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13/03/2011 01:45 CEST - INTERVISTE

Novak Djokovic - 12.03.11

Traduzione a cura di Giulia Vai

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Q. Un grande inizio quest’anno. Ci puoi parlare di come senti il tuo gioco al questo punto dell’anno?
NOVAK DJOKOVIC: Non avrei potuto chiedere per un inizio migliore. Tutto è iniziato alla Finale di Coppa Davis dove mi sentivo benissimo sul campo. Penso che gli ultimi mesi dell’anno scorso siano stati grandiosi.
Gli US Open sono stati un torneo in cui ho giocato bene, e da quel momento mi sono sentito a mio agio sul campo. Potevo giocare come ho fatto nel 2008, in modo aggressivo e con tanta fiducia.
Negli ultimi due mesi ho giocato il mio miglior tennis della carriera ma devo riuscire a mantenere il livello se voglio avere qualche chance nei grossi tornei.

Q. Pensi che i tuoi miglioramenti abbiano a che fare con il tuo lavoro di piedi e la tua velocità aumentata?
NOVAK DJOKOVIC: Sì, ma penso che abbia a che fare più con l’aspetto mentale. Penso che negli ultimi due anni e mezzo fossi sempre preparato fisicamente ma non riuscivo a mantenere un buon livello di gioco nelle ultime fasi degli Slam, avevo molti su e giù. Ora sento di essere un giocatore più forte e con più esperienza; ovviamente la fiducia c’entra ma è tutto l’insieme.

Q. Negli ultimi anni tutti hanno parlato di Roger, Rafa, Andy e te. Senti di esserti allontanato da Murray e Soderling?
NOVAK DJOKOVIC: Lascio a voi giudicare chi sta in quale gruppo. Non faccio molto attenzione a queste cose: top 2, 3 o 5, ci sono tanti ottimi giocatori sul tour. In questo momento, penso ci sia un gruppo più numeroso di giocatori capaci di vincere un major rispetto agli ultimi 5 o 6 anni. È un bene per lo sport.
Ovviamente Roger e Rafa sono ancora i due migliori del mondo e i giocatori più dominanti, e tutti cerchiamo di sfidarli.

Q. Parlando dell’aumento di fiducia e andando più a fondo. Gli US Open sono stati fantastici e la magnifica esperienza sul campo di casa (in Davis). Come pensi abbiano influito?
NOVAK DJOKOVIC: come dicevo prima, alla fine è tutta una questione mentale. Tutti i primi 50-70 giocatori del mondo sono preparati fisicamente, colpiscono la palla bene e lavorano tutti i giorni. La differenza è mentale e l’abilità di sostenere situazioni di pressione e di dedicarsi completamente e in modo professionale al tennis. Io l’ho sempre fatto, sono stato fortunato ad avere una squadra che mi sostiene in ogni modo in campo e fuori. Era solo una questione di tempo per me, prima di riuscire a recuperare la fiducia in me stesso e credere che avrei potuto vincere ancora uno Slam e spingermi ai limiti. È successo ora, e non è facile perché hai a che fare con gli aspetti professionali e privati della tua vita e devi imparare a separarli, e dura se sei una persona emotiva. Ma ora va tutto bene, speriamo che rimanga così.

Q. Perché dici che Roger e Rafa sono chiaramente i primi due del mondo se tu non hai perso una partita da Londra?
NOVAK DJOKOVIC: Perché i risultati degli ultimi 5 anni sono una prova sufficiente. Al di là degli ultimi tre mesi. Sono ancora numero 3 e sebbene io non abbia ancora perso, loro sono ancora numero 1 e 2 del mondo e hanno vinto più Slam di chiunque sul circuito. Bisogna riconoscerglielo. Come ho detto forse il loro dominio non è più quello di due anni fa.

Q. Quindi se sentissi dire, ora Novak è il giocatore da battere, non saresti d’accordo?
NOVAK DJOKOVIC: (Sorridendo.)
Mi piace sentirlo dire.

Q. Ci parli di questo torneo e commenti sulla festa dei giocatori di ieri sera?
NOVAK DJOKOVIC: Qual’era la prima domanda? Ho solo sentito festa dei giocatori. (Ride). Il torneo sta migliorando. È bello vedere che gli organizzatori vogliono ascoltare i giocatori e i loro bisogni. La festa è uno di quegli eventi a cui tengo molto perché è bello e differente. La maggior parte delle feste sul tour sono un po’ troppo formali o troppo rumorose nei nightclub. Questa è veramente forte. Ci sono molte cose, una delle feste migliori del tennis.

Q. Hai fatto delle imitazioni?
NOVAK DJOKOVIC: No. C’erano molte altre cose più interessanti ieri sera.

Q. Hai appena fatto un profilo su Twitter? Ti piace? Chi segui?
NOVAK DJOKOVIC: Sì, vado matto per Twitter e Facebook. A dire la verità sono sempre stato a favore della privacy e non sono mai stato il tipo per i social network. Ma ora non c’è scelta. (Ride).
Twittero e aggiorno il profilo di Facebook regolarmente, ma con cose extratennistiche, divertenti.

Q. Segui qualcuno su Twitter?
NOVAK DJOKOVIC: No. Sono nuovo con Twitter. Ce l’ho da una settimana. Comunico con i fan e aggiorno con cose divertenti.

Q. Nei tuoi obiettivi di carriera, è più importante diventare numero 1 o vincere altri titoli dello Slam?
NOVAK DJOKOVIC: E’ stato il mio sogno da quando sono piccolo diventare numero 1 al mondo. Sono ancora abbastanza giovane, ho 24 anni, spero di avere ancora tanti anni sul tour.
Sono sicuramente motivato a vincere titoli dello Slam. Per riuscire a diventare numero 1 ne devo vincere di titoli, soprattutto se Roger Rafa e Murray saranno i miei rivali.

Q. Hai giocato in tutto il mondo. C’è una voce che dice che giocherai nel cielo. Che storia è?
NOVAK DJOKOVIC: Aspetta e vedrai. Abbiamo un video interessante per Miami. È qualcosa che nessun tennista ha fatto.

Q. Ti sei ispirato a quella foto famosa…
NOVAK DJOKOVIC: Sì. Mi sono ispirato a quella foto e stavo parlando con delle persone del mio sponsor e abbiamo avuto questa idea di giocare a tennis in aria.

Q. Hai perso la ragione?
NOVAK DJOKOVIC: Vedrete. Non posso dire altro o mi daranno una multa. (Ride).

Q. Come va il calcio?
NOVAK DJOKOVIC: Il calcio va bene. Abbiamo questo spazio verde dietro i campi pratica. Molti giocatori fanno stretching e noi giochiamo Europei contro Americani. Quest’anno abbiamo anche segnato dei gol.

Q. Quanti gol hai fatto?
NOVAK DJOKOVIC: Non ne ho fatti, ma ho fatto un paio di assist.

Q. In questo torneo e in quello di Miami, tu, Rafa e Roger non avete molti punti da difendere.

NOVAK DJOKOVIC: Sì, è molto positivo questo. Unito al fatto che sto giocando il mio miglior tennis, spero di riuscire ad approfittarne.


Q. Ripensando all’Australia, qual è la cosa che ti dà maggior soddisfazione?

NOVAK DJOKOVIC: Be’ è un torneo dello Slam. Anche se l’avevo già vinto. Ogni torneo dello Slam, è speciale. Tutto il mondo sportivo ti guarda. È la gioia maggiore che un tennista possa provare, penso perché ce ne sono solo 4. E dopo due estenuanti settimane di gioco duro contro i migliori del mondo, vincere è un sogno che si avvera.

Q. Vincere la Coppa Davis cosa ha fatto per te, per la Serbia e per i giovani? In Serbia il calcio e il basket sono i più seguiti, ma la vittoria in Coppa Davis cosa ha fatto?
NOVAK DJOKOVIC: Noi siamo una nazione di sport di squadra, e il tennis è uno sport nuovo. In un paio di anni siamo riusciti a vincere titoli del grande Slam e la Coppa Davis, che penso sia uno dei traguardi più importanti dello sport serbo.
È stato storico e molto emozionale. Non saprei come descriverlo: quando vinci un torneo individuale lo fai soprattutto per te e il tuo team. Ma qui giochi per il tuo paese, e ci sono i compagni di squadra che ti sostengono ad ogni punto. È una competizione molto speciale, capisci il significato di spirito di squadra, l’unico caso nella stagione tennistica.
Ecco perché diamo il nostro meglio e perché la vittoria di Dicembre ha un posto speciale nei nostri cuori. Per noi è stato il traguardo più importante che abbiamo avuto nelle nostre carriere.

Q. Che dire del pubblico?
NOVAK DJOKOVIC: Sì, in quell’arena non perdiamo da tre anni. E specialmente di domenica, abbiamo 20.000 persone che ci guardano, si crea una grande atmosfera. Siamo cresciuti vedendo i giocatori di basket e pallavolo vincere grandi partite e poi andare a festeggiare per strada. E vivere ora la stessa situazione in prima persona è una cosa notevole.

Q. Ora più bambini giocano a tennis in Serbia?
NOVAK DJOKOVIC: Sì, è incredibile. Prima si vedevano in giro soprattutto campi da basket e da calcio. Ora vedi anche campi da tennis. Vedi i bambini improvvisare un campo e le racchette e giocare contro il muro, con i loro sogni e la loro immaginazione. È incredibile.
 

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