Sessismo, razzismo, turpiloquio. Il tutto nel segno dello squallore. L’onta del betting torna a colpire e, manco a dirlo, chi ne fa le spese sono i giocatori che ricevono offese e minacce di ogni tipo, condite a discrezione del più abietto degli scommettitori haters.
Ci sono tennisti che ingoiano il rospo e cercano di tirare dritto, ma altri come Elina Svitolina sbottano a buone ragioni e mettono in pubblica piazza il carico di odio ricevuto. Il peccato originale dell’atleta ucraina è stato perdere contro Naomi Osaka nei quarti di finale al WTA di Montreal, la molla che ha fatto intasare la casella dei messaggi arrivati in direct sul proprio account Instagram.
La nativa di Odessa ha mostrato, tramite una serie di storie, quella che assomiglia ad una galleria horror di insulti da parte di chi aveva puntato sulla sua vittoria. Gli insulti recapitatele fanno menzione al conflitto russo-ucraino, fino a tirare in ballo la famiglia della classe 1994.
La risposta sprezzante di Elina non si è fatta attendere, allegandola ai beceri messaggi: “A tutti gli scommettitori: sono una mamma prima di essere un’atleta. Il modo in cui parlate alle donne, alle madri, è vergognoso. Se le vostre madri leggessero i vostri messaggi, sarebbero disgustate”.
Non può che essere condivisibile lo sfogo di Svitolina, suscitando solidarietà da parte dei colleghi. A schierarsi al fianco della moglie di Gael Monfils, con cui ha recentemente giocato il doppio a Washington, è Nick Kyrgios. L’australiano ha pubblicato sul proprio account X un post che riproponeva lo spiacevole accaduto aggiungendo un laconico commento: “Disgustoso”.