09/08/2010 11:19 CEST - CHALLENGER S.MARINO

Haase campione si arrende Volandri

Haase

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E’ Robin Haase il campione di San Marino. A Volandri l’onore delle armi, ha lottato fino alla fine ma si è dovuto arrendere di fronte a un giocatore molto più potente di lui. L’olandese ha ricevuto il trofeo facendo felice l’unica maglia arancione presente sugli spalti che sventolava la bandiera del suo paese. Delusi i 2500 spettatori presenti, accorsi per vedere la quarta affermazione consecutiva di un italiano a San Marino dopo le vittorie di Seppi, Volandri e Starace.
Haase ha letteralmente dominato il primo set andando subito in vantaggio, mostrando un servizio molto solido con punte di velocità superiori ai 200km/h e approfittando dei molti momenti di sbandamento di Volandri. Filippo con il ghiaccio sulla spalla, pronto a cambiare racchetta e a lamentarsi con l’arbitro sembrava non riuscire proprio a trovare la strada giusta per reagire. Le iniziative sono state sempre del suo avversario che ha messo sotto pressione il livornese e si è portato in vantaggio 4-1 con un doppio break. Volandri ha mostrato impazienza, ha reagito più con frustrazione che con il gioco e ha strappato il servizio al tulipano, ma ha poi ceduto di schianto 6-2.
Nel secondo set, dopo un iniziale equilibrio, Haase ha preso il largo e si è portato sul 4-2 spegnendo le residue illusioni dei tifosi italiani. Ma ci ha pensato Volandri a riaccendere gli spettatori che hanno iniziato a credere nell’impresa quando Filo si è portato addirittura in vantaggio sul 5-4. L’olandese ha mostrato debolezza per la prima volta nel match ma è riuscito comunque a portarsi sul 6-6.
Si decide tutto al tie break e Volandri parte a razzo: 2-0. Reazione immediata di Haase che va sul 5-2 sembra tutto finito, ma Filo va sul 5-5 e annulla anche un match point. Si guadagna due set point dove gli manca un po’ di coraggio e alla fine deve cedere 10-8.
Terzo successo dell’anno in un challenger per Haase pronto già da domani a rientrare nei primi 100 del mondo e a puntare ai primi 50.
 

Giuseppe Porcelli