La sconfitta al primo turno di Leylah Fernandez per mano dell’australiana Maya Joint è stata sicuramente una delusione per il pubblico canadese che sperava di poter tifare per la propria numero uno un po’ più a lungo, specialmente dopo la sua bella vittoria della settimana scorsa al Mubadala Citi DC Open di Washington.
E la sconfitta è stata ancora più amara per la coda polemica innescata dalla montrealese con le sue dichiarazioni particolarmente pepate nei confronti degli organizzatori del suo torneo di casa, ovvero Tennis Canada.
“Si è trattato sicuramente di un cambiamento molto repentino, da Washington a qui, non ho avuto molto tempo, ma mi erano state fatte delle promesse… – ha dichiarato Fernandez subito dopo la sconfitta – mi era stato fatto intendere che avrei probabilmente avuto il match serale, ma ciò non è avvenuto. E questo mi fa male, perché mi sarebbe davvero piaciuto giocare di sera davanti al pubblico, ma la questione è diventata politica a questo punto. Il pubblico comunque è stato fantastico, non avevo mai avuto un sostegno del genere, è stato un onore e mi sono anche divertita molto, nonostante tutto. Peccato per il mio livello di gioco che è stato davvero molto basso”.
Fernandez ha giocato la finale a Washington nel pomeriggio di domenica, ed è arrivata a Montreal nella notte tra domenica e lunedì. Le sue obbligazioni con i media sono state programmate nella tarda mattinata di lunedì in modo tale da darle tempo di acclimatarsi con i campi dell’impianto di Parc Jarry.
Il suo desiderio era quello di giocare l’incontro di primo turno martedì sera, ma Tennis Canada, attraverso un comunicato diramato pochi minuti dopo la conferenza stampa di Fernandez, ha fatto sapere che le regole della WTA non lo avrebbero permesso.
“I principi di programmazione del WTA Tour in un tabellone da 96 giocatrici prevedono che ciascuna metà del tabellone giochi a giorni alterni. In questo caso specifico, la metà di Leylah (la metà superiore) avrebbe dovuto disputare i match del primo turno domenica e completare il secondo turno entro martedì.
I protocolli WTA prevedono che le partite del primo turno debbano essere completate prima che si disputino quelle del secondo turno, garantendo l’equità a tutte le giocatrici coinvolte. Dato che Leylah ha vinto il titolo a Washington domenica, non è riuscita ad arrivare a Montreal fino alle prime ore di lunedì mattina.
Di conseguenza, la WTA ha deciso di farle disputare la sua partita di esordio nell’ultimo slot possibile del primo turno, ovvero la seconda partita della sessione di martedì.”
Un problema che doveva essere evitato
Un bel pastrocchio, non c’è che dire. Sarebbe interessante sapere se veramente al clan di Fernandez (che ha un rapporto abbastanza freddo con Tennis Canada) fosse stato fatto credere che Leylah avrebbe esordito martedì sera, quando a norma di regolamento ciò non sarebbe stato possibile.
Ma d’altro canto non ha molta importanza, perché questo malinteso, se così vogliamo chiamarlo, si sarebbe potuto evitare con qualche accorgimento nemmeno troppo complicato.
Quest’anno la programmazione dell’Open del Canada e del Cincinnati Open è un po’ un esperimento di laboratorio: si sta cercando di condensare quattro settimane di tennis in tre, per cui è inevitabile che si crei qualche intoppo. Considerando che i WTA 1000 (e i Masters 1000 a livello ATP) sono i “gioielli della corona” dei due tour, dovrebbe essere possibile tutelarli anche evitando questo tipo di conflitti. Nel caso specifico, con un torneo che inizia domenica e che ha solamente due giorni (e forse mezzo) per completare il primo turno, bisognerebbe essere in grado di imporre una fine nella giornata di sabato per i tornei della settimana precedente. Kitzbuhel, Umago e Praga si sono tutti conclusi sabato, anche per dare il tempo ai giocatori di cambiare continente, ma non dovrebbe essere difficile poter pretendere lo stesso anche da Washington.
E se ciò davvero non fosse possibile, si potrebbe comunque rimediare con lo strumento dei “performance byes”, ovvero garantendo due “byes” alle finaliste di Washington, dispensandole così dal giocare il primo turno. Questo meccanismo verrà utilizzato dal Cincinnati Open, che garantirà alle due finaliste del torneo di Montreal un bye al primo turno, indipendentemente dalla loro classifica.
Ovviamente con il senno di poi tutto sembra più semplice: i “performance byes” devono essere approvati dalla WTA con largo anticipo, e non era semplice prevedere che questa situazione avrebbe di fatto privato il torneo canadese della giocatrice di casa più rappresentativa. Come detto, è il primo anno che si ha a che fare con questo “ingorgo estivo” di tornei, ed è probabile che alla prossima iterazione verranno prese contromisure. O almeno si spera.