Carlos Alcaraz è pronto al ritorno alle competizioni. Lo spagnolo ha deciso di ritagliarsi qualche giorno di pausa, saltando anche il Master 1000 di Toronto, per smaltire le fatiche accumulate tra la terra rossa e l’erba. Il numero 2 del mondo sa che lo swing sul cemento americano rappresenta per lui una preziosa occasione per accorciare le distanze che, nel ranking, ancora lo separano dalla vetta. Nel 2024 Alcaraz si è reso protagonista di una seconda parte di stagione sul duro assai al di sotto delle aspettative. È pur vero che lo scorso anno a sovraccaricare un calendario di per sé già affollato hanno contribuito anche le Olimpiadi, ma i risultati del campione di Murcia si sono rivelati deludenti. Per questo, adesso per lui i punti da difendere sono esigui. Di cambiali pesanti da scartare non ne ha.
“Mi sento molto soddisfatto di come sto facendo le cose e voglio continuare così. Ci sono diversi miglioramenti che mi piacerebbe apportare al mio tennis, ma in questo momento la cosa fondamentale è mantenere la gioia in campo ed essere felice al di fuori, godendomi i tornei più importanti del mondo” confessa Carlos durante il Media Day che accompagna l’attesa per l’inizio del torneo di Cincinnati, come riportato da Punto de Break.
Poi non si nasconde: “Il mio obiettivo da qui alla fine della stagione è riconquistare il numero 1 del mondo“.
Jannik Sinner è avvertito, insomma. Dall’Ohio riprende la sfida a distanza tra i due protagonisti assoluti del circuito, entrambi reduci da un periodo di relax, come si sono raccontati a vicenda sui campi d’allenamento.
“Entrambi abbiamo raggiunto traguardi molto importanti in pochissimo tempo e mi rende molto felice vedere la rivalità che stiamo costruendo” dice Alcaraz a proposito del numero 1 al mondo. “Credo che abbiamo ancora molti anni davanti per continuare così. Bisogna lasciare che la gente parli di noi, io non ci penso troppo. Si vedrà fin dove arriveremo“. Queste parole riprendono quanto aveva dichiarato durante un’intervista al Financial Times, nel tentativo di togliere qualche pressione di troppo dalle loro spalle, visto il termine di paragone ingombrante.
Se l’aver abdicato a Wimbledon, in quella che è stata la prima finale Slam persa da Alcaraz, avrà lasciato strascichi nello spagnolo lo si verificherà a breve. Il suo esordio è atteso per domenica, contro il vincente della sfida tra Mattia Bellucci e Damir Dzumhur. Ma, dalle risposte, i Championships paiono essere già archiviati.
“È stata una situazione nuova per me perdere una finale del Grand Slam, ma bisogna essere pronti anche a questo. Ovviamente non avrei mai voluto che accadesse, ma sono uscito dal campo orgoglioso e felice, sorridendo al pensiero che prima o poi doveva succedere, perché è capitato a tutti i tennisti nella storia” sostiene Carlos, che tuttavia non nasconde di aver necessitato di un po’ di tempo per assimilare quello che era successo. “Mi ci sono volute alcune ore per superare la sconfitta, sapendo che ho ancora molte cose da migliorare. Potevo solo sentirmi grato per aver vissuto una finale di Wimbledon. Me ne sono andato orgoglioso di quello che ho fatto”.
Alcaraz emana una parvenza serena. Si dimostra diviso tra la determinazione nel voler tornare il migliore del mondo e il desiderio di continuare a essere felice. Con la volontà ultima di far conciliare i due aspetti.
A Tennis TV, lo spagnolo ha avuto modo di dedicare qualche parola anche al nuovo impianto che ospiterà il Cincinnati Open: “Sono sbalordito dai cambiamenti rispetto allo scorso anno. È stato il mio primo giorno qui, volevo arrivare prima per avere più tempo di vedere tutto. Mi è sembrato come se fosse nuovo, come se fosse la mia prima volta qui. Ho dovuto chiedere aiuto per qualcosa. Sono incredibili tutti gli spazi che adesso abbiamo, anche per divertirci. Giochi come il padel, si vede che c’è gente a giocare“. Ma non lo vedremo cambiare disciplina: “Non per me, ma per le altre persone” aggiunge ridendo.
“Sono contento che questo torneo abbia fatto questo salto di qualità, tornei come questo lo meritano“. Alcaraz ha un feeling altalenante con questo Master 1000, dove ha raggiunto la finale nel 2023. “Lo scorso anno ho faticato un po’. È un torneo dove ho fatto bene, dove mi sento bene giocando. È molto veloce, ogni anno varia la velocità del campo”
E rispetto alla superficie del 2025: “Quest’anno è più lento rispetto allo scorso ed è un bene per me. Ho fatto una finale qui, ho raggiunto buoni risultati, ho imparato molto dai match che ho disputato qui. È stato un buon torneo per la mia carriera“.