[4] L. Musetti – S. Tsitsipas
Lorenzo Musetti contro Stefanos Tsitsipas. Erste Bank Open, primo turno. Non prima delle 17:30 il 23enne carrarino e il 27enne greco si sfideranno per l’ottava volta. Sul campo centrale dell’ATP 500 di Vienna i due monomani – accomunati dalla cosiddetta ‘sbracciata’ di rovescio, ma diversi sotto moltissimi aspetti – metteranno in piedi il loro primo scontro diretto su cemento indoor. Il bilancio dei precedenti è 5-2 in favore del greco, vittorioso nel loro unico testa a testa su cemento outdoor, ad Acapulco nel 2021. Da lì in poi Tsitsipas ha strappato altri quattro successi filati contro l’azzurro, tutti su terra rossa. Superficie sulla quale Musetti ha in seguito vinto gli ultimi due incroci, giocati a Monte Carlo e a Madrid in questa stagione.
Periodo recente: Musetti top, Tsitsipas flop
Mettiamo subito le cose in chiaro: qui non si sta dicendo che negli ultimi mesi Lorenzo abbia ottenuto i risultati migliori della sua carriera. La stagione sulla terra rimane il picco assoluto di ‘Muso’, che ha conquistato con merito la top 10, issandosi fino alla sesta posizione mondiale. Ora è numero 8 della classifica e si presenta a Vienna come quarta testa di serie in gara. Il momento positivo si riferisce più che altro ai miglioramenti ottenuti sulla superficie a lui meno congeniale: il cemento.
A livello 1000 o Slam sul duro l’azzurro non aveva mai vinto più di due partite di fila nello stesso evento prima dell’ultimo US Open. Iniziata la stagione americana un po’ a rilento, Lorenzo ha poi dimostrato il suo valore nello Slam newyorchese, dove si è spinto sino ai quarti di finale. In seguito, ha raggiunto la finale nel 250 di Chengdu, i quarti nel 500 di Pechino, gli ottavi nel 1000 di Shanghai e ancora il turno dei migliori otto nel 250 di Bruxelles. Dopo New York, quindi, nessun risultato davvero eccellente per Musetti. Ma piuttosto un consolidamento del suo status di top player, mostrando agli avversari che ormai ci sa fare anche su cemento.
Tutt’altra storia, invece, per Tsitsipas, che non vince due partite di fila da aprile. Per lui, cinque sconfitte e soli tre successi dallo swing americano in poi. L’ultimo match giocato, seppur non ufficiale, è quello perso nettamente al Six Kings Slam contro Jannik Sinner, a seguito del quale ha spiegato ancora una volta le difficoltà che sta vivendo in questo periodo. Si parla del problema cronico alla schiena che lo sta accompagnando da ormai più di due anni. “Mi serve un corpo sano”, aveva dichiarato a Riad l’attuale numero 25 ATP. “Se non riesco ad avercelo, per me diventa un compito molto difficile tornare al top del mio gioco”.
Il successo a Dubai nel mese di febbraio sembrava potesse rilanciare il tennista greco, che però è presto tornato a faticare nel circuito. “Ho avvertito dolori quasi dopo ogni match che ho giocato quest’anno, a parte nell’intervallo tra gennaio e marzo. Da quel momento in poi ho trascorso momenti complicati”, aveva affermato Stefanos in Arabia Saudita. “Non so quando guarirò. Sto lavorando più di quanto io abbia mai lavorato in vita mia”. Nel mentre, tra uno stop e l’altro, le sconfitte rallentano anche il processo di riacquisizione della fiducia, che ormai latita da più di due anni (ha perso gli ultimi 9 match giocati contro top 20).
Posta in palio: punti preziosi per Musetti, fiducia per Tsitsipas
L’obiettivo di Lorenzo è ormai da mese uno soltanto: qualificarsi alle Nitto ATP Finals di Torino. Al momento il carrarino è ottavo nella Race con 3485 punti. Lo precede Alex de Minaur con un centinaio di punti in più, mentre segue al nono posto un Felix Auger-Aliassime in grande spolvero. Il canadese si è rimesso in corsa per Torino raggiungendo la semifinale allo US Open, i quarti al 1000 di Shanghai e vincendo pochi giorni fa il 250 di Bruxelles.
Si trova attualmente a 340 lunghezze da Musetti, a tre settimane dalla chiusura dei rubinetti che offrono punti per le Finals. All’appello manca la settimana in corso ora con i due ATP 500 di Vienna e Basilea, la prossima che vedrà in programma il 1000 di Parigi, e la prima di novembre in cui andranno in scena i 250 di Metz e Atene. Gli appuntamenti rimanenti sono quindi ancora pochi. Parallelamente, rimane però tutt’ora il punto di domanda sulla presenza o meno di Novak Djokovic a Torino e, forse, anche di Ben Shelton, ancora alle prese con il recupero dall’infortunio alla spalla patito allo US Open.
Situazione molto diversa, invece, per Tsitsipas, che vorrà solamente cercare di concludere la stagione nel modo migliore possibile, tentando di ritrovare le trame vincenti con il suo tennis e provando magari a mettere in difficoltà gli avversari ormai più quotati di lui. Fisico permettendo. A meno di risultati sorprendenti sarà però quasi sicuro di terminare l’anno fuori dalla top 20. Non gli capitava dal 2017, quando era ancora un teenager e concludeva la stagione appena dentro la top 100 mondiale.
Che partita sarà?
L’incognita più grande riguarda lo stato di forma del greco. Se i colpi migliori (servizio e dritto) funzioneranno discretamente ci potrà essere partita. Se invece la percentuale di prime dovesse essere bassa e il dritto non funzionasse a dovere, ecco che per il greco il match si complicherebbe. Non avrebbe modo di sfondare il muro difensivo eretto da Lorenzo, che dal canto suo proverà in risposta a far partire lo scambio più volte possibile – magari indirizzandolo più sulla diagonale dei rovesci, o comunque sul lato sinistro della metà di campo di Tsitsipas -, mentre in battuta potrebbe sia cercare la precisione nei piazzamenti, ma anche e soprattutto una buona percentuale di prime palle. Qualche variazione con queste ultime potrebbe togliere un po’ di ritmo al greco, che dovrà cercare di verticalizzare il più presto possibile per non farsi imprigionare all’interno della ragnatela costruita da Musetti, il quale tenterà di cambiargli spesso il ritmo degli scambi.