07/09/2011 21:31 CEST - US OPEN 2011
Kerber nei quarti, rivale ideale
TENNIS - Dopo Safina e Serena avere una giocatrice come la tedesca per accedere alla prima semifinale della carriera è un'occasione probabilmente irripetibile per la Pennetta. La numero 92 del mondo è infatti una giocatrice piuttosto potente ma senza grandi qualità: nel confronto da fondocampo Flavia è di tutt'altro livello. Da New York, Riccardo Nuziale
In conferenza stampa le è stato chiesto se si può parlare di una nuova generazione tedesca e in effetti c’era la possibilità, prima della sconfitta di Sabine Lisicki per mano della Zvonareva, che la Germania avesse tre rappresentanti ai quarti del tabellone femminile. Con la vittoria della Petkovic sulla Suarez Navarro si dovranno “accontentare” di due giocatrici, cosa che non succedeva agli US Open dal 1987, di uno Slam dal 1994 (al Roland Garros).
Ma Angelique Kerber, alla vigilia del torneo, era decisamente inattesa ad un risultato così importante. La giocatrice di Kiel, numero 92 del mondo (best ranking 45 ad inizio 2011, classifica che ritroverà con i punti di questa grande prestazione) e 23 anni compiuti lo scorso gennaio, non era mai andata oltre il terzo turno di uno Slam, raggiunto agli Australian Open e Wimbledon 2010, e veniva da una serie di quattro primi turni major. Certo, la scorsa settimana aveva realizzato il miglior risultato dell’anno raggiungendo la semifinale del torneo di Dallas (partendo dalle qualificazioni), ma a New York non era mai andata oltre il secondo turno e l’anno scorso era stato subito fermata da Gisela Dulko.
Nella speranza che Flavia Pennetta recuperi dai problemi manifestati a fine match contro la Peng e durante il match di doppio contro Errani e Vinci e aldilà di scaramanzia tricolore, non possiamo che dire che un quarto di finale migliore di questo ben difficilmente poteva arrivare per la brindisina. Mancina (l’ultima rimasta in tabellone), la tedesca ha all’attivo sedici partecipazioni Slam con ben dieci sconfitte al primo turno, una sola finale WTA, nel 2010 a Bogotà (sconfitta con la Duque Marino), 11 titoli ITF e tre vittorie contro giocatrici top 20 (Peer e due volte Agnieszka Radwanska, l’ultima proprio in questo torneo, al secondo turno).
Nella conferenza stampa dopo la vittoria contro la Peng la Pennetta, dopo aver ammesso di non ricordarsi di averla affrontata quest’anno a Bastad, vincendo nettamente per 6-2 6-3, ha perfettamente elencato pregi e difetti della teutonica: buon servizio e buona potenza nei fondamentali da fondo campo ma anche una certa difficoltà a mantenere alto il livello di gioco ed una monotonia tattica che le impedisce di variare nei momenti in cui la partita non va per il verso giusto. Quest’ultimo è anche il problema di Flavia, che però da fondocampo ha una solidità e una profondità nettamente superiori a quelli della Kerber.
Quindi forza Flavia, non fermarti qui.
Riccardo Nuziale
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