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23/10/2010 14:16 CEST - ATP TOUR

Federer in rimonta
Soderling K.O.

TENNIS - Giornata di quarti di finale a Stoccolma e Mosca. Nella capitale svedese Federer rimonta da un set e un break sotto e batte il connazionale Wawrinka, mentre il padrone di casa Robin Soderling è sconfitto da Florian Mayer. A Mosca continua il bel torneo di Cuevas mentre Baghdatis supera Dolgopolov. Alessio Morra

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STOCCOLMA

Un Roger Federer doubleface raggiunge le semifinali del torneo di Stoccolma, il numero due del mondo ha vinto il derby con Wawrinka, domani sfiderà (per la sedicesima volta) Ljubicic.
In avvio Wawrinka è pimpante, aggressivo e vincente. I primi giochi del match non li dimenticherà tanto rapidamente, per lui era tutto perfetto. Il rovescio splendido e preciso, mentre il servizio viaggiava a ritmi impressionanti. Bisogna dire che di fronte non c’era certo il miglior Federer, anzi.
L’avvio del secondo set vede Federer commettere (altri) quattro errori, e regala il break all’avversario. Sul 2-0, il sei volte vincitore di Wimbledon, dopo uno smash rabbioso si scuote. La partita cambia. Federer aggancia il connazionale, ed opera il break decisivo sul 4-3.
Wawrinka è chiaramente in confusione. Nel terzo set tutti aspettano il break di Federer, che giunge puntuale sul due pari. Da lì in poi in campo c’è solo la testa di serie numero uno, che anche se ha alzato il livello di gioco, nemmeno nei due set vinti è stato impeccabile.
Tutt’altra musica nel derby croato Ljubicic – Dodig. Sfida bella, lottata soprattutto nel primo set, vinto sorprendentemente da Dodig. Il croato meno noto è stato molto aggressivo, e spesso ha scelto di seguire il servizio a rete. L’occhio di falco è stato decisivo, nel primo set, quando ha tolto un ace all’allievo di Piatti, sul 5-4 (40-40) Dodig. Sul setpoint, per l’avversario, Ljubo affossa un dritto a metà rete.
Dodig, che in stagione ha superato per tre volte le qualificazioni nelle prove dello Slam, appariva stanco, già, a fine primo set. Ljubicic, invece, non ha avuto problemi con il servizio ed è stato molto più aggressivo. Il secondo set è stato rapido ed indolore per Dodig, che già nel terzo game del set decisivo cedeva il servizio. Il croato più noto, in quel momento, ha inserito il pilota automatico ed è approdato alle semifinali.

James Blake, sceso al numero 135 del mondo, è tornato a giocare dopo gli US Open, ed ha scelto di venire in Svezia, forse perché qui ha vinto per ben due volte (2005 e 2006). Dopo due partite vinte si poteva pensare ad una rinascita, invece l’americano è tornato sulla terra (anzi, sul cemento indoor), battuto nettamente da Nieminen.
Il primo set è durato la miseria di diciannove minuti. Blake ha sbagliato di tutto e di più, giusto un paio di splendidi lungolinea di diritto. Nieminen, dal canto suo, è stato perfetto. James ha dato segnali di risveglio nelle prime fasi del secondo set, ma la reazione è durata poco. Sul 3-2 altro passaggio a vuoto e rapida conclusione a favore del finlandese, che in 49’ ha chiuso la pratica Blake, che lo aveva sconfitto in tutti e sei i confronti diretti. Nieminen in semifinale affronterà il tedesco Florian Mayer, uscito vincitore del quarto con l’idolo di casa Robin Soderling.
Il primo set è dominato dal servizio. Conclusione giusta e prevedibile, il tie-break. Mayer e Soderling hanno dato il meglio nel jeu decisif, che è stato intenso, teso ed a tratti molto spettacolare. Due scambi infiniti hanno portato un minibreak per parte. Né al tedesco né allo svedese il braccio trema quando ci sono da fronteggiare setpoint. Sull’8-7 Mayer, Soderling si supera con una volèe che si stampa sulla riga. Il tedesco fulmina il due volte finalista del Roland Garros con una risposta potente e precisa, e si procura un altro setpoint. Il capolavoro di Mayer arriva al momento giusto. Soderling attacca, il tedesco è nell’angolo, da lì colpisce con un passante incrociato di rovescio, che conclude il tie-break.
Il secondo set finisce in un baleno. Florian Mayer da Bayreuth, con indosso una maglia di dubbio gusto, felice, festeggia il passaggio alle semifinali.

Mayer b Soderling  7 – 6 6 – 1
Federer b Wawrinka  2 – 6 6 – 3 6 - 2
Nieminen b Blake  6 – 0 6 – 2
Ljubicic b Dodig   4 – 6 6 – 2 6 - 4
 

MOSCA

Il torneo di Mosca è (probabilmente) il torneo che ha la più alta percentuale di vincitori casalinghi. In venti edizioni ci sono stati, addirittura, quattordici successi di giocatori di casa.

L’ultimo russo rimasto in tabellone era Igor Kunitsyn, vincitore nel 2008, ma che è dovuto passare attraverso le qualificazioni per giocare quest’anno. Il russo, però, è crollato nettamente sotto i colpi dell’uzbeko Denis Istomin, che ha vinto in due rapidi set. Kunitsyn, dopo essere partito bene, ha subito un lungo passaggio a vuoto, cedendo due volte il servizio, e perdendo cinque giochi consecutivi. Un lieve risveglio in apertura della seconda partita, tanto da scappare sul 3-1, poi ancora cinque giochi di fila per il suo avversario, che chiude il match ed ammaina la bandiera russa, almeno per quest’anno. Istomin domani sfiderà Baghdatis, che ha avuto la meglio sull’ucraino Dolgopolov, superato in due set.

 

E’ già definita l’altra semifinale. Si scontreranno Cuevas, giustiziere di Davydenko, e Troicki, che ha eliminato al primo turno Tursunov.
L’uruguaiano, vincitore del doppio, a Mosca, nel 2009, ha battuto Stepanek, nel primo quarto di giornata. Cuevas ha portato a casa il primo set, 6-4, poi è stato autore di una splendida rimonta nel secondo set, recuperando da 2-5. Stepanek ha ceduto per due volte il servizio, ma l’uruguaiano, una volta giunto a due punti dal match sul 6 a 5, decide (?) di allungare il match sul più bello e perde la battuta!
Il potente sudamericano non si è però scomposto e, senza batter ciglio ha proseguito, ha portato a casa tie-break e partita.
Più semplice il compito di Troicki, che in un’ora e cinque minuti ha sconfitto l’argentino Zeballos ed ha confermato l’ottimo stato di forma. Per il serbo è la seconda semifinale consecutiva (dopo Tokyo, sconfitto da Nadal).Victor, in coppia con Tipsarevic, ha raggiunto anche le semifinali del torneo di doppio. Il modo migliore per preparare la finale di Coppa Davis.

Cuevas b Stepanek 6 – 4 7 – 6
Troicki b Zeballos 6 – 2 6 – 1
Istomin b Kunitsyn 6 – 2 6 – 4 
Baghdatis b Dolgopolov 6 – 2 7 - 6

Alessio Morra

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24 Ottobre 2004

Marat Safin incontra poche difficoltà nello sconfiggere David Nalbandian nella finale del Masters di Madrid con il punteggio di 6-2, 6-4, 6-3. Queste le parole del russo a fine match: “E' stato tutto troppo facile. Non credo riuscirò a giocare così per sempre!”

 

Tratto da: On This Day in Tennis History di Randy Walker