Jong all’esame della prima finale

Per il tennista azzurro si tratta della seconda finale ATP dell’anno. L'olandese, invece, non era mai arrivato così lontano in un evento del circuito maggiore

Last updated: 20/07/2025 16:58
By Francesco De Salvin Published 20/07/2025
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5 Min Read
Luciano Darderi - Parigi 2024 (foto X @federtennis)

Una finale per fare un salto in avanti, nel ranking ma anche nella propria traiettoria. Luciano Darderi si giocherà il terzo titolo ATP in carriera, a coronamento di una stagione in progressiva ascesa dopo un avvio piuttosto complicato. A Bastad, sulla terra che resta il suo terreno di caccia preferito, il 23enne azzurro sfiderà l’olandese Jesper De Jong in una finale che potrebbe rappresentare molto più di un trofeo.

Per Darderi, già campione a Cordoba e Marrakech, si tratta della seconda finale ATP dell’anno (la terza se si include quella raggiunta nel Challenger di Napoli). Un percorso in crescita che oggi può toccare una tappa chiave: in palio ci sono 85 punti ATP, che sommati ai 165 già incassati con l’accesso alla finale, lo proietterebbero al n.46 del mondo. Tradotto: Top 50 garantita, e quindi nuovamente sette azzurri contemporaneamente tra i primi 50 dopo la prima volta assoluta di inizio aprile.

Luciano, del resto, si è guadagnato con pieno merito l’accesso all’ultimo atto del torneo. Dopo una partenza solida, ha alzato progressivamente il livello nei quarti e in semifinale, quando ha firmato due successi di grande peso contro avversari ben più rodati: prima la netta vittoria su Sebastian Baez, poi l’impresa in tre set contro la prima testa di serie Francisco Cerundolo, che lo aveva battuto nei due precedenti scontri diretti.

Più che il punteggio, a colpire è stata la qualità del gioco espresso nei momenti chiave: servizio continuo (mai sotto i cinque ace a match), ottima tenuta nei turni di risposta e un dritto che, quando entra in ritmo, resta tra i più incisivi del circuito su questa superficie. A fare la differenza, tuttavia, è stato l’aspetto mentale: gestione lucida, mai un’eccessiva frenesia, e soprattutto la capacità di reagire alle difficoltà — segno che la sua crescita non è solo tecnica ma anche e soprattutto emotiva.

Di fronte, però, ci sarà un avversario che ha sorpreso non poco. Il 25enne olandese Jesper De Jong, attualmente numero 106 del mondo, arriva alla prima finale ATP della carriera con pieno merito, forte di un percorso impeccabile. Dopo aver superato il ceco Vit Kopriva, ha messo in fila due scalpi di grande valore: il connazionale Tallon Griekspoor, top 40 e tra i favoriti della vigilia, e l’argentino Camilo Ugo Carabelli, superato in semifinale.

Il suo tennis si basa su un’ottima tenuta da fondo, una prima di servizio incisiva (nella semifinale ha vinto l’83% dei punti con la prima) e un dritto piatto, che si esprime bene quando il ritmo cresce. Non ha ancora l’esperienza nei palcoscenici più importanti, ma ha mostrato una calma notevole, perfino inaspettata, per chi non era mai arrivato così lontano in un evento del circuito maggiore.

Detto questo, sarà il primo confronto diretto tra i due, e lo scenario appare quanto mai aperto. Darderi parte con un lieve vantaggio (almeno sulla carta): più esperienza a questi livelli, due titoli già in bacheca e una maggiore abitudine a gestire il peso delle aspettative. Ma De Jong ha già dimostrato di saper ribaltare i pronostici, e la leggerezza di chi non ha nulla da perdere potrebbe trasformarsi in un’arma in più.

Sul piano tecnico entrambi si esprimono al meglio sulla terra, con schemi che ruotano attorno al dritto. Darderi avrà bisogno di mantenere alte le percentuali al servizio e sfruttare le occasioni in risposta, dove ha brillato per tutto il torneo: oltre il 50% di conversione sulle palle break sia contro Baez che contro Cerundolo. Ma, come spesso accade in finale, sarà la gestione dei momenti critici a decidere: la testa più che il braccio.

La finale è in programma come secondo incontro sul Centre Court, non prima delle 14:00, preceduta dalla finale di doppio tra Andreozzi/Arends e Pavlasek/Zielinski. Per Darderi non è solo l’occasione di aggiungere un trofeo in bacheca, ma la possibilità di entrare in una nuova fase della sua carriera. Per De Jong, invece, è il primo passo verso una dimensione diversa, da confermare. La gara di oggi potrebbe sancire un altro passo avanti del tennis italiano in un’estate che sembra avere ancora molte pagine da scrivere.


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TAGGED:atp Bastad 2025Jesper de jongLuciano Darderi
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