17/10/2012 20:21 CEST - Il borsino della settimana

Roger su, Roger giù

TENNIS - Grazie a Watson e Murray l'inghilterra vola. Grazie a Soderling e sua moglie la Svezia precipita. Una Williams che gioca va su, una che non gioca va giù (come Federer). Scopriamo chi sale e chi scende nel borsino di Ubitennis. Daniele Malafarina

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Caroline Wozniacki (Photo by Chung Sung-Jun/Getty Images)
Caroline Wozniacki (Photo by Chung Sung-Jun/Getty Images)

Su

Inghilterra: I sudditi di sua maestà si sono finalmente ricordati che il tennis l'hanno inventato loro. Heather Watson vince un torneo eJo Durie non è più l'ultima inglese a vincere un titolo WTA. In attesa di Laura Robson oltremanice hanno di che sorridere. Certo, se riescono a non pensare ai 5 match point di Andy Murray...

Robin Soderling: Congratulazioni allo svedese padre di una bambina. Soderling è stato l'ultimo vikingo della grande stagione del tennis svedese ma ormai è lontano dalle gare da più di un anno. Ora che è padre di famiglia quanta voglia avrà di rimettersi a remare su un campo da tennis? Poca c'è da scommettere.

Venus Williams: Venus è da ammirare per quanto ami il tennis. Nonostante sia ben oltre i suoi anni migliori la Williams gioca ogni volta che può (vero Serena?) anche quando sa che non è in condizione di vincere il torneo. Poco importante che abbia battuto una giovane wils card. Che gli dei del tennis ce la preservino.

Lendl e McEnroe: Certe rivalità non finiscono mai. I due vecchi campioni si trovano oggi a Chicago per la seconda tappa del Power Shares Series, una serie di 12 appuntamenti con campioni del passato. A fargli compagnia oggi ci sono soltamto Courier e Sampras (http://www.powersharesseries.com/).

Roberta Vinci: Qualificata per  il masterino di Sofia dopo che l'anno scorso era stata a Bali ed ora anche n.1 in doppio (terza italiana nella storia). La stagione migliore di sempre per Roberta che ha raggiunto risultati forse impensabili ad inizio carriera. Chissà se sta facendo un pensierino alla top 10...

Roger Federer: 300 settimane e non sentirle. Lo svizzero è stato in cima al ranking più di tutti ed a 31 anni suonati, nonostante le giornate storte, ancora non ne vuole sapere di rilassarsi. Va in Cina nonostante minacce di morte, supera Wawrinka in una delle giornate storte di cui sopra e timbra il cartellino con Andy Murray. Lodevole.

Giù

Svezia: Ve li ricordate Borg, Wilander, Edberg? Ma anche Nystrom, Svensson, Enqvist? Ma anche Johansson e Vinciguerra. Il tennis svedese non esiste più. Numero uno di Svezia oggi è Patrick Rosenholm, 24 anni, numero 404, recentemente sconfitto nei quarti del challenger di Tampere da Prodon.

Sabine Lisicki: La tedesca (che per inciso si pronuncia Lishizki) sì è persa. Forse anche più della Goerges (che qualche segno di ripresa lo ha dato). Scesa al numero 24 ha recentemente perso da campionesse del calibro di Flipkens, Mayr-Achleitner (chi?), Watson, Suarez-Navarro e Parmentier!

Francesca Schiavone: Ve la ricordate la leonessa che vinceva al Roland Garros e l'anno dopo faceva finale rimontando un paio di partite già perse? Ecco sembra che purtroppo quello che resta di quella campionessa sia solo il ricordo. Quattro game con Urszula Radwanska a Mosca (torneo che le aveva dato grandi soddisfazioni in passato) sono la ciliegina sulla torta di una stagione da dimenticare.

Davydenko: Ve lo ricordate Davydenko? Sembra la versione maschile della Schiavone. L'ombra di se stesso, perde un po' da tutti. Bogolomov jr, ultimo nome della lista in cui compaiono Dustin Brown, Haase, Seppi, Cipolla e Lorenzi, ma anche Robert Farah e Marco Chiudinelli!

Serena Williams: Ok, a lei non potrebbe importare di meno. Ma è un peccato che rinunci così a chiudere l'anno al vertice, obiettivo per lei possibilissimo, senza neanche provarci. Ok, le toccava fare una gita controvoglia in Cina e Giappone, ma ci sono sciagure peggiori, no?

Roger Federer: Ok, a lui non potrebbe importare di meno. Ma per il povero appassionato che finalmente vive una stagione incerta dopo secoli di stagioni dominate da uno solo, è decisamente un anticlimax sentirsi dire che ad uno dei due contendenti di finire la stagione al n.1 non importa poi gran che. Poteva almeno mentire dicendo che ce l'avrebbe messa tutta ed era una priorità. In fondo 6 anni terminati al numero uno è l'unico record che gli manca (oltre al maggior numero di wurstel ingeriti in 60 secondi mi pare).

Daniele Malafarina

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