J. Sinner b. N. Djokovic 6-4 6-2
Cambiano gli scenari, ma non cambia – quasi – mai l’epilogo. Per la sesta volta in questo 2025 Jannik Sinner e Carlos Alcaraz si affronteranno in una finale. Dopo la vittoria del numero 1 del mondo su Taylor Fritz, l’azzurro raggiunge l’ultimo atto del Six Kings Slam, imponendosi nettamente su Novak Djokovic con il punteggio di 6-4 6-2 in un’ora e 3 minuti. È una giornata particolarmente prolifica alla battuta per Sinner che mette a segno 10 ace, con il 71% di prime palle in campo. Numeri che, tra l’altro, si abbassano leggermente nel secondo set.
Il 24 volte campione Slam si inchina per la sesta volta consecutiva al numero 2 del mondo, anche se questo match non entrerà a far parte delle statistiche ufficiali – i precedenti sono 6-4 in favore di Jannik, cui vanno aggiunti i due confronti nella ricca esibizione araba.
Primo set: 83% di prime in campo e 9 ace per uno dei migliori set al servizio di Sinner
Il servizio di Sinner dà tutte le risposte del caso. La percentuale di 83% e i 9 ace piazzati certificano una prestazione con il colpo di inizio gioco talmente convincente da aver concesso solamente 4 punti a Djokovic. Il serbo cerca di difendersi come può, ma il ritmo impresso allo scambio dall’azzurro lo porta spesso ad andare sopra ritmo, costretto a coprire il campo in ampiezza. Dopo qualche punto da esibizione, nel terzo game si fa sul serio. Con uno smash Jannik si guadagna la prima e unica palla break dell’incontro – che non deve confondere circa una supremazia netta e mai in discussione. Djokovic si diletta in un tentativo di serve and volley non andato a buon fine e il numero 2 del mondo passa a condurre. Senza rischiare e continuando a macinare punti al servizio, Sinner fa suo il primo set per 6-4.
Secondo set: Sinner ribadisce il dominio. È finale contro Alcaraz
Inizio in salita anche nel secondo parziale per Djokovic. Nel primo gioco deve fronteggiare subito due palle break, complici anche due errori imperdonabili. A Sinner basta la prima per certificare la superiorità: l’azzurro trova un passante preciso su una discesa a rete poco convinta da parte del 24 volte campione Slam. Nel quinto gioco Jannik rimpingua ulteriormente il vantaggio. Il rovescio lungolinea gli vale una nuova chance di break che si prende con una buona risposta, su cui Nole non si fa trovare pronto. Il margine adesso per Jannik è sostanzioso per poter sperimentare.
Sul 4-1 Djokovic prova la reazione d’orgoglio e si procura due possibilità di controbreak quando Sinner spara lungo lo schiaffo al volo di diritto. Sulla prima, l’azzurro domina lo scambio, spedisce fuori dal campo Novak e, con la complicità del nastro che gli accomoda ancora meglio la palla, conclude nell’angolo aperto. Alla seconda chance, invece, il numero 2 del mondo tenta un dropshot che, nonostante rimanga un po’ alto, sorprende il suo avversario; la contro smorzata di Djokovic non fa male a Jannik che infila il recupero lungolinea vincente. Riacciuffata la parità, il servizio torna a performare nel migliore dei modi e il campione di Wimbledon si porta sul 5-1. Il serbo non può che accompagnare fino al 6-2, quando Sinner chiude con l’ennesima prima vincente.
Le parole di Sinner a fine match: “Djokovic modello per i giovani. Non vedo l’ora di affrontare Alcaraz”
Alla fine delle semifinale Sinner rilascia alcune dichiarazioni nella consueta intervista sul campo. “Lui è un modello anche per i più giovani. È stato incredibile, per me è un idolo. Affrontarlo è un privilegio. Sono felice di oggi, ma anche di vederlo nei tornei. Ringrazio anche il pubblico” dice Jannik riferendosi a Novak Djokovic. Poi l’azzurro si sofferma sulla sua prestazione alla battuta: “Il servizio? Ci abbiamo lavorato, cerchiamo di lavorarci. Oggi ha funzionato alla grande, ma in generale cerchiamo sempre di migliorare. Tutte le volte non vedo l’ora di affrontare Alcaraz, con lui ci sono sempre grandi battaglie. Spero che anche voi attendiate con ansia questo momento”.
In seguito, qualche parola anche con i talent che presenziano all’esibizione: “Il lancio di palla è la chiave nel servizio, ma anche non dare troppe informazioni all’avversario, cercare di nascondere il più possibile. Ci siamo messi a servire per ore ed ore. Per come è andata oggi direi che ha funzionato. All’inizio della partita abbiamo cercato di muoverci l’uno con l’altro” dichiara circa i miglioramenti messi in mostra al servizio. “Quando sei stanco è importante cambiare pesantezza di palla e profondità, cercando di non giocare allo stesso modo sempre e di non rendere le cose facili all’avversario. Ogni tanto arrivano anche dei consigli del mio team da bordo campo. Alla fine della carriera voglio dire che ho fatto tutto il possibile per dare il 100% di me stesso“.
Infine si proietta alla finale contro il numero 1 del mondo: “Alcaraz è un talento incredibile, l’ho visto oggi in campo e fa cose incredibili. Guardare giocatori come lui e Novak è quello che mi spinge a migliorare”.
