C’è tanta delusione per la sconfitta al terzo turno di Jasmine Paolini contro Marketa Vondrousova, soprattutto dopo il buon tennis fatto vedere nella prima frazione del match.
“Il primo set sono partita bene, con idee chiare – ha spiegato Paolini – ma ho avuto tante possibilità che non sono riuscita a sfruttare. In alcuni momenti lei ha giocato bene, sicuramente il game del 5-4, quella volée che poteva essere uno schiaffo al volo, il dritto che ho tirato dove era lei. I tiebreak sono sempre particolari e sicuramente non ho giocato al meglio i punti in cui dovevo cercare di strapparle il servizio.“
“Nel secondo set mi sono completamente disunita, ho perso lucidità. Lei ha un gioco che ti costringe sempre a pensare, fa tanti slice e ti fa giocare sempre una palla in più. Ho perso lucidità e credo si sia visto molto, anche nei game in cui servivo io non avevo la stessa intensità e idee chiare.“
Sicuramente bisogna dare i dovuti meriti alla ex campionessa di Wimbledon per aver disputato un match impeccabile esprimendo un alto livello di gioco: “Il suo dritto era veramente buono, non riuscivo a capire dove l’avrebbe tirato. Probabilmente dovevo insistere di più con lucidità sul rovescio, ma lei rompeva bene il ritmo col back e da lì iniziava lo scambio. Sicuramente è una partita che tatticamente potevo giocare meglio; ero partita bene e alle prime difficoltà mi sono disunita. Mi dispiace, soprattutto per come era iniziata la partita.“
Condannata dagli errori
I tanti errori gratuiti (ben 26) sono stati uno degli aspetti più negativi del match di Paolini: “Sicuramente tanti errori. A volte non facevo partire lo scambio, rispondevo diritto o rovescio fuori. Quando iniziano a essere tanti quegli errori è difficile giocare e mettere qualità nei punti, perché si parte sempre da un errore. Inoltre, forse mi sono lamentata un po’ troppo. È una partita in cui potevo essere più lucida mentalmente“. Soprattutto in quel game sull’1-4 nel secondo set, durato ben 22 punti, che poteva almeno parzialmente riaprire il match:”In quei momenti sei in partita, non sai mai come può finire. C’era una palla per andare 4-2, poi doppio fallo, poi servizio e rovescio in rete. Sono segnali che la lucidità oggi è mancata e non è facile da accettare. Forse dovevo capire meglio i momenti e essere più dura, più solida in quelle situazioni.
Si riparte dal lavoro quotidiano
“Per ora credo che si riparta dall’allenamento. Bisogna mettere focus e attenzione in ogni allenamento, cercare di comprendere bene anche i momenti della partita. Ci sono giorni in cui si è meno lucidi senza un motivo particolare e giorni in cui si è più lucidi. L’obiettivo è scendere in campo ed essere sempre lucida, è qualcosa che richiedo molto a me stessa. Riconosco però che capita anche di non esserlo; metterò tutto il possibile per essere lucida nelle prossime partite e tornei. Secondo me è una cosa che fa molta differenza.“
Obbiettivo WTA Finals
“Le Finals in doppio sicuramente, quasi sicuramente in singolare dovrò fare un ottimo finale di stagione per riuscire a entrare. L’obiettivo è provarci, ritrovare il tennis e la continuità. Oggi un po’ meno, ma questi due tornei sono andati meglio di quelli precedenti, quindi spero di continuare così, avere meno cali di attenzione e lucidità e speriamo di giocarcela. Ora comunque si riparte dalla Billie Jean King Cup in Cina“.
