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07/08/2010 08:52 CEST - Challenger San Marino

Tre italiani in semifinale

Volandri elimina lo spagnolo Riba (terza testa di serie) e ora affronta Cipolla in un derby che vale l’accesso alla finale. Starace elimina Aguilar e affronterà Haase.

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Ci sarà sicuramente almeno un giocatore italiano nell’atto conclusivo del “San Marino Cepu Open”, challenger Atp (montepremi 100.000 dollari + ospitalità) giunto ormai alla stretta decisiva sui campi del Centro Tennis Cassa di Risparmio a Montecchio.

Nella parte bassa del tabellone, infatti, sono giunti in semifinale Filippo Volandri e Flavio Cipolla, che si affronteranno sabato pomeriggio in un derby tricolore con in palio l’accesso al match clou.

Il livornese, n.7 del seeding e qui vincitore nel 2008, è uscito vincente per la terza volta di fila da una partita maratona, eliminando in tre set lo spagnolo Pere Riba (n.3 del tabellone), che lo aveva invece battuto quest’anno a Barletta e Monza. L’allievo di Fabrizio Fanucci è partito bene, andando avanti 4-0 e 5-3, ma ha subito il ritorno del 22enne di Barcellona, che faceva suo il set 7-5. Copione analogo nella seconda frazione, con ‘Filo’ in vantaggio 5-2 e poi in grado di chiudere 6-4. E nel terzo set un break consentiva al toscano di imporsi 6-4 dopo 2 ore e 40’ di lotta sul Centrale.

In contemporanea Flavio Cipolla (la partita è iniziata con un’ora e mezzo di ritardo per l’ennesimo temporale) proseguiva nella sua settimana positiva, nella sta davvero ripagando la fiducia degli organizzatori, che gli hanno concesso una wild card (attualmente è n.259 del ranking mondiale, ma esattamente un anno fa era n.99, suo best ranking). Dopo aver estromesso il belga Olivier Rochus, n.66 della classifica Atp e seconda testa di serie, il 26enne romano ha superato la fatidica prova del nove prevalendo sul cileno Jorge Aguilar, che aveva fermato al 2° turno la corsa del bolognese Simone Bolelli, Davisman azzurro, n.6 del seeding. Il match è iniziato in salita per Cipolla, che ha saputo fronteggiare un set point sul 5-3, ha rimontato, facendo suo il primo set al tie break (7-1) e poi inanellando sei game consecutivi, così da staccare il biglietto per la semi in 1 ora e 23’.

In precedenza aveva staccato il pass per le semifinali l’olandese Robin Haase, che nel confronto di apertura del programma sul Centrale ha spazzato via il portoghese Rui Machado: 6-2 6-2 il punteggio in favore del 23enne dell’Aja, che sta ritornando ad alti livelli dopo un doppio intervento al ginocchio che gli ha fatto perdere praticamente due stagioni (nel 2009 ha giocato appena due challenger a novembre, raggiungendo le semifinali partendo dalle qualificazioni) frenandone l’ascesa visto che nel 2008 aveva raggiunto la 56.ma posizione nel ranking, per ritrovarsi invece n.451 del computer Atp alla fine dello scorso anno. Ma il ‘tulipano’ non si è perso d’animo e in questa stagione ha vinto i challenger di Caltanissetta e Furth, per poi sull’erba di Wimbledon eliminare Blake all’esordio e mettere paura persino a Nadal (trovatosi sotto due set a uno prima di imporsi al quinto), raggiungendo quindi i quarti a Orbetello e la semifinale a Cordenons la settimana scorsa, fermato dal belga Darcis, che poi ha alzato il trofeo. E non a caso è risalito sino alla 121.ma posizione in classifica mondiale, dove progredirà ancora dopo questo torneo.

L'olandese sarà l'avversario di Potito Starace. Nel match che ha chiuso il programma sul Centrale il Davisman azzurro, numero 1 del tabellone, ha regolato con un duplice 6-4 6-4 in 1 ora e 50' l'argentino Carlos Berlocq, n.5 del seeding.

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Tratto da: On This Day in Tennis History di Randy Walker