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11/09/2011 04:32 CEST - INTERVISTE

Roger Federer (10-09-2011)

Novak Djokovic b. ROGER FEDERER 6-7 4-6 6-3 6-2 7-5

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I: Dev’essere doloroso, Roger. Puoi spiegarci dove ti è sfuggita la partita e come ti senti ora?
Roger Federer: Sai, è difficile spiegare questa sconfitta quando senti che avresti dovuto fare l’altra conferenza stampa. Ma è andata così Lui ha rimontato e ha giocato bene. Io non sono riuscito a giocare così bene alla fine della partita. Certamente sono deluso ma non posso che incolpare me stesso.

I:Trovi sorprendente che Djokovic sia riuscito a giocare due dritti incredibili sul match point per due anni consecutivi? Le possibilità che vi riuscisse erano poche, no?
ROGER FEDERER: Guarda, a volte capita. E’ il motivo per cui tutti noi guardiamo lo sport, no? Non sappiamo mai il risultato definitivo e chiunque ha una possibilità, e fino all’ultimo istante la partita può cambiare. Questo è quello che amiamo dello sport, ma a volte è anche molto crudele e difficile da sopportare. E’ successo a me oggi. Fa male, ma va bene. Avrebbe potuto essere peggio. Avrebbe potuto accadere in finale.

I: Hai visto della reazione di Novak dopo quel vincente di dritto e il suo tentativo di procurarsi il sostegno del pubblico? Cos’hai pensato in quel momento?
ROGER FEDERER: Probabilmente vedo solo il 2% di quello che lui o altri giocatori fanno perché sono concentrato sul mio compito e non guardo che cosa stiano facendo. Finchè rimane sportivo, non mi interessa. Io non so che cosa lui abbia fatto, quindi non è una problema.

I: Quando un giocatore gioca un dritto come quello sul match point, è una questione di fortuna, di di rischio o di fiducia…
ROGER FEDERER: Fiducia? Mi prendi in giro? Dai, per favore.
Guarda, alcuni giocatori crescono giocando in quel modo. I mi ricordo quando perdevo i match da junior. Non appena si trovavano sotto 5-2 nel terzo set, tutti loro iniziavano a sparare pallate. Fanno tutti così, perché è il modo in cui si sono abituati a giocare quando si trovano sotto. Io non ho mai giocato in quel modo. Io credo che il duro lavoro ripaghi maggiormente rispetto a quelle cose, perché agli inizi non ho forse sempre lavorato al massimo. Quindi, per me, è davvero difficile da capire come tu possa giocare un colpo del genere sul match point. Ma, guarda, forse lui ha fatto così per 20 anni e quindi lo trova assolutamente normale. Dovresti chiederlo a lui.

I: Comparando questa sconfitta con quella a Wimbledon contro Tsonga, dove eri ugualmente sopra due set a zero, come reagisci a questa? E’ maggiormente frustrante?
ROGER FEDERER: E’ uguale. Ho sentito di aver giocato bene oggi. Forse è stato meglio a Wimbledon, ma si tratta di una superficie differente e anche di avversari diversi.
Sull'erba si gioca un tennis più reattivo. Oggi chiaramente credo che non avrei dovuto perdere. A Wimbledon, non voglio dire che le cose fossero più fuori controllo, ma sull'erba si gioca più d'istinto. Non sono mai stato avanti di un break nel terzo, quarto o quinto a Wimbledon, al contrario di quanto è successo oggi.
Ero sempre indietro di un servizio. Sì, mi è facile superare in fretta sconfitte del genere. Wimbledon non mi ha scoraggiato.

I: Dopo aver giocato a Melbourne avevi detto di non correre troppo nelle dichiarazioni ed aspettare il proseguimento dell’anno. Ci sono state molte buone prestazioni e grandi vittorie per te quest’anno. Nessuno slam. Qual è il tuo giudizio sulla stagione? Ovviamente so che ora stai venendo fuori da una brutta sconfitta.
ROGER FEDERER: Sì, è una bella domanda. Credo che ancora una volta i top four si siano comportati molto bene negli slam. Io ho avuto la possibilità di fare un po’ meglio, ma comunque cos’ho fatto' semi, finale, quarti e semi? Ma credo che in qualche occasione sarei potuto andare fino in fondo, se non almeno uno o due turni più avanti.

I:Hai parlato un attimo fa delle cattive sconfitte negli slam. La fiducia in te stesso, dopo quanto accaduto oggi, è rimasta uguale rispetto a prima?
ROGER FEDERER: E’ uguale. Guarda, sono riuscito a fare tutto bene in così tanti tornei. Ma, come ho già detto, a volte capita che che le cose non vadano nel verso giusto, lo sai. Forse hai vinto così tanto che ogni tanto ti sembra un po’ monotono. Non lo so.
Ma, per quanto mi riguarda, questa rimane una buona prestazione per me. Come ho già detto, ho giocato alla grande. Certo, quello che è successo oggi è un peccato, ma spero che ciò accada solo occasionalmente.

I:Il tuo primo slam è stato nel 2003 e il tuo ultimo nel 2010. Ti sentirai diversamente alla fine di quest’anno rispetto agli scorsi sette?
ROGER FEDERER: Non credo. Non siamo ancora arrivati al primo gennaio. Vedremo ciò che accadrà. Ci sono ancora dei traguardi da poter raggiungere: il torneo della mia città a Basilea e il Masters ATP.
Quindi c’è ancora molto da giocare nella fine di questa stagione, ma sicuramente ho avuto anni migliori, sì. Ma, ancora una volta, non puoi giocare ogni stagione allo stesso modo. Alla fine anche tu desideri che non sia così, altrimenti sarebbe noioso. Credo che sarò davvero affamato di vittorie andando in Australia l’anno prossimo. E’ chiaro, so che se continuerò a lavorare sodo ora che mi sento così bene, verrò ricompensato. Ne sono certo. Non mi sentivo così bene da parecchio, quindi è un bel momento.

Traduzione a cura di Paolo Giua

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