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Rassegna stampa

Rassegna stampa – La scelta di Sinner, Musetti si avvicina alle Finals

La rassegna stampa di mercoledì 22 ottobre 2025. La scelta di Sinner (Nizegorodcew, Bertellino, Esposito). Jannik ritrova il "suo" Cahill (Cocchi). Buona partenza per Musetti (Sepe)

Last updated: 22/10/2025 11:30
By Alessia Gentile Published 22/10/2025
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14 Min Read

Sinner strategia da Fab 4 (Alessandro Nizegorodcew, Corriere dello Sport)

Jannik Sinner ha giocato 19 match in Coppa Davis, ha sollevato due volte l`insalatiera insieme ai suoi compagni e ha messo in fila un record in singolare di 12 vittorie e una sola sconfitta. La sua stagione lo ha portato a trionfare in due Slam raggiungendo la finale in tutti i Major. Sensazionale a dir poco. Tutto ciò nonostante una squalifica di tre mesi che avrebbe potuto distruggerlo fisicamente, e (soprattutto) psicologicamente. Sinner è tornato in campo come nulla fosse, arrabbiato e determinato. Sia chiaro, la rinuncia alla Coppa Davis rappresenta un dispiacere enorme per tutti i tifosi italiani, considerando che la Final 8 quest`anno sarà in casa, a Bologna. Ma la storia della competizione, qualsiasi sia stato il format nei decenni passati, ha sempre visto i top players partecipare a corrente alternata. La competizione, all`epoca di Federer, Nadal, Djokovic e Murray, era diversa. Il World Group prevedeva quattro sfide, dagli ottavi sino alla finale, che si giocavano in diversi momenti della stagione. Nadal ha trionfato ben 4 volte in Davis (2004, 2009, 2011e 2019), ma in tantissime occasioni ha rinunciato all`intera manifestazione o a singoli “tie”, preservando il proprio fisico da ulteriori sovraccarichi. Federer ha portato la Svizzera in trionfo nel 2014, dopo aver salvato la propria Nazionale in molti spareggi per non retrocedere, ma saltando anche innumerevoli sfide. L’anno dopo è stata la volta di Murray, mentre Djokovic ha vinto con la sua Serbia nel 2010. Tutti e quattro hanno sempre dato grande importanza alla maglia della Nazionale ma, nonostante ciò, il “no” alla Davis è arrivato molto spesso. Inevitabile e comprensibile. La Coppa Davis arriva in momenti nevralgici della stagione. Le qualificazioni si disputano sia dopo l`Australian Open che post US Open, portando i big a una rinuncia quasi inevitabile. A febbraio il Canada è stato sconfitto dall`Ungheria a causa dell`assenza dì Shapovalov e Auger-Aliassime, la Serbia ha perso in Danimarca senza Djokovic, la Germania ha sconfitto Israele nonostante l`assenza di Zverev. Lo stesso problema si è verificato a settembre, con l`assenza di Alcaraz. La Final 8, che quest`anno terminerà il 23 novembre e l`anno prossimo addirittura il 29 (!), è un problema a causa del posizionamento in calendario. Se consideriamo una minima vacanza di fine stagione e almeno quattro settimane di preparazione invernale, appare subito evidente come la Davis sia un problema. Bellissimo, emozionante, ma pur sempre un problema (da risolvere). […] Nel frattempo Jannik è pronto all`esordio nell`ATP 500 di Vienna. Sinner affronta quest`oggi Daniel Altmaier, numero 51 al mondo, contro cui ha vinto recentemente in maniera agevole (6-3 6-3) a Shanghai. […]

Sinner c’è e tira dritto (Roberto Bertellino, Tuttosport)

Jannik Sinner è pronto per l`esordio viennese, nell`ATP 500 che può definirsi quasi di casa. È in una sorta di comfort zone nella capitale austriaca, accompagnato dai genitori e dagli amici, con uno dei suoi due coach, Darren Cahill che ha dato il “cambio” a Simone Vagnozzi quasi a voler ribadire che anche chi lo segue ha bisogno di “staccare” per poi ripartire ancora più intensamente. Più volte Sinner ha detto come l`atmosfera di questo torneo sia speciale e rappresenti un plus per esserci. Dopo averlo saltato lo scorso anno eccolo tornare sul duro indoor che tanto ama. Ieri, per la serie “corsi e ricorsi della storia” si è allenato alle 13 con Daniil Medvedev, fresco di titolo in Kazakistan. Proprio contro il russo Jannik ha vinto l`aditone 2023 al termine di una finale dai grandi contenuti tecnici e agonistici. Alcuni fortunati hanno potuto assistere alla sessione di allenamento del numero 2 del mondo, raggiunto in Austria anche dal suo mental coach Riccardo Ceccarelli. Una seduta attentamente seguita anche dal suo osteopata Andrea Cipolla e dal preparatore fisico Umberto Ferrara. […] Scambi effettuati a un buon ritmo e clima disteso tra i protagonisti, con Medvedev anche in vena di simpatici siparietti che hanno strappato il sorriso al nostro. Tanto entusiasmo da parte degli appassionati che come da copione lo hanno “circondato” al termine dell`impegno per strappargli un autografo e un selfie. «E’ stato un anno positivo, adesso vogliamo finire in bellezza. I tornei indoor sono sempre importanti per me – le parole di Jan -. Darren Cahill è una figura molto importante per me, ci parlerò dopo Torino…». Con lui questa settimana a Vienna anche diversi compagni azzurri freschi di convocazione, vedi Musetti, Berrettini e Cobolli. […] Per Jannik la prima viennese è fissata oggi sul centrale non prima delle 17.30. Avversario, il tedesco Daniel Altmaier n. 51 Atp e da lui sconfitto nel recente Masters 1000 di Shanghai con un doppio 6-3. I precedenti dicono 2-1 per l`azzurro che aveva dovuto alzare bandiera bianca al Roland Garros del 2023 e si era imposto per la prima volta agli US Open 2022. Un tennista completo Il tedesco, capace di un tennis dalle più soluzioni che certo Jannik non sottovaluterà. Alle 13.30 aprirà i giochi sullo stesso campo Matteo Berrettini contro l`australiano Popyrin (2-1 per il romano i precedenti), mentre alle 13 esordirà sul campo 1 Flavio Cobolli contro l`ostico ceco Machac. […] I commenti sul forfait Davis di Jannik sono intanto proseguiti. Ha espresso il suo parere anche il portierone azzurro Dino Zoff, nel corso della trasmissione “Un giorno da pecora” di Rai Radio 1: «Jannik ci porta già onori, gloria e vittorie come italiano. Sta facendo cose straordinarie nel circuito per cui ci sta che si possa fermare un attimo anche perché l`Italia ha un`ottima squadra in Davis. Penso che la sua decisione verrà capita dai tifosi, visti i risultati che porta agli italiani con le sue vittorie». Ieri, intanto, è stato operato Rune dopo la rottura del tendine d`Achille in semifinale a Stoccolma: «Sono contento che l`operazione sia andata bene – ha detto dal letto di ospedale -, supererò questo momento e darò tutto quello che ho per tornare forte lavorando sodo in riabilitazione».

La scelta di Jannik divide gli eroi del ’76 (Elisabetta Esposito, La Gazzetta dello Sport)

Panatta: È difficile dire che cosa avrei fatto io al posto suo. È difficile ragionare sui fatti di oggi con i criteri di ieri. Il tennis è cambiato, chi gioca oggi ha priorità diverse dalle nostre. Ai miei tempi una settimana di riposo in più o in meno non avrebbe fatto una grande differenza, adesso però i giocatori sono dei militari, totalmente dediti alla loro missione. Personalmente sono dispiaciuto per la scelta, avrei cercato di fare uno sforzo per esserci e anche per sfilarsi da ogni possibile – ma in questo caso immancabile – polemica. Di certo io a un appuntamento così, per giunta in Italia, non avrei mai rinunciato. E sono certo che lo stesso vale per Paolo, Corrado e Tonino, così come per Pietrangeli. La Davis era al centro dei nostri programmi. Oggi non è più così. Come ho già detto il calendario non lo aiuta: la finale di Davis è troppo vicina alle Atp Finals. […]

Jannik ritrova il “suo” Cahill (Federica Cocchi, La Gazzetta dello Sport)

Jannik Sinner tira dritto. Oggi intorno alle 17.30 debutterà sul veloce indoor di Vienna contro Altmaier per la rincorsa al titolo 500 che aveva già conquistato nel 2023. La vicinanza con la sua Sesto ha permesso alla famiglia anche quest`anno di venire a trovarlo. Ieri, a seguire l`allenamento c`erano i genitori e anche la fidanzata Laila Hasanovic è stata avvistata sulle tribune. Grande serenità e sorrisi, ma anche intensità nel lavoro come piace a Jannik. Insieme a lui adesso c`è Darren Cahill che, com`era previsto, ha dato il cambio a Simone Vagnozzi che ha seguito il numero 2 al mondo nella tournée asiatica. Cahill dovrebbe confermare la sua presenza nel team anche per la prossima stagione dopo che a Melbourne, Jannik stesso si era lasciato sfuggire che sarebbe stata l`ultima annata con il tecnico australiano. A Wimbledon, però, le cose sono cambiate: «Abbiamo scommesso che se l`avessi vinto, allora avrei deciso io…». Decisione scontata visto il rapporto di grande stima e affetto che c`è tra i due. Lo ha ribadito lo stesso Sinner all`arrivo a Vienna: «Ne stiamo parlando, non abbiamo ancora preso una decisione definitiva. Per me è una persona molto importante, sia dentro che fuori dal campo. Ci sentiamo spesso perché mi fido molto del suo parere, per me è come un secondo padre. […] Sto cercando di convincerlo, e dopo le Atp Finals prenderemo la decisione definitiva, adesso ci concentriamo sugli ultimi tornei». Sull`indoor Sinner ha costruito buona parte della sua gloria, è la sua superficie di elezione e sarà importante per lui chiudere questo anno così particolare nel migliore dei modi: «Questa ultima parte della stagione per me è molto importante – ha detto all`Atp -, ho sempre giocato bene indoor, cercherò di spingere negli ultimi tre tornei che giocherò tra qui, Parigi e ovviamente le Finals di Torino». Intanto a Vienna oggi debutteranno due dei pilastri azzurri per la finale di Bologna: Flavio Cobolli e Matteo Berrettini. […]

Per Musetti è una buona partenza (Antonio Sepe, Corriere dello Sport)

La ventesima vittoria stagionale sul veloce ha un sapore speciale per Lorenzo Musetti. Dopo la semifinale raggiunta dodici mesi fa nell`ATP 500 di Vienna, anche quest`anno l`azzurro è partito con il piede giusto ed è approdato agevolmente al secondo turno. Musetti era pronto ad affrontare Tsitsipas ma un infortunio alla schiena, lo stesso per cui aveva chiamato un medicai. time out contro Sinner a Riyadh, ha fermato il greco. Al suo posto è stato dunque ripescato come lucky loser Hamad Medjedovic, n. 67 ATP e vincitore delle Next Gen ATP Finals nel 2023. Nonostante il nome meno blasonato, sul cemento indoor il serbo è un cliente scomodo – le sue due finali nel circuito maggiore sono arrivate su questa superficie – ma Lorenzo l`ha tenuto a bada senza difficoltà. È persino bugiardo il punteggio di 6-4 6-3, maturato in un`ora e 19 minuti, considerando che Musetti ha chiuso con 20 vincenti a fronte di 10 gratuiti e soprattutto ha vinto il 92% dei punti con la prima. L’inizio del match poteva in realtà evocare brutti ricordi all`azzurro che, esattamente come accaduto contro Mpetshi Perricard a Bruxelles, ha subito perso la battuta. Col senno di poi, però, è stato positivo perché, oltre ad aver immediatamente ricucito lo svantaggio, da quel momento ha iniziato a giocare con più attenzione. Nel corso del primo set non ha concesso più nulla ed è salito di livello nel momento che contava: grazie al break ottenuto nel decimo gioco ha messo in cassaforte la frazione. Nel secondo parziale, invece, il divario tra i due è stato ancora più ampio e Musetti, il quale ha ceduto appena tre punti al servizio, non ha dovuto far altro che avere un po` di pazienza. […] Buona la prima dunque per “Muso”, che ottiene 40 punti preziosi in chiave ATP Finals e alimenta il sogno di qualificarsi a Torino. Nella Race il carrarino è attualmente ottavo, in scia di Alex De Minau4 distante appena 60 punti. […] A inizio settimana però è presto per fare calcoli e Lorenzo giustamente pensa solo al prossimo impegno nell`Erste Bank Open. Se la vedrà contro l`argentino Tomas Etcheverry, n. 60 ATP e vittorioso al primo turno sul norvegese Kjaer (6-3 6-3). Musetti ha vinto l`unico precedente, quest`anno sulla terra rossa di Madrid.


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