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01/03/2011 22:29 CEST - Management

Tennis e Garden di nuovo insieme

TENNIS- Sono ormai lontani i giorni in cui i circuiti del tennis maschile e femminile facevano una tappa ufficiale al Madison Square Garden, portando i campioni nell’arena più famosa del mondo. Il giornalista di TennisWire, Nick McCarvel, ha intervistato Solomon di StarGames LLC, che dal 2008 ha riportato il tennis nella casa dei Knicks trad. a cura di Fabio Ferraro

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Dal 2008, Jerry Solomon, presidente della StarGames, è riuscito a portare un po’ di tennis al “Garden”, prima organizzando un match di grande richiamo mediatico tra Pete Sampras e Roger Federer, per poi proseguire con le sorelle Williams, Kim Clijsters e altre stelle del tennis femminile negli ultimi due anni.
Quest'anno, la BNP Paribas ha portato star del calibro di Sampras, Agassi e leggende come John McEnroe e Ivan Lendl. Solomon dice che è un impresa organizzare eventi di questo tipo al MSG anche per una sola serata, poiché l’arena è prenotata per quasi tutto l’anno .
"E' difficile trovare un buco di nove giorni", risponde Solomon quando gli viene chiesto perché non cerca di portare una tappa ufficiale del tour al Garden. "Ci abbiamo pensato, ma portarla in un posto come l’MSG è praticamente impossibile. Purtroppo esiste solo un Madison Square Garden e questo rende impossibile organizzare una tappa del tour". Il giornalista di TennisWire, Nick McCarvel, ha intervistato Solomon nei giorni che precedono il quarto BNP Paribas Showdown.

D. Sbirciando la lista di giocatori di quest'anno, si nota che per la prima volta negli ultimi quattro anni non ci saranno tennisti in attività. Le “vecchie” star americane hanno più appeal di quelle giovani ma straniere?

R. Penso che nello sport come nell’intrattenimento la nostalgia abbia un ruolo importante, ecco perché la gente viene all’evento. Inoltre, tra questi quattro giocatori, ci sono state due rivalità che hanno fatto la storia del tennis. Le loro partite avevano un significato che andava oltre il tennis, in quanto c’era anche un conflitto tra le loro personalità. E’ per questo che una lista di giocatori così attira la gente. Ed è per questo che non credo sia possibile confrontare queste star agli attuali giocatori internazionali. Ma è ovvio che se avessimo invitato Nadal, Federer, la Sharapova o Kim Clijsters, ci sarebbe stato comunque un notevole interesse.
Per me era fondamentale creare qualcosa che fosse più un evento sociale che un evento sportivo, nel quale i giocatori rappresentano solo una parte dell'equazione che (quest'anno) include i festeggiamenti per la Tennis Night in America, l’annuncio dell’introduzione nella Hall of Fame e la presentazione di nuove linee di abbigliamento da tennis.
Voglio che la gente pensi al BNP Paribas Showdown come a una grande festa che, sotto il nome di Tennis Night, dia il via alla nuova stagione di tennis in America.

D. Avete mai pensato di allungare l’evento?

R. Abbiamo preso in considerazione l’idea di aggiungere una seconda giornata e speriamo di poterlo fare in futuro. Stiamo cercando di creare un evento che rappresenti una sorta di vetrina per il tennis. Quest’anno abbiamo aggiunto l’illuminazione LED alle linee del campo e l’evento aiuterà la USTA a promuovere l’iniziativa per introdurre i bambini al tennis, chiamata 10 and Under Tennis. Se l’evento avesse fatto parte del tour ufficiale, non avremmo potuto sperimentare queste nuove idee.

D. Come ha fatto il tennis ha raggiungere quest’importanza nel portfolio della StarGames?

R. Sono stato coinvolto nel mondo del tennis da quando ho iniziato a lavorare presso la Colgate Palmolive Company, occupandomi del Grand Prix Colgate e del Colgate Masters, anch’essi organizzati qui all’MSG. Quindi è stato naturale per il tennis far parte del portfolio della StarGames. Negli ultimi anni lo Showdown si è sviluppato più velocemente, aiutato dalla possibilità di organizzare eventi collaterali e dal ritorno di Lendl sul campo, che ci avvicinato ancora di più allo sport nel suo complesso.

D. Ci sono similarità nell’organizzazione del Caesars Tribute (evento di pattinaggio artistico) e lo Showdown? Riesci a collegare e utilizzare gli aspetti organizzativi? O c’è un approccio completamente diverso?

R. Cerchiamo di creare eventi che siano unici e distinti, e quindi non possono essere prodotti in serie. Tuttavia, non importa quanto siano diversi, operativamente ci sono una serie di aspetti simili, come l’organizzazione dell’hospitality e la vendita dei biglietti. Ma poiché gli eventi si svolgono a distanza di un paio di mesi, il nostro staff è in grado di gestire il tutto senza troppe difficoltà.
Detto questo, tra il pattinaggio artistico e il tennis c’è una differenza come tra notte e giorno. Con il pattinaggio si produce un vero spettacolo: dobbiamo scegliere la musica, il design dell'illuminazione e, in alcuni casi, gli abiti per il cast per creare una storia che sia interessante per il pubblico. Nel tennis, anche se così sembra troppo semplice, si mettono i giocatori sul campo e loro creano l’interesse senza molti elementi ausiliari allo show. E’ per questo che mi piace essere coinvolto in entrambi gli eventi: uno richiede molta creatività, mentre l'altro si basa prettamente sui gesti atletici.

D. Come dovrebbe essere organizzato un evento perfetto in tutti i suoi particolari: giocatori, location e format? Come sarebbe il tuo evento-sogno?

R. Domanda difficile. Quello che abbiamo realizzato con lo Showdown nel 2008 si avvicinò alla manifestazione perfetta, visto che siamo stati in grado di avere uno contro l’altro Sampras e Federer, due giocatori di diverse generazioni che hanno entrambi l’etichetta di "Greatest of All Time". Ovviamente nessuno di loro due era nel picco della carriera, ma è stato un momento in cui la realtà ha affiancato l'immaginazione e in cui la risposta alla questione su chi è il migliore di sempre poteva essere a portata di mano. Il fatto che siano arrivati a un tie-break nel terzo set ha reso la serata ancora più magica.
L'evento-sogno si crea con i migliori atleti di varie epoche, facendoli esibire insieme. Non deve essere per forza un match competitivo, ma abbastanza in modo che il pubblico venga a vedere i loro idoli dello sport in un ambiente che permetta a tutti di ricordare non solo il passato, ma anche di proiettare la propria immaginazione al futuro che sarà. Se siamo in grado di trasportare il pubblico in un luogo diverso per un paio d'ore, stiamo facendo un buon lavoro.

D. Perché le esibizioni di grande tennis sono più facili da organizzare? Cos’è cambiato nel mondo tennis? Sarà perché questi eventi durano sono solo una notte? Forse perché per i giocatori è un divertimento? O perché è più facile attirare diversi sponsor, anche quelli che di solito non sono interessati tennis?

R. Oggi le grandi esibizioni ottengono spesso sia una copertura televisiva che su Internet, mentre in precedenza, al di fuori del pubblico sul posto, nessuno avrebbe saputo dell’evento. Detto questo, sono eventi positivi sia per lo sport che per i giocatori. I tennisti possono allenarsi in condizioni di gioco reale, ma in un ambiente rilassante. E il gioco viene pubblicizzato in un modo diverso e in luoghi in cui non arriverebbe mai. Come faremo, per esempio, con l’uso dell’illuminazione LED (per la prima volta le linee di un campo da tennis saranno illuminate) e con la promozione del 10 and Under Tennis.

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