TORINO – Dopo la sconfitta in finale contro Jannik Sinner, Carlos Alcaraz si è presentato col sorriso in conferenza stampa, accolto dall’applauso dei giornalisti presenti. “La stagione è quasi finita, cercherò di fare in modo che la prossima volta i dettagli portino partite del genere dalla mia parte – esordisce lo spagnolo -. È stato un torneo spettacolare, in finale mi sono sentito alla grande e credo che il livello sia stato molto alto. A volte a fine punto mi veniva da pensare ‘Wow, a che velocità stiamo giocando!“.
Sul livello espresso
“Non ho mai dubitato di me stesso e del mio livello su cemento indoor. Non ho mai avuto dubbi di poter giocare e lottare punto a punto con Jannik indoor. Sentivo di poterlo battere e non mi ha sorpreso il mio livello, ero molto vicino. Sono molto contento della mia performance, sono abbastanza sicuro che il mio livello indoor si alzerà ancora. Vedo i miglioramenti di Jannik, sì, lui impara sempre dalle sconfitte“.
Sulle sue condizioni
“Posso dire che il bicipite femorale non mi ha dato troppo fastidio: riuscivo a correre e ad arrivare bene sulla palla. Faccio cose pazze, ma sono abituato: il pensiero che qualcosa potesse succedere era nella mia testa, ma non voglio dire che avrei potuto giocare meglio se fossi stato bene. Il piano partita non è cambiato per via dell’infortunio, ma perché sentivo di dover fare qualcosa di diverso, cercando di essere quanto più aggressivo possibile. In generale penso sia stato un grande piano partita, sono molto felice della mia performance, non credo di aver fatto errori”.
Sulla Coppa Davis e sul pubblico
“Partirò lunedì mattina per Bologna, vediamo come starò. La mia intenzione però è fare di tutto per recuperare e giocare la Davis con la Spagna. Il pubblico non mi ha dato alcun fastidio, non era contro di me ma tifava per Jannik. Mi piace sentire questa energia, anche se non tifavano per me. Se è stato l’ambiente più difficile in cui io ho giocato? No, la partita più difficile della mia carriera è stata a Parigi Bercy nel 2021 (contro Gaston, ndr), non me la dimenticherò mai. È stato un momento di svolta per me, sono cresciuto molto da quel momento”.
Sulla sua stagione e sulle difficoltà contro Sinner
“È stata una stagione brillante, non perfetta perché non ho vinto tutti i tornei, ma comunque brillante. Ho vinto 8 tornei, ho giocato 11 finali… È incredibile, ma do molto più valore alla mia crescita personale, non solo come giocatore. Sono cresciuto e questa per me è la cosa più importante. Lavorerò perché questo tipo di stagioni siano non dico la normalità, ma quantomeno che si ripetano in anni diversi. Quanto a Jannik, fargli un break non è cosa da tutti. Non è un tema solo sul servizio, che comunque è molto difficile in generale, ma è proprio vincere un punto da fondo contro di lui. Il suo primo colpo dopo il servizio è molto buono. Fa tutto molto bene, ha alcune piccole finestre dove a volte ti permette di entrare, ma non è facile”.
