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29/03/2011 11:15 CEST - Sony Ericsson Open

Masha ok, Wozniacki fuori!

TENNIS - Una Sharapova finalmente sulla strada del ritorno centra i quarti di finale superando in due set la Stosur. La n.1 Wozniacki inciampa inaspettatamente in Andrea Petkovic. Decisivo il primo set, in cui la danese ha sciupato tre setpoint. "Caroline non si batte con la potenza" dice la Petkovic. Daniele Vitelli e, da Miami, Vanni Gibertini

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Dopo la semifinale ottenuta a Indian Wells, Maria Sharapova conferma di essere sulla via del ritorno e sulla via della Top 10 con un’affermazione molto convincente sulla n. 4 mondiale Samantha Stosur, superata in due set per 6-4, 6-1 in 1 ora e 21 minuti. La bionda siberiana è riuscita a scrollarsi di dosso i fantasmi del suo evanescente servizio dopo aver ceduto il suo primo turno di battuta commettendo ben tre doppi falli, e in un match molto attento ha mostrato una lunghezza di colpi che si avvicina a quella dei tempi andati, mostrando anche un certo progresso negli scambi nei quali è costretta a forti spostamenti laterali.


Il primo set è praticamente deciso dai doppi falli: nei primi due game ne commettono due Samantha e tre Maria, ed entrambe devono cedere il servizio. Le successive “sequenze” di due doppi falli per una vengono al sesto e settimo gioco, ma se la Sharapova riesce comunque a tenere la sua battuta, annullando peraltro una palla break con un autorevole diritto ad uscire, l’australiana invece commette un paio di errori gratuiti che le costano il servizio ed il set. “E’ importante servire bene – ci ha confermato la Sharapova dopo il match – soprattutto contro una giocatrice [come Samantha] che serve molto bene, che mette così tanta rotazione sul servizio. Penso di aver commesso qualche errore più del dovuto sulla seconda all’inizio del match, poi però sono riuscita ad aggiustare il tiro, la mia fiducia è cresciuta e sono riuscita a chiedere qualcosa in più alla mia battuta senza sentirmi sotto pressione”.

Mentre la pesante umidità del mattino lascia il posto al vento della pioggia prevista su Miami per i prossimi giorni, Sharapova sembra prendere sempre più il comando del gioco, con la Stosur apparentemente incapace di trovare il bandolo della matassa senza sbagliare troppo: i suoi colpi arrotati infatti non sembrano riuscire a scalfire le difese di una Maria in progresso atletico, e la sua tattica di impostare gli scambi su traiettorie centrali per poi variare lunghezze e rotazioni non sembra far troppo male. Dopo aver fallito una palla break nel gioco d’apertura della seconda frazione, la russa prende il comando delle operazioni ed infila sei giochi consecutivi contro una Stosur che ha finito il match in calando.

Il tabellone dalla parte della Sharapova ora le regala un quarto di finale più che abbordabile contro Alexandra Dulgheru, vincitrice in due set (6-3 6-4 lo score) sulla cinese Shuai Peng. La rumena non dovrebbe spaventare la giocatrice vista in azione finora a Miami, con la seconda semifinale consecutiva in un torneo Premier che diventa una possibilità molto concreta per la russa. Il tennis femminile ha ora più che mai bisogno di un personaggio come Maria Sharapova nei turni finali dei tornei che contano, ed anche Sharapova è più che mai alla ricerca di un’affermazione di prestigio dopo le tante tribolazioni causatele dalle operazioni alla spalla “A volte si è portati a dare certe cose per scontate, come il fatto di potersi guadagnare la vita giocando a tennis. Quando però non si è più in grado di farlo, anche solo temporaneamente, ci si rende effettivamente conto di cosa voglia dire e di quanto dia importante per te”.

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Prima sfida tra la potente tedesca e la numero 1 del mondo e recente vincitrice di Indian Wells. In palio un posto nei quarti di finale del Wta Mandatory di Miami. Il match, vede ovviamente grande favorita la danese, che, al di fuori degli Slam, ha sempre un rendimento altissimo.
Primo parziale a corrente alternata, con le due giocatrici che si scambiano i break, da un lato per le difficoltà ad essere incisiva con la battuta della Petkovic, e a causa dell’incostanza della Wozniacki, dall’altra.
Match giocato prevalentemente sulla diagonale del rovescio, fondamentale sul quale entrambe le tenniste costruiscono il loro gioco, sempre alla ricerca dell’apertura sul corpo debole dell’altra, il diritto. Stessa tattica, dunque, ma applicazione diversa, con la Petkovic brava a variare spesso il ritmo, alternando le sue bordate con palle interlocutorie alte o con il taglio indietro. Questo tipo di gioco le permette di far entrare in crisi il diritto della Wozniacki, che, nel primo set, le regala un mare di punti.
Dopo aver annullato 3 set point sul 4-5 del primo set, la tedesca approfitta delle difficoltà della numero 1 ed infila 3 giochi consecutivi, chiudendo il parziale per 7-5. Decisive le occasioni mancate da Caroline: solo 2 palle break trasformate su 8 possibilità. Fondamentali per la Petkovic gli ultimi 3 game tenuti al servizio, tutti recuperando uno svantaggio iniziale.
Nel secondo set, la tedesca resta attaccata alla sua avversaria fino al tre pari, commettendo però l’errore di tentare la via della forza, anziché utilizzare le variazioni del primo parziale. A questo punto si scompone, complice anche un nastro fortunato della danese, e subisce il break decisivo nell’ottavo game. La Wozniacki non perdona e chiude spietata per 6-3.
Quando sembrava essere favorita per la vittoria finale, dopo la conquista del secondo parziale, Caroline si scompone, accorciando sempre di più il gioco e iniziando a commettere errori anche dal lato del rovescio. A nulla servono i consigli chiesti ripetutamente al padre allenatore. La Petkovic, che appare sempre più sicura da fondo campo, va, così, per due volte avanti di un break, sul 2-0, prima e sul 4-2, poi. La seconda è, appunto, la volta buona, con una sempre più scorata Wozniacki, che, mancata la palla del contro-break, si disunisce e finisce per cedere al nono game.
Prima vittoria contro una top 5 per la teutonica di origine bosniaca, che festeggerà l’impresa migliorando il suo best ranking ed avvicinando ulteriormente le top 20. Brutta battuta d’arresto, invece, per la capofila della Wta, che ha patito una cattiva giornata al servizio e ha mostrato tutti i limiti del suo diritto, che soffre molto le avversarie capaci di variare minimamente il gioco. E’ la stessa Petkovic a confermare la tattica nell’intervista post partita: “Molte giocatrici pensano di poter battere Caroline con la potenza. La tattica, preparata con il mio coach, era quella di variare il più possibile lo scambio.”

I risultati:
(21) Andrea Petkovic (GER) d. (1) Caroline Wozniacki (DEN) 75 36 63
(16) Maria Sharapova (RUS) d. (4) Samantha Stosur (AUS) 64 61
(26) Alexandra Dulgheru (ROU) d. Peng Shuai (CHN) 63 64
 

Vanni Gibertini e Daniele Vitelli

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