Dispiaciuto per l’esito finale ma quando c’è qualcosa per cui vale la pena essere felici è giusto esserlo al di là dei risultati che arrivano dal campo.
Flavio Cobolli ce l’ha messa tutta, ma il team Canada si è espressa meglio nel doppio misto e ha meritato il successo finale della Hopman Cup 2025.
Il romano difficilmente dimenticherà gli ultimi due mesi: dal successo di Amburgo al best ranking della sua carriera, nel mezzo i quarti di finale a Wimbledon e l’incontro sul campo con Novak Djokovic e Richard Gasquet, due suoi idoli, e il saluto pubblico a Fabio Fognini sul centrale della Fiera del Levante di Bari.
Dal capoluogo pugliese a Roma, prima di partire per Washington dove è chiamato a difendere la finale del 2024, Flavio ha riflettuto così: “Per come è cominciato l’anno, adesso sono sicuramente in una fase di gloria. Ci saranno tanti momenti difficili, adesso dobbiamo goderci quello che stiamo vivendo. Oggi raggiungo il mio best ranking e come da tradizione lo festeggerò. Ho un team fantastico e una famiglia che mi supporta sempre. Sono felicissimo per quello che sto vivendo. Tutto quello che sto vivendo fa parte del percorso. So di avere tanti margini di miglioramento, so che ho tanto ancora da migliorare e voglio lavorare duro per questo. Ho voglia di far bene”.
L’aver raggiunto la posizione n. 18 del ranking significa aver eguagliato Omar Camporese, Andreas Seppi e Andrea Gaudenzi: “Sono tutti giocatori fantastici. Ma ognuno di noi ha una carriera diversa. Io sono ancora giovane e so di poter far meglio. Non voglio fermarmi qui, ma voglio continuare a crescere e sono fiducioso e voglioso di continuare a migliorarmi. Voglio ottenere altri grandi vittorie e non fermarmi qui”.
Sull’esito della finale di Hopman Cup 2025 non ha rammarichi: “E’ stata un’esperienza bellissima. Ci siamo divertiti ed è stata una settimana positiva sia per me che per Lucia. Io ho vinto le partite in singolare ed era il mio obiettivo. Sono venuto a Bari per provare a mettere in difficoltà tutti quanti. Non siamo specialisti in doppio e credo che alla fine abbiamo vinto comunque vinto in altri sensi. Siamo venuti qui per allenarci e ovviamente un pensiero va al pubblico che è sempre stato caloroso e straordinario”.