Albertini: "Nel tennis non è mai finita"

TENNIS - Demetrio Albertini, ex centrocampista del Milan, dice: "Nel tennis parti sempre da 0-0 anche se stai perdendo. Fino a che non è finita la partita è il punto successivo quello che conta. Nel calcio non è così". Ubaldo Scanagatta

Demetrio Albertini, ex centrocampista della AC Milan, dice: "Fra i calciatori Paolo Maldini è forse quello che gioca meglio a tennis". Vicepresidente della FIGC, Albertini è stato inserito nella Hall of Fame del calcio, insieme al suo grande amico Maldini, a Giovanni Trapattoni, Marco Van Basten, Dino Zoff, Giampiero Boniperti, Luigi Agnolin e Paolo Casarinì.

"Nel tennis" ha detto Albertini, "parti sempre da 0-0 anche se stai perdendo. Fino a che non è finita la partita è il punto sucessivo quello che conta. Nel calcio non è così".

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Albertini, classe 1971, è un prodotto del vivaio del Milan. Trait d'union tra la squadra di Sacchi e quella di Capello, debutta a 17 anni nella stagione 1988/89, per diventare titolare inamovibile nel 1991/92, stagione nella quale conquista lo Scudetto. Regista e perno del centrocampo, Albertini è dotato di una grande visione di gioco: è sempre lui a dettare tempi e modalità dell'azione d'attacco. Col Milan aha vinto cinque scudetti (1992, 1993, 1994, 1996, 1999) e una Champions League (1994). In Nazionale è stato vicecampione del mondo (1994) e d’Europa (2000), collezionando in tutto 79 presenze e 2 gol. Ha giocato anche con Padova, Atlético Madrid, Lazio, Atalanta, Barcellona.

Dal 16 maggio al 21 settembre 2006 è vicecommissario della Figc, chiamato ad affiancare Guido Rossi nella gestione della Federazione dopo le dimissioni di Franco Carraro a seguito di Calciopoli. E' lui a scegliere Roberto Donadoni come ct della Nazionale dopo le dimissioni di Marcello Lippi e ad affidare l'Under-21 a Pierluigi Casiraghi e Gianfranco Zola.

Dal 2007 è vicepresidente della Figc.

Ubaldo Scanagatta