M. Berrettini b. C. Norrie 7-6(6) 6-7 (9) 6-4

Matteo Berrettini ne ha ancora. Alla vigilia del torneo lo aveva detto: “L’entusiasmo resta sempre. Lo stop è stato importante, ma mi ha aiutato a capire che voglio divertirmi e spingermi oltre i miei limiti“. E lo ha dimostrato, eccome se lo ha fatto, nella maratona di 3 ore e 16′ con cui si è imposto nel secondo turno dell’ Erste Bank Open di Vienna contro il britannico Cameron Norrie, sconfitto, ma con onore, 7-6 (6) 6-7 (9) 6-4 per la terza volta consecutiva. Una vittoria di testa e di fisico, per dimostrare a tutti, ma soprattutto a se stesso, di esserci ancora.
Con questa vittoria Matteo centra il 37esimo quarto a livello ATP, il sesto indoor e il quarto dell’anno. Si tratta anche del quarto in quel di Vienna, dove venerdì troverà dall’altra parte della rete l’australiano Alex de Minaur, che si è imposto negli ultimi due precedenti, il più recente negli ottavi del Masters 1000 di Miami lo scorso marzo.
Primo set: Berrettini rimonta da 1-4 e al tie-break è più attento di Norrie
(di Andrea Binotto)
Berrettini parte molto bene in risposta. Sorprende Norrie in un paio di occasioni con il rovescio lungolinea, viene premiato da un’ottima discesa a rete e si procura subito una palla break, annullata prontamente dal trentenne inglese grazie al servizio. La battuta scandisce i ritmi di gioco, nonostante entrambi i giocatori piazzino qualche errore di distrazione nei propri game al servizio. Il 29enne romano insiste con la smorzata nel quarto game, ma il britannico legge bene i suoi tentativi. Si procura così una palla break e la concretizza a seguito di uno scambio combattuto terminato con un gratuito di Matteo con un chop di dritto.
Allunga sul 4-1 il numero 35 mondiale, che torna a palla break nel sesto gioco. Il dritto di Matteo funziona a intermittenza. Sul 40-40 è spesso una croce per lui, ma nel momento in cui è costretto a cancellare occasioni avversarie in risposta diventa tutt’un tratto una delizia. Il 59esimo tennista in classifica annulla quattro opportunità inglesi e rimane così in scia nel parziale. Subisce però un passaggio a vuoto il semifinalista del 250 di Ginevra nel game seguente. Incappa in un gratuito dietro l’altro, offre una palla break a ‘The Hammer’, che la trasforma grazie a un errore in lunghezza da parte di Norrie e accorcia quindi sul 3-4.
Entrambi tengono poi senza faticare i propri turni di battuta. Si arriva quindi al tie-break, dove il primo a ottenere un punto in risposta è Berrettini, il quale indovina una buona volée di rovescio in allungo che spiazza Norrie. Restituisce però subito dopo il vantaggio mancando un dritto di pochi centimetri a seguito di uno scambio estenuante. L’inglese commette poi un disastro sotto rete, spedendo una volée di dritto venti centimetri sotto il nastro. Ma ecco che Matteo è ancora impreciso dal lato destro del campo. Stecca e permette così all’avversario di agganciarlo sul 5-5. Arriva a set point l’azzurro, che però non concretizza la chance sbagliando un lob con un rovescio tagliato in recupero. A toppare con l’esecuzione del rovescio è poi anche l’inglese nel punto successivo. Berrettini serve per chiudere la frazione e con un ace esterno sigilla il parziale per 7-6(6) dopo un’ora e otto minuti.
Secondo set: grande equilibrio, ma al tie-break Berrettini spreca un match point e Norrie ne approfitta
Nella ripresa i turni al servizio diventano dei fortini inespugnabili per entrambi i giocatori, veri spettatori in risposta. Matteo gioca una prima dietro l’altra, con grande costanza, ottenendo punti agevoli; ma Norrie non è da meno, facendo addirittura meglio con la seconda di servizio. Il britannico sbaglia poco, prendendosi i rischi necessari, mentre Berrettini osa di più, generando più vincenti e al contempo più gratuiti. All’infuori della palla break salvata da Norrie nel secondo gioco, non ce ne saranno altre per tutto il set.
Il romano avrebbe una chance sul 5-4 servizio Norrie, quando sale 0-30, ma il britannico ne esce martellando sul rovescio di Matteo. Al tie-break il 30enne inglese sale di colpi e si prende subito il mini break. Matteo rinviene con il servizio e la complicità del britannico, che non converte i primi tre set point a disposizione. Poi Berrettini arriva a match point dopo una seconda carica che il suo avversario non controlla; ma spalle al muro Norrie trova una grande reazione per chiudere, grazie soprattutto al servizio, per 11 a 9.
Terzo set: Berrettini trova il break a un passo dal tie-break e strappa il pass per i quarti
Berrettini al servizio è sempre una sentenza, mentre Norrie comincia a perdere un po’ di lucidità, specie da fondo campo. Matteo cerca spesso le variazioni con lo slice di rovescio, cercando di destabilizzare il britannico, che non riesce più a prendere vantaggio su quella diagonale come nel set precedente.
L’ombra del tie-break aleggia anche in questo terzo set, ma inaspettatamente Berrettini trova un grande game in risposta nel nono game. Norrie non mette più prime e Berrettini è bravo a prendere l’iniziativa con il dritto, portandosi 15-40. Sulla seconda palla break la voleé del britannico termina in corridoio, dando campo libero a Berrettini di servire, e chiudere per 6-4, la sua personale maratona di oltre tre ore di gioco.