Nadal, il calvario continua

Gianni Clerici, Repubblica, 29.12.2012

Era dal 28 di giugno, dal grigio pomeriggio in cui Rafa Nadal era stato penosamente battuto a Wimbledon dal n.100 del mondo, Lukas Rosol, informandoci poi che le ginocchia, specie la sinistra, non lo reggevano più, che attendevamo il suo ritorno. Giusto alcuni giorni fa, il 17 dicembre, avevo riferito in un dotto articolo le opinioni di due specialisti, il professor Parra, inventore del celebre laser Parracelso, e il dottor Caronti, chiropratico e insegnante alla Sapienza. Opinioni non troppo ottimiste, mentre il medico curante, Angel Ruiz Cotorro, emetteva diagnosi quasi poetiche nella loro serenità. (...)

Invece, dovremo ancora attendere, chissà fino a quando, causa un microbo, un cosino invisibile che ha trovato gradevole infilarsi nell’intestino dello sfortunato Rafa. (...) «Che relazione pensi ci sia, Pier Francesco, tra un virus intestinale e un’infiammazione alle ginocchia, specie il sinistro?», ho domandato [al professor Parra], pensando di essere spiritoso. «In certe forme intestinali, in certe enteropatie, la patologia coincide con un’infiammazione articolare. Non mi è difficile dirlo, per aver studiato a lungo il morbo di Crohn». Ecco dunque che l'abbandono della esibizione diveniva comprensibile, e la causa non era, per fortuna, il riacutizzarsi di una infiammazione articolare riaccesasi dopo gli ultimi allenamenti. (...) Il rientro slitta al torneo di Acapulco, a fine febbraio, un mese dopo Melbourne. Le informazioni che giungono dal suo team non possono che essere positive. Parra, avvezzo a casi preoccupanti (prima di Natale si è occupato del Dottor Berlusconi) non si pronuncia, ma non mi pare ottimista. Rimane, se con la mia centenaria esperienza posso permettermi un suggerimento, un altro viaggio da intraprendere. Molto meno esotico, e in treno. Chissà se tutta l’organizzazione che attornia Rafa ha mai pensato a Lourdes. (...)