Trascinatrice indiscussa dell’ultimo successo azzurro in Billie Jean King Cup, vincitrice del WTA ‘1000’ di Roma dinanzi alla propria gente, Jasmine Paolini vuole chiudere il 2025 in bellezza, dopo essersi regalata la qualificazione alle WTA Finals 2025 di Riad per il secondo anno consecutivo. La numero 8 del mondo, non competerà soltanto in singolare in Arabia Saudita, poiché in virtù dei molteplici successi conquistati in stagione insieme a Sara Errani, le due atlete tricolore andranno a caccia del titolo in doppio, dove esordiranno nella giornata di sabato 1° novembre, alle 13:30, contro Muhammad e Schuurs. Mentre domenica 2 novembre, Jas debutterà nel Round Robin contro la numero uno del mondo, Aryna Sabalenka.
In esclusiva a ‘la Repubblica‘, Renzo Furlan – ex numero 19 del ranking ATP – si è pronunciato sulla strabiliante Jasmine, con la quale ha collaborato per quasi un decennio. Il coach azzurro conosce ogni sfumatura di Paolini, e non si meraviglia affatto della sua abnorme competitività nonostante il gap fisico con le giganti colleghe: “Ha una fibra muscolare eccezionale. Rapida, elastica, potente. Gioca la palla – in rotazione o piatta – alla stessa velocità delle altre. Perché il braccio e le gambe sono veloci. Spesso colpisce anche più forte di Sabalenka. A Riad ha un girone difficile, ma può battere tutte“.
Furlan: “Paolini gioca con la consapevolezza di essere una delle più forti”
La versatilità di Jasmine è la chiave del suo successo. Riesce ad esprimersi bene su qualsiasi superficie, è dinamica, ed ha anche un’ottima sensibilità, e il coach tricolore non ha dubbi: “È il gioco migliore, perché è il più completo: Jas sa adattarsi alle situazioni, le altre no. Tra le atlete della sua taglia, diciamo alte fino a 1.70, ha il servizio più efficace. Il gioco da fondo lo conoscete. Alla qualità della volée – altissima – ha aggiunto un grande senso della posizione. Merito delle esperienze in doppio con Errani”.
Nonostante la progressiva crescita, Jasmine non è riuscita a replicare gli straordinari risultati Slam fatti registrare nel 2024, in questa stagione, infatti, non aver difeso le finali di Wimbledon e del Roland Garros dell’anno precedente sono costati parecchi punti all’azzurra, scivolata al 9° posto dopo Church Road. “Quest’anno ha alzato il livello – dice Furlan – perché prima non era cosciente, ora invece si è confermata e gioca con la consapevolezza di essere una delle più forti. Le altre ne
riconoscono il valore, la temono. Progredirà ancora. Jasmine la migliore della storia tra le giocatrici italiane? Sì. Per ora le manca la vittoria in uno Slam, ottenuta da Pennetta e Schiavone: ma come costanza nel ranking, e successi nei tornei 1000, non c’è paragone”.
