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14/10/2010 16:09 CEST - Master 1000 Shanghai

Andy Murray vince e va a Londra

TENNIS - Aggiornato. Battendo il francese Jeremy Chardy 6-3,6-4, lo scozzese, che accusa un solo momento di appannamento, si assicura la partecipazione al Masters di Londra. Un grandissimo Djokovic si sbarazza (6-1,6-1!) di un Gasquet probabilmente stanco (ha richiesto anche l'intervento del fisioterapista)  giocando da vero n.2.Berdych fuori. Riccardo Nuziale

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Nel primo ottavo di giornata, Andy Murray batte agevolmente Jeremy Chardy con il punteggio di 6-3 6-4. Con questa vittoria lo scozzese non solo si qualifica per i quarti di finale del torneo ma ottiene anche la certezza matematica di partecipare al Masters di Londra. Partita tutto sommato dominata dal numero 4 del mondo: un doppio fallo di Andy e due vincenti consecutivi illudono Chardy nel gioco di apertura, ma Murray lo sveglia subito non solo annullando le tre palle break, ma procurandosene altrettante nel gioco successivo, strappando il servizio del francese alla prima occasione. Sul 3-0 Murray, sul 15-30 servizio Chardy, mette a segno una risposta quasi sicuramente vincente; il giudice di linea chiama out, corretto immediatamente dal giudice di sedia che però, anziché assegnare il punto allo scozzese, fa rigiocare il punto. Questo episodio dà inizio all’unico vero momento di appannamento di Murray, che nei due successivi turni di servizio a sua disposizione concede altrettante palle break, annullandole comunque con autorità. Il primo set si chiude con un Murray piuttosto fortunato che prima prende la riga con un lob in recupero e poi fa ace sfiorando la linea esterna del servizio. Nel secondo set Chardy cerca di giocare il tennis a lui più congeniale, tentando di essere più aggressivo e di scendere a rete ad ogni occasione possibile. La partita si vivacizza ma, dopo due game interlocutori, Chardy capisce che anche questa tattica sarà perdente: troppe imprecisioni sottorete da parte sua e troppo solido in difesa Murray, che si procura due palle break, annullate molto bene da Chardy. Break solo rimandato di qualche game: al settimo gioco, infatti, Chardy resiste strenuamente agli attacchi di Murray, annulla altre due palle break, ma alla terza occasione concessa capitola con un doppio fallo. La partita si chiude lì.


Non esiste invece il secondo match sul centrale, forse il più atteso, quel Djokovic-Gasquet che sulla carta prometteva grande spettacolo. Così invece non è stato, duplice 6-1 per il numero 2 del mondo. Un Djokovic estremamente centrato e solido, profondissimo e regolarissimo col dritto, esplosivo al servizio, fisicamente prorompente. Gasquet, invece, reduce dal tour de force di ieri (sconfitti nella stessa giornata Gulbis e Monfils), non ha mai saputo contrastare la potenza dell’avversario: con il dritto ha sempre controbattuto cortissimo, a metà campo, ma anche col rovescio, salvo qualche gemma sparsa qua e là, non è mai riuscito a trovare le misure, ritrovandosi spesso costretto a back difensivi. L’unico momento di “incertezza” è arrivato nel secondo set sul 2-0 servizio Djokovic, quando Gasquet è arrivato a procurarsi la palla del contro break, annullata però dal serbo con un servizio vincente. L’ex enfant prodige francese comunque, che ha pure chiamato il fisioterapista, stavolta non va condannato: ha giocato un ottimo torneo e oggi ha semplicemente trovato un avversario straordinariamente in forma e fiducia.

Si ferma invece Tomas Berdych, sconfitto dal giocatore caldo del momento, Guillermo Garcia-Lopez, per 7-6 6-3. Il ceco, apparso in forma fisica tutt’altro che buona nel turno precedente contro Robredo, è stato dominato dallo spagnolo, che anche ieri ha avuto la fortuna di trovarsi di fronte un avversario menomato (e con ogni probabilità ieri, con Roddick, avrebbe perso). L’unico momento in cui Garcia-Lopez non è stato all’altezza in una partita altrimenti giocata benissimo, è arrivato nel game di servizio per chiudere il set, sul 5-3. Vinto il tie-break, nel secondo set ha ottenuto il break decisivo al quarto gioco. Garcia-Lopez ora affronterà Djokovic: partita interessante (anche se probabilmente segnata).


I francesi, dopo le due dure eliminazioni di inizio giornata, possono finalmente sorridere con il successo del loro n.1, Tsonga, che si è imposto per 7-5 6-3 sull’estroso Florian Mayer. Partita costellata di errori da una parte e dell’altra, con Tsonga ancora troppo insicuro (ricordiamo che è stato fermo per infortunio per 3 mesi), soprattutto al servizio. Nel primo set decisivo il dodicesimo gioco, dove Tsonga ottiene il primo break della partita grazie anche ad un Mayer sciagurato nel persistere nel gioco di fino. All’inizio del secondo set la partita sembra finita sull’1-0 Tsonga 0-40 servizio Mayer, ma il francese non ne approfitta, grazie anche ad uno sfortunato nastro che attutisce un’accelerazione di dritto sul 30-40. Fallito il break, incredibilmente Tsonga subisce il colpo e perde a 0 il servizio nel game successivo. Ma è un fuoco di paglia: issatosi 3-1 Mayer, tra i giocatori costretti ieri a disputare due partite, finisce la benzina e subisce un passivo di cinque giochi consecutivi. Per Tsonga domani la rivincita del quarto di finale di Wimbledon contro Murray.

 

MASTERS 1000 SHANGHAI (3.240.000$, cemento) - Ottavi di finale

Murray (4) b. Chardy 6-3 6-4
Djokovic (2) b. Gasquet 6-1 6-1
Garcia-Lopez b. Berdych (7) 7-6 (4) 6-3
Tsonga (12) b. Mayer 7-5 6-3

 

 

Riccardo Nuziale

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Tratto da: On This Day in Tennis History di Randy Walker