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17/11/2010 00:50 CEST - IL PERSONAGGIO

La Francia di Robin "Hood"

TENNIS – Un tempo gli svedesi dominavano in Asia e in Australia. Oggi si aggrappano a Robin Soderling, vestito dall'italianissima Lotto, che quando si gioca in Francia diventa un fenomeno: nella terra dei galletti ha vinto il primo titolo, è tornato a vincere dopo tre anni di digiuno, ha firmato due grandi imprese al Roland Garros e oggi festeggia il più importante successo in carriera. Peccato per lui che il Masters si giochi a Londra…Alessio Morra
 

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Le terre di conquista per gli svedesi, una volta, erano l’Australia e l’Asia. Forse perché i vichinghi che hanno solcato tutti i mari hanno lasciato un po’ di dritte ai loro eredi, o forse è solo questione di adattamento. Il mare gialloblu che per anni si è visto a Melbourne era davvero splendido: gli svedesi con le maglie delle nazionali di hockey e di calcio (quest’ultime solo dopo Usa 1994) erano uno spettacolo nello spettacolo. Quando ancora non c’era questo tifo, Wilander ha vinto per ben tre volte gli Australian Open. Stefan Edberg ha trionfato in due occasioni ma ha anche perso tre finali, due da Courier ed una da Lendl, con cui probabilmente avrebbe vinto se non si fosse stirato gli addominali. Finale raggiunta grazie anche a Wilander, che giocando un tennis fantastico eliminò Becker, nei quarti. Ma non solo numeri uno hanno dominato dall’altra parte del mondo perché Enqvist nel ’99 raggiunse una finale e Thomas Johansson vinse addirittura, nel 2002. Entrambi sfidarono in finale un russo. Ma anche in Asia gli svedesi l’hanno fatto da padrone. Edberg vinse cinque volte a Tokyo e l’ultimo titolo lo conquistò a Doha. Bjorkman raggiunse la prima finale ad Hong Kong e vinto l’ultimo torneo in Vietnam. Nel suo palmares ha anche il torneo di Auckland, come Enqvist, attuale Capitano di Davis svedese. E ad Auckland ha vinto anche Magnus Norman, che a Shanghai vinse per l’ultima volta. Certo c’è sempre di mezzo il cemento, non si può abbinare il nome di un terraiolo qualsiasi ai tornei di Auckland, Tokyo e Melbourne, però è molto alta la percentuale di vittorie svedesi, considerato che negli anni ’90 sul cemento in Estremo Oriente andavano anche Sampras e Courier ed ai tempi di Edberg con lui c’erano anche Lendl e Becker.

Soderling come Rosset
Così mi è venuto in mente Marc Rosset, che in Francia vinse cinque dei suoi quindici tornei. Uno a Nizza, sulla a terra, uno a Lione e tre a Marsiglia. Inoltre raggiunse la semifinale al Roland Garros, giocò una finale a Bercy, e sempre a Bercy battè Pete Sampras. Erano anni in cui i tappeti erano velocissimi e gente come Ivanisevic, Krajicek e lo stesso Rosset con il loro servizio erano davvero ingiocabili, però un giorno a Rosset fu chiesto come mai lui in Francia era così forte e lui rispose, più o meno così: “In Francia sto benissimo, capisco cosa dice la gente, se voglio andare al cinema a vedere un film vado e capisco tutto” In sostanza Rosset giocava in casa, era probabilmente più rilassato, si sentiva in famiglia, al di là della superficie. L’opposto di Goran Ivanisevic che negli Stati Uniti non riuscì mai a vincere un torneo, perché non si trovava bene. Oggi abbiamo tennisti universali: Federer e Nadal hanno vinto e vincono dovunque. Ma anche chi li segue in classifica si adatta ad ogni latitudine. Murray finalista a Melbourne e NY, ha vinto Shanghai ed i due 1000 Estivi, come Djokovic finalista a NY, vincitore a Melbourne, ha trionfato due volte a Dubai ed in Cina ha vinto per tre volte.

Da Lione a Parigi
L’eccezione che conferma la regola c’è anche adesso ed è Robin Soderling, che in Francia è un fenomeno. Nemmeno ventenne lo svedese giocò a Marsiglia la seconda finale della sua carriera. Sempre nel 2004 vinse a Lione il primo torneo della sua carriera, in finale su Malisse. Poi dopo il successo a Milano, Robin, da oggi numero 4 del mondo, ha dovuto aspettare più di tre anni per tornare a vincere. Il successo è arrivato, manco a dirlo, a Lione! Chissà se poteva immaginare anche lui in quel momento che dopo sette mesi avrebbe giocato la finale del Roland Garros, dopo aver sconfitto, tra l’altro, Nadal. Poi ancora in finale al Roland Garros, dopo aver sconfitto Federer, e ieri la vittoria a Parigi Bercy, battendo due francesi “originali” Llodra e Monfils. Sei tornei vinti in carriera, tre in Francia. Su sedici finali Soderling ne ha giocate sei in Francia e “solo” tre in Svezia. Peccato per Robin che il Masters non si gioca in Francia. Ne avremmo viste delle belle.

Alessio Morra

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Tratto da: On This Day in Tennis History di Randy Walker