05/10/2012 11:54 CEST - Rassegna

Becker al Parioli «Giocare a tennis mi dava felicità» (Paoletti); Errani meraviglia Andrà al Masters anche in singolare (Crivelli); Lezione di tennis al Parioli con il grande Becker in campo (Quaglia)

5 ottobre 2012

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Rubrica a cura di Stefano Pentagallo

Becker al Parioli «Giocare a tennis mi dava felicità»

Francesca Paoletti, Gazzetta dello Sport Roma del 5.10.2012

Lo smalto atletico non è quello di una volta. L'eco dei Bum Bum che emetteva la sua racchetta è solo nei ricordi degli appassionati accorsi al Tennis Club Parioli. Boris Becker ieri è tornato sui campi rossi di Roma a 13 anni di distanza dal ritiro: «Conosco solo tre parole in italiano: mozzarella, pomodoro e cappuccino — ha spiegato il campione tedesco, —. Io amo questa città, ci torno sempre volentieri. Avete tutto: il clima bello, il cibo buono e la gente è solare. L'Italia è sempre molto popolare a casa mia».

Ricordi Il campione tedesco è stato il protagonista di una tennis clinic organizzata da una banca britannica per una ventina di (fortunati) professionisti e consulenti: «Ho giocato spesso in Italia, al Foro Italico e a Milano. Da quando mi sono ritirato, nel 1999, ho preso raramente la racchetta in mano. Il tennis lo seguo molto, ma da un altro punto di vista; sono un commentatore per la BBC e agli Us Open ho avuto la fortuna di raccontare un match della vostra Errani». A proposito della numero 1 azzurra, proprio ieri è arrivata la conferma della qualificazione al Master: «Sta giocando un tennis fantastico — ha detto il campione tedesco —. A New York ha fatto del suo meglio contro Serena (Williams, ndr) in semifinale) e ha vinto il doppio. È stata grandiosa».

Nuovo Boris Oggi, Becker, preferisce i tavoli verdi, e non a caso recentemente è stato tra i protagonisti dell'European Poker Tour. Personaggio tanto istrionico quanto carismatico, Becker ieri si è visto appesantito e lento, ma quando ha provato il suo marchio di fabbrica, il servizio e quel suo inimitabile movimento, è tornato a far emozionare il pubblico: «Quando giocavo a tennis ero felice. Insieme a Edberg, Lendl, Wilander, Sampras e Agassi abbiamo dato vita a un'epoca irripetibile. La nostra era una generazione fantastica. Anche adesso ci sono campioni immensi, ma io mi tengo stretto il "mio" tennis». Neanche la stellina del Parioli Gian Marco Moroni, recentemente laureatosi campione d'Italia Under 14, si è lasciato sfuggire l'occasione di palleggiare un po' con una leggenda del tennis: «Ho solo tre anni di tempo per provare a fare quello che ha fatto lui — ha scherzato il giovane romano —. Vincere Wimbledon a 17 anni sembra una cosa incredibile».

Errani meraviglia Andrà al Masters anche in singolare

Riccardo Crivelli, La Gazzetta dello Sport del 5.10.2012

Un anno meraviglioso aveva soltanto bisogno della certificazione di qualità. Finalmente: Sara Errani, seppur ferma per l'infortunio a una coscia, è ufficialmente tra le otto magnifiche singolariste che dal 23 ottobre a Istanbul si contenderanno la corona di Maestre. Lasciando perdere i calcoli complicati che tengono ancora in corsa per l'ultimo posto Li Na (favorita), Stosur, Bartoli e Wozniacki, la numero 7 del mondo è comunque sicura di non essere peggio di ottava nella Race, la classifica stagionale che serve a qualificare per l'ultimo appuntamento 2012.

Lunga strada Un grandissimo risultato. Di più: fenomenale. Perché già la top ten, per una giocatrice, è il riconoscimento di un cambio di status, la patente di campionessa a tutto tondo. E rimanerci per tutto il tempo che serve per raggiungere il Masters è un'impresa di straordinario talento. Soprattutto, non bisogna dimenticare da dove è partita Sarita: la lunga strada dal numero 45 di inizio gennaio, cominciata con i quarti agli Australian Open fino ai quattro tornei vinti (Acapulco, Barcellona, Budapest e Palermo), con la perla purtroppo incompleta della finale del Roland Garros e la chicca della semifinale degli Us Open; prima di Parigi, «Cichi» era ancora numero 24 ed è diventata la prima donna di sempre ad entrare per la prima volta nelle 10 partendo due settimane prima da una posizione oltre la venti.

Orgoglio La Errani è la quarta giocatrice italiana a centrare l'ingresso nel torneo dopo Reggi (1986, 87 e 89), Farina (2001-02) e Schiavone (2010), ma le prime due ci riuscirono con la vecchia formula, quando il Masters era a 16; tra gli uomini, ce la fecero Panatta nel 1975 e Barazzutti nel 1978. Per rendere più magico un indubbio trionfo, Sara ci aveva già aggiunto il diamante della qualificazione anche in doppio con l'amica di sempre Roberta Vinci, forte degli otto successi stagionali con gli Slam di Parigi e New York: le ultime a fare doppietta furono le Williams nel 2009. Un motivo in più per sorridere e recuperare in fretta la condizione: «Sono orgogliosa per me — dice — e del fatto di rappresentare l'Italia; in più mi piace condividere questo momento con una grande amica come Roberta». I milanesi potranno festeggiarle lunedì al Gazza Store, dopo la presentazione della Grande Sfida del 1° dicembre al Forum con Sharapova ed Ivanovic.

Lezione di tennis al Parioli con il grande Becker in campo

Lucilla Quaglia, Il Messaggero Cronaca di Roma del 5.10.2012

Il Tennis Club Parioli cala l'asso. E che «asso». «Avevo tanto sentito parlare di questo club romano in tutto il mondo che non vedevo l'ora di giocarci. Sono molto colpito dalle strutture: davvero all'avanguardia». A parlare è il grande Boris Becker- vincitore del torneo di Wimbledon nel 1984 a soli 17 anni e racchetta mondiale numero uno per molto tempo - che ieri pomeriggio ha raggiunto lo storico circolo di Monte Antenne per partecipare alla prestigiosa clinic di tennis rivolta ad alcuni manager inglesi e seguitissima, ovviamente, da tutto il club.
Accolto dal presidente del circolo Maurizio Romeo, dal maestro Edoardo Mazza ex tennista ATP, e dal direttore sportivo Alberto Casucci, il campione tedesco ha calcato i campi in terra rossa del club attorno ai quali si è formata una fitta e ammirata folla di soci e di appassionati. Il circolo, del resto, continua ad essere protagonista del pianeta tennis dopo la recente qualificazione alla fase finale dei campionati europei dei circoli centenari. Sebbene un po' appesantito Becker tra smash e volée ha mostrato di non aver perso lo smalto del campione. Poi, terminato il corso, il tennista tedesco - che nella sua carriera ha giocato 927 match vincendone 713 e perdendone 214 - ha concluso la sua giornata romana in un altro luogo storico della capitale, un'elegante villa sulla Trionfale con vista mozzafiato su Roma, con un esclusivo dinner in suo onore.

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