Il Masters 1000 di Toronto, quest’anno, è rimasto orfano dei primissimi della classe, penalizzando l’hype del torneo. I forfait sono arrivati uno dopo l’altro, e le assenze di Carlos Alcaraz e Jannik Sinner sono state certamente le più pesanti per l’entry list del National Bank Open presented by Rogers. Il direttore del torneo, Karl Hale, è tornato recentemente sul tema, auspicando un cambio radicale a partire dalla prossima edizione, calendario permettendo: “È un problema. È troppo lungo. Ci sono troppi tornei. Troppi 250 e 500. Adesso arriverà anche l’evento in Arabia Saudita e presto diranno dove si svolgerà e quanto durerà e poi il resto del calendario”.
Per Hale, la priorità è garantire al torneo la presenza dei nomi più blasonati del circuito, così da rispettare lo status di Masters 1000 e avere un main draw degno di nota: “Per quanto riguarda il ritiro dei giocatori di punta, non è certo quello che vogliamo. Draper e Djokovic hanno saltato anche Cincinnati quindi significa che hanno avuto degli infortuni. Carlos e Sinner, invece, penso che dovrebbero guardare al nostro tour, l’ATP, e impegnarsi a giocare i tornei più importanti. Quindi stiamo parlando con loro per assicurarci che in futuro partecipino al nostro evento. Inoltre, l’anno prossimo ci saranno tre settimane tra Wimbledon e Montreal. Quest’anno erano due settimane. È stato un passaggio davvero serrato”.
Il pubblico canadese si aspettava di vedere i due più forti giocatori del mondo. Lo spettacolo è stato comunque entusiasmante, ma non è mancata la delusione nei volti di coloro che hanno acquistato i biglietti mesi prima del torneo: “Eravamo in trattativa con Alcaraz e Sinner quando si sono ritirati – ha dichiarato il direttore del Canada Open a “Nothing Major Podcast” parlando con John Isner – abbiamo parlato con loro per diversi giorni e poi ho detto: ‘Ok, siamo qui… nel 2026 sarete a Montreal. Assicuratevi che ciò avvenga’. Sono molto fiducioso che saranno a Montreal il prossimo anno e non credo che sarà un problema, grazie a ciò che stiamo facendo con il tour, i bonus e tutto il resto, e anche alle tre settimane di pausa tra i nostri tornei il prossimo anno”.