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31/07/2010 11:05 CEST - I tornei della settimana

LA, in semi Murray e Querrey

Lo scozzese balbetta per un set ma batte Falla in due set, l'americano è costretto al tiebreak del terzo set per domare la resistenza di Rainer Schuttler. Alessandro Mastroluca

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Per la prima volta dal 2001, a Los Angeles tre delle prime quattro teste di serie arrivano in semifinale. Hanno vinto, infatti, Murray (n.1 e wild card), Querrey (n.2) e Feliciano Lopez (n.4). Esce invece Baghdatis (n.3), alla prima sconfitta in carriera contro Janko Tipsarevic.

Murray, che ha chiesto di giocare il torneo in extremis dopo la decisione di chiudere con Maclagan e Corretja (che potrebbe però continuare a lavorare con lui ma non a tempo pieno) soffre di piccoli problemi fisici ma trova comunque la terza semifinale stagionale, curiosamente la prima in un torneo non dello Slam, dopo il 7-6 6-1 al colombiano Alejandro Falla.

Lo scozzese, condizionato giovedì da dolori alla schiena, ha avvertito qualche fastidio al ginocchio destro ma nonostante abbia servito il 42% (38% addirittura nel primo) di prime soffre solo un set. Andy lascia spesso l'iniziativa all'avversario, manca di punch col dritto e preferisce insistere con tagli slice dalla parte del rovescio per quasi tutta la partita. Falla, però, non sempre riesce ad approfittarne: nel priimo set si fa brekkare nel quinto gioco, strappa il servizio allo scozzese subito dopo e vede svanire due set point prima del tiebreak. Qui Falla sbaglia un paio di dritti mentre Murray dal 3-3 conquista gli ultimi 4 punti del tie che chiude con un'ace.

Nel secondo, con l'inerzia dalla sua, Murray perde subito il servizio ma controbrekka immediatamente e definitivamente rompe la resistenza, anche mentale, del colombiano.

In semifinale troverà Feliciano Lopez, con cui ha vinto entrambi i precedenti confronti diretti. “Ci alleniamo molte volte insieme” ha spiegato, “conosciamo bene il gioco dell'altro: sarà un match duro”.

“Feli” ha dovuto rimontare un set contro il quartofinalista dal ranking più basso del torneo, James Blake, prima di vincere 3-6 7-6 6-4. L'americano, n.117 del mondo, reduce da dieci settimane di stop per un infortunio al ginocchio tra marzo e giugno, alla distanza ha fatto fatica al servizio, ha giocato con poca convinzione i punti importanti del secondo set, e paga soprattutto un pesantissimo doppio fallo sul match point sul 6-5 nel tie del secondo set. Nell'ultimo punto del match ripone un po' di speranza sull'Occhio di Falco, ma invano.

Decisamente migliore la versione di Blake vista nel primo set: un giocatore aggressivo, che mette i piedi dentro in campo, gioca con fiducia, attacca. Il trentenne deve chiaramente cercare di ritrovare il suo gioco, dopo aver rotto con il coach che lo seguiva sin dai primi passi, Brian Barker e dopo il lungo stop. Per diverso tempo, durante la terapia di piastrinoferesi al ginocchio, non ha voluto assumere antidolorifici, anche perché sua madre ha sempre rifiutato di prenderli temendone gli effetti negativi per lo stomaco: un'avversione che indirettamente può essere cresciuta dopo il cancro, proprio allo stomaco, che ha portato suo padre alla morte sei anni fa.

Blake, alla fine, però ha cambiato idea dopo la delusione di Wimbledon, e qualche beneficio in termini di risultati c'è.

Nella parte bassa del tabellone Janko Tipsarevic, che ha battuto 6-3 7-5 Baghdatis (prima vittoria dopo due sconfitte e zero set vinti dal serbo) aspetta la testa di serie n.2 Sam Querrey.

“Samurai”, il più giovane in tabellone, ha dovuto faticare più del previsto nel clash generazionale con il più “anziano” ancora in gara, Rainer Schuttler, chiudendo solo 6-2 3-6 7-6 dopo 2 ore e 20 minuti.

Particolarmente negativo l'atteggiamento di Sam, che si è spesso lamentato con se stesso, ha sbattuto un paio di racchette e si è anche dato del “Debbie Downer” (personaggio della versione americana del Saturday Night Live che tende a interrompere allegre conversazioni con deprimenti osservazioni). Già dopo la vittoria su Anderson, Querrey si era lamentato del rendimento del servizio. Contro il tedesco ha dovuto lottare soprattutto contro il suo stesso atteggiamento.

“Ero frustrato” ha spiegato, “a un certo punto volevo andarmene dal campo, non mi stavo divertendo”. Querrey, l'unico giocatore ad aver vinto quest'anno tre tornei su altrettante superfici diverse, vince facile il primo set ma perde i primi tre giochi del secondo e si ritrova costretto al terzo.

Qui il punteggio segue i servizi fino al 5-4: Schuttler si procura la settima palla break con una risposta vincente di rovescio e la converte con Sam che mette a rete di dritto. Il tedesco non tiene il servizio ma brekka di nuovo nell'undicesimo gioco dopo una risposta di rovescio larga dell'americano. Per la seconda volta di fila, però, l'ex finalista degli Australian Open non riesce a tenere servendo per il match: affossa un dritto a rete e il set si decide al tiebreak.

Determinante l'ace centrale che dà all'americano il vantaggio di 6-3 nel tie prima che Schuttler tirasse lungo l'ultimo rovescio della partita dando la vittoria al 25enne ex campione NCAA per 7 punti a 4.

Un solo precedente tra Querrey e Tipsarevic: ha vinto l'americano in 3 a Indianapolis 2006.
 

Alessandro Mastroluca

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