17/11/2012 00:21 CEST - FINALE DAVIS CUP

La Spagna inizia bene Berdych pareggia

TENNIS - L'armada spagnola è stata la più continua nazione tennistica dal 2000 ad oggi. Pur senza Nadal sono una squadra temibile con Ferrer che ha battuto Stepanek, ma Berdych ha fatto valere la sua maggior classe superando Almagro alla distanza. Rino Tommasi

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Ferrer festeggia con i compagni la vittoria su Stepanek
Ferrer festeggia con i compagni la vittoria su Stepanek

La Spagna ha conquistato piuttosto facilmente il primo punto nella finale della Coppa Davis che la vede impegnata a Praga contro la Repubblica Ceka. In termini di classifica individuale l’incontro inaugurale era il più favorevole per gli spagnoli che affrontano questa trasferta senza il loro giocatore più forte, Rafael Nadal.
 

Da quando gli spagnoli, battendo l’Australia a Barcellona nel 2000 hanno vinto per la prima volta questa competizione sono stati il paese più continuo perché hanno prodotto una serie di buoni giocatori che, non a caso, ha dato al loro paese cinque vittorie, tre nelle ultime cinque edizioni.
In passato un campione come Manolo Santana aveva portato per due volte (1965 e 1967) la Spagna al Challenge Round ma aveva dopvuto giocare entrambe le volte in Australia.
Proprio contro l’Australia , che non aveva più i campioni di un tempo ma solo un grande agonista come Lleyton Hewitt, la Spagna è finalmente riuscita a vincere anche perché ha potuto giocare la finale a Barcellona, sulla terra battuta.
L’importanza di questa superficie è stata poi confermata perché quattro delle cinque vittorie della Spagna sono state ottenute sfruttando il vantaggio del fattore campo e della terra.
La vittoria più difficile e quindi la più significativa gli spagnoli l’hanno ottenuta nel 2008 quando hanno battuto l’Argentina a Mar del Plata.
 

Un infortunio ha bloccato Rafael Nadal per cui la Spagna che ha in David Ferrer il più forte "numero due" del mondo ha dovuto affidargli il primo singolare promuovendo Nicolas Almagro, comunque una riserva di lusso essendo numero dieci nella classifica mondiale.

La differenza in classifica tra il numero 5 Ferrer ed il numero 37 Radek Stepanek non poteva essere compensata dalla migliore attitudine del ceko alla superficie veloce. Inoltre, partecipando al Masters, Ferrer si era preparato al meglio ed infatti tre set gli sono stati sufficienti per concludere l’incontro e mandare quindi in campo Nicolas Almagro contro il numero uno ceko, Tomas Berdych.

Pur giocando al limite delle sue possibilità Nicolas Almagro non è riuscito a rovesciare il pronostico ed ha dovuto cedere ad un Berdych che quando è responsabilizzato, come succede in Coppa Davis, è meno vulnerabile che nei tornei individuali.
Lo spagnolo è riuscito ad allungare la partita al quinto set ed allo scadere della quarta ora di gioco giocando al megliio delle sue possibilità forzando la sua natura di regolarista.
Berdych avrebbe potuto chiudere prima ma Almagro ha reagito bene ogni volta che un è rimasto indietro di un break nel terzo e nel quarto set.
A questo punto pur non potendolo considerare decisivo diventa molto importante il doppio, una specialità che i cechi non frequentano molto ma per la quale sono tecnicamente ed individualmente attrezzati al meglio.
Gli spagnoli Marc Lopez e Marcel Granollers si sono guadagnati la selezione vincendo il piccolo masters della specialità che ha però confermato la crisi irreversibile del doppio che soltanto in Davis merita qualche attenzione. 

Rino Tommasi

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