Dopo la giornata inaugurale delle WTA Finals 2025 che ha visto i successi a senso unico di Swiatek e Rybakina, è tempo di scendere in campo per le protagoniste del Round Robin intitolato a Steffi Graf. A dare il via alle danze saranno Aryna Sabalenka e Jasmine Paolini, successivamente toccherà invece al derby statunitense Gauff-Pegula. In questo articolo ci soffermiamo in particolare sulla sfida tra la prima donna del ranking mondiale e la ventinovenne toscana, presentando una piccola preview rispetto a ciò che ci verrà mostrato a Riad. Nel frattempo, le due protagoniste si sono anche allenate assieme in vista dell’esordio.
I precedenti
Quello che andrà in scena alla King Saud University Indoor Arena sarà l’ottavo confronto diretto tra la bielorussa e la n°1 d’Italia, con la pluricampionessa Slam in vantaggio 5-2. Il primo incrocio in assoluto risale addirittura al 2017, su erba nell’ITF britannico di Ilkey, con successo di Jas da lucky loser in rimonta e al tie-break finale. Le ultime quattro sfide del loro personale head-to head si sono tutte consumate dal 2023 in poi con un inequivocabile parziale di 4-0 a favore delle ventisettenne di Minsk senza peraltro cedere set. Per trovare l’unico acuto azzurro a livello WTA bisogna tornare al 2022, quando Paolini sconfisse – ancora rimontando – l’allora testa di serie numero 2 di Indian Wells al secondo turno del ‘1000’ californiano. Nel 2025 si sono già affrontante in un paio di circostanze, con Aryna ad avere la meglio in entrambi gli scontri, sempre in semifinale sul cemento di Miami e sulla terra di Stoccarda: doppio 6-2 in Florida, sicuramente più il combattuto il duello in Germania (7-5 6-4 il punteggio finale). Non è la prima volta che si troveranno di fronte nel torneo delle “Maestre”: era già accaduto lo scorso anno con Sabalenka vittoriosa in due parziali.
Come arriva Paolini a Riad?
Jasmine si presenterà (l’azzurra entra in gara da ultima della classe dopo il sorpasso last minute di Elena) all’incrocio con la bielorussa avendo già potuto assaggiare il campo in una partita ufficiale, grazie al vittorioso esordio in doppio al fianco di Sara Errani. L’augurio è che possa essersi messa definitivamente alle spalle i malanni degli ultimi giorni, in modo tale da ritrovarla in campo carica e pronta a poter mostrare il meglio di sé. La sua seconda qualificazione consecutiva, duplicata con anche l’accesso al Master di specialità, alle Finals testimonia che Paolini non è la classica rondine che non fa primavera. Il suo 2024 non è stato un abbaglio che riesce una tantum nella vita, ma il risultato di un rendimento di alto livello prodotto da una tennista di alto lignaggio. E questa convinzione viene ulteriormente cementata dalle modalità opposte, se confrontate con il recente passato, con cui questa seconda meraviglia è stata realizzata. Se lo scorso anno erano state le finali nei tornei del Grande Slam il viatico per raggiungere l’Arabia Saudita, in questa stagione sono state le grandi cavalcate nei WTA 1000 a dare spessore e valore – oltre che i necessari punti – al percorso azzurro. La vetta dell’affermazione più romantica ed emotiva per una giocatrice italiana di tennis, corrispondente al titolo agli Internazionali d’Italia – il terzo della carriera, senza dimenticare la finale di Cincinnati ceduta a Swiatek – ha sublimato un 2025 cominciato in mezzo a mille dubbi e perplessità e concluso in crescendo.
Jasmine Paolini è inoltre atterrata a Riad in pieno slancio agonistico avendo vinto 18 delle ultime 23 partite giocate prima dell’ultimo appuntamento della stagione, riuscendo ad avere un’eccezionale costanza di risultati nello swing asiatico: quarti a Pechino e due semifinali a Wuhan e Ningbo, arrendendosi solamente ad avversarie di livello come Anisimova, Gauff e Rybakina. Un anno fa, il torneo dell’ex allieva di Furlan – ora guidata dalla coppia Gaio-Pizzorno – si fermò alle fase a gironi con l’unico successo ai danni della kazaka appena menzionata. In questa nuova esperienza, l’obiettivo è dichiarato: provare a diventare la prima azzurra di sempre ad accedere alle semifinali. Per farlo bisogna cercare di partire forte, di conseguenza spezzare la nefasta statistica di 6 K0 – e zero set vinti – in altrettante sfide contro rivali n°1 al mondo.
Come arriva Sabalenka a Riad?
La numero 1 del mondo è giunta a Riad al termine di un’annata che l’ha vista sia protagonista di atroci delusioni, come le finali Slam perse in Australia e al Roland Garros, sia di grandi soddisfazioni come il quarto titolo Major ottenuto riuscendo a difendere con successo il trofeo di Flushing Meadows. Alla fine di questo 2025, ciò che si evince chiaramente è che ha dimostrato nuovamente di essere la giocatrice più continua del panorama mondiale: come dimostrano i quattro titoli in stagione, nessuno come lei, o le otto finali su quindici tornei a cui ha preso parte. Per Aryna Sabalenka sarà la quinta partecipazione alle WTA Finals, dopo aver conquistato la semifinale nelle sue ultime tre partecipazioni con il picco della finale a Fort Worth del 2022 dove si arrese a Caroline Garcia. E’ arrivato il momento per la Tigre di Minsk di agguantare il bottino più pregiato, ma il primo step è cercare di riuscire a chiudere per la prima volta in carriera la fase di Round Robin da imbattuta.
Quando e dove vedere Sabalenka-Paolini?
Il programma odierno in Arabia Saudita partirà alle 13 col match di doppio tra Dabrowski/Routliffe opposte alle russe Andreeva-Schnaider. Non prima delle 15 toccherà all’incontro di cartello per gli appassionati italiani: Sabalenka contro Paolini. Di conseguenza non proprio il massimo visto che sarà in contemporanea con la finale delle Defence Arena tra Sinner e Auger-Aliassime. Per coloro che preferiranno Jasmine a Jannik il canale di riferimento è SKY Sport Tennis (Canale 203). In alternativa SKY GO o NOW TV. In chiaro la partita sarò visibile in televisione su SuperTennis (canale 64) e in streaming sulla piattaforma SuperTennix.
