Il bilancio Slam di Daniil Medvedev, nel 2025, è stato tremendamente negativo. Il russo ha raggiunto il secondo turno soltanto al primo appuntamento dell’anno, in Australia, per poi abbandonare mestamente all’esordio il Roland Garros, Wimbledon e Flushing Meadows. Oltre alla sconfitta con Bonzi, il russo si è reso protagonista di un episodio clamoroso che ha trasformato il Louis Armstrong in una bolgia incontenibile per più di 10 minuti. Insomma, quello che sta attraversando Medvedev è tutt’altro che un periodo sereno e mite, e chi meglio di Andrey Rublev può comprendere appieno tali dinamiche.
L’amico e connazionale di Daniil, ha parlato a Tennis.com della turbolenta situazione nella quale si trova impelagato l’ex numero uno del mondo: “Non sono proprio il miglior esempio di chi può dire qualcosa su qualcuno, perché anche il modo in cui mi comporto spesso non è un buon esempio – ha dichiarato Rublev – Come posso giudicare qualcuno visto che mi capita di comportarmi allo stesso modo? E come posso giudicare qualcuno che è stato numero uno al mondo e Campione Slam?“
Anche Andrey, nell’ultimo biennio, è entrato in uno spiacevole loop di negatività che non ha soltanto riguardato i risultati. Il russo ha lavorato molto per migliorare il suo atteggiamento, e per evadere dai famigerati scatti d’ira che lo hanno condizionato per parecchio tempo: “Sto cercando di cambiare, ma non perché voglio cambiare il mio comportamento, voglio essere felice e godermi la vita. Non lo faccio perché voglio comportarmi bene, o male, o altro… Voglio solo sentirmi bene con me stesso e godermi ogni giorno. Ecco perché sto cercando di cambiare”.
Il numero 15 del mondo ha dichiarato apertamente di voler dare una mano all’amico Medvedev: “Se vuole cambiare e ha bisogno di aiuto, può sempre contare su di me, e ha molti altri amici. Ha una famiglia che lo aiuterà. Questa è la sua vita e queste sono le decisioni che deve prendere. È un ragazzo molto simpatico e super divertente. Il resto è suo. Solo lui sa costa sta succedendo”.