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20/06/2012 11:40 CEST - quasi campioni

Ah, Coria,
quella finale...

TENNIS - Per la rubrica Quasi Campioni, oggi parliamo di Guillermo Coria, famoso soprattutto per aver perso la finale del Roland Garros del 2004 con Gaudio nonostante due Championship point. Francesca Sarzetto

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Continuiamo la nostra carrellata sui "quasi campioni", quei giocatori che per talento e caratteristiche avrebbero potuto vincere molto, ma per questo o quel motivo invece si sono ripetutamente fermati in vista del traguardo: terminando la nostra carrellata sugli specialisti della terra rossa, oggi parliamo dell'argentino Coria.

CARRIERA - Il piccolo Guillermo, chiamato così sulle orme del grande Vilas, ha cominciato a giocare a tennis poco dopo aver imparato a camminare, grazie al padre Oscar che è maestro di tennis. Si è fatto notare molto presto, vincendo il Roland Garros junior nel '99 su Nalbandian, e arrivando al n.2 nella classifica di specialità, nonché 5 in doppio grazie anche al titolo a Wimbledon in coppia con lo stesso Nalbandian. E' arrivato anche in finale nell'Orange Bowl under 18 nel '98, perdendo da un certo Federer.

Nel 2000 i primi passi nel tour tra futures e challengers, e nel 2001 arriva il primo titolo ATP a Vina del Mar, ma la stagione si chiude in agosto per un infortunio al pollice sinistro. Nel 2003 mette insieme la sua stagione migliore, con 5 titoli (Amburgo, Stoccarda, Kitzbuhel, Sopot e Basilea) più le finali di Montecarlo e Buenos Aires, e la semifinale al Roland Garros battendo Zabaleta al quarto turno e Agassi ai quarti prima di perdere da Verkerk. Chiude la stagione nei top 10, riuscendo a qualificarsi per il Master di fine stagione, insieme all'altro argentino Nalbandian.

Altra splendida stagione nel 2004, segnata dal trionfo a Montecarlo battendo Nalbandian, Safin e Schuettler, e si arrende solo a Federer in finale ad Amburgo, in quattro set, chiudendo una striscia di vittorie consecutive sulla terra battuta di 31 partite, dalla semifinale dello slam parigino precedente. In maggio arriva al best ranking di n.3, ed è il favorito al Roland Garros: perde solo un set prima della finale, si porta in vantaggio 6-0 6-3 sul connazionale Gaudio, che non era neanche testa di serie, ma ne subisce la rimonta in preda ai crampi, e dopo aver servito due volte per il titolo, e visto sfumare due match point per due possibili vincenti usciti di poco, alla fine cede 8-6 al quinto, e poi non è più stato lo stesso giocatore. Durante l'anno comunque è l'unico, con Federer e Roddick, ad avere giocato finali su terra, erba ('s-Hertogenbosch) e cemento (Miami), ma deve operarsi alla spalla destra in agosto e rientra solo per il Master.

Il 2005 lo vede chiudere la stagione ancora in top 10, ma con un solo titolo (Umag) e tre finali perse, tutte con Nadal (Montecarlo, Roma e Pechino). Il 2006 in pratica è stata la sua ultima stagione, in cui ha battagliato soprattutto con la spalla e anche un infortunio alla coscia, chiudendo la stagione fuori dai top 100 per la prima volta dal '99. Ha giocato solo due partite nel 2007, ritirandosi per problemi alla schiena in un challenger, e una decina nel 2008, con due vittorie. L'ultima apparizione risale all'unica partita nel 2009.

STILE DI GIOCO E PUNTI DI FORZA - Era un ottimo esempio di contrattaccante da fondo, velocissimo nel raggiungere ogni palla, riusciva spesso a ribaltare le situazioni difensive in attacchi micidiali, o a mandare fuori giri l'avversario costringendolo all'errore, non mancando di attaccare direttamente le palle meno profonde. La sua ottima condizione fisica inoltre era basilare per il suo gioco.

COSA GLI E' MANCATO? - Ha avuto una prima disavventura nel 2001, quando è risultato positivo al nandrolone ed è stato squalificato per due anni. Guillermo però si è difeso testando a sua volta un multivitaminico, unica sostanza che prendeva, e trovandolo contaminato da steroidi: ha fatto causa all'azienda produttrice e si è visto ridurre la squalifica dall'ATP a sette mesi, che a quel punto erano già trascorsi, e durante i quali comunque aveva continuato a giocare, pur con pessimi risultati. I problemi alla spalla e lo shock del titolo perso al Roland Garros, nonché le ripetute sconfitte contro l'emergente "re della terra" Nadal, sono stati i suoi problemi più grossi, insieme a una curiosa mancanza di coordinazione (pare di origine psicologica, sopraggiunta negli ultimi anni) che gli faceva commettere doppi falli a ripetizione.

Qui lo vediamo nella famosa finale del Roland Garros 2004 e contro Agassi nella semifinale di Roma 2005.

 

Puntate precedenti:

Medvedev

Rios
Corretja
Mecir
Leconte
 

 

Francesca Sarzetto

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