17/02/2013 09:55 CEST - WTA DOHA

Vika-Serena, finale tra le numero 1

TENNIS - La Azarenka demolisce in due set la Radwanska giocando un match quasi perfetto. La bielorussa vince 6-3 6-3 ed affronterà in finale Serena Williams che surclassa la Sharapova (6-3 6-2). 11-1 i precedenti per l'americana. Stefano Tarantino

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Azarenka in finale a Doha
Azarenka in finale a Doha

Domani a Doha ci sarà la finale più attesa, quella tra la vecchia numero 1, Vika Azarenka, che ha liquidato senza problemi in due set Aga Radwanska, e la nuova numero 1 (da lunedì) Serena Williams, che ha dato l'ennesima prova di superiorità tecnica e fisica surclassando una impotente Maria Sharapova.

Gran prova di forza delle due finaliste di domani, semifinali mai in bilico.
La Radwanska avrebbe probabilmente potuto fare qualcosa di più contro la Azarenka, il gioco di rimessa contro la bielorussa in ottima forma non ha pagato. Ci sarebbe voluta qualche variazione di più per mettere in crisi i meccanismi di Vika.

Masha invece ha davvero potuto ben poco contro una Serena stellare che si è mossa anche molto bene lungo la linea di fondo campo.
L'americana alla lunga ha davvero smontato la sua avversaria con la sua potenza e la sua grinta da "panterona" in gran forma.

Azarenka-Radwanska 63 63

E' la quindicesima sfida tra la nr.1 e la nr.4 del mondo, la Azarenka è nettamente avanti 11-3 e non perde dalla semifinale di Tokyo del 2011 contro la sua avversaria.
Inoltre Vika quest'anno deve ancora perdere un match giocato nel senso che a Sydney si è ritirata in semifinale contro Serena Williams senza nemmeno scendere in campo a causa di un indisposizione (infortunio al piede) e poi ha vinto gli Australian Open.

La tennista bielorussa inizia subito con il piede giusto la semifinale, break in apertura alla seconda opportunità.
Ma la sua avversaria non sta a guardare ed approfitta di uno dei pochi momenti di distrazione della Azarenka per centrare l'immediato controbreak.

Le due se le danno di santa ragione da fondo campo ma è sempre la nr.1 del tabellone che fa la partita e domina gli scambi, mentre la Radwanska fatica molto soprattutto con la seconda di servizio, mai incisiva e sulla quale la Azarenka le risponde tra i piedi.
Così nel quinto game arriva un nuovo break della bielorussa che si procura due palle break sul 15-40 (altra gran risposta di rovescio) e sfrutta la seconda con un gran diritto dopo uno scambio molto duro.

Vika è in gran forma, non soffre mai quando serve, gioca ad un ritmo incessante, rischia ma la sua tattica paga.
La Radwanska forse dovrebbe variare di più i suoi colpi e la sua mano educata glielo consentirebbe invece insiste solo sul ritmo e subisce la potenza e la verve agonistica della sua avversaria che è anche brava ad attuare delle varianti come alcune palle corte davvero ben giocate.
Ma soprattutto la polacca soffre l'inefficacia della sua seconda palla che nel nono game la condanna di nuovo, altro break Azarenka e primo set chiuso sul 6-3.

Le statistiche sono impietose, saldo vincenti-gratuiti a favore della Azarenka (16-14 contro 4-8), seconda della Radwanska come detto deficitaria (un punto su tre).

Vika continua ad imperversare e anche nel secondo set va subito avanti non mostrando il minimo calo sia fisico che di concentrazione, break nel  secondo game e in un amen avanti 4-1.
La Radwanska si salva dal tracollo nel sesto gioco quando annulla due palle dell'1-5, ma la Azarenka continua  a farle fare il tergicristallo a fondo campo, tiene con autorità i suoi servizi e chiude tranquillamente 6-3 anche il secondo set.

Sarà la 27esima finale della sua carriera per la bielorussa (15-11 sin qui il suo bilancio), la seconda consecutiva a Doha dove è campionessa in carica.

Raggiante Vika a fine match: “Ci siamo affrontate anche l'anno scorso qui in semifinale e sembra sempre che io riesca a vincere senza problemi ma non è così, anche oggi nel secondo set lei stava giocando molto bene. Sono molto contenta per questa vittoria, non so se riuscirò a ripetere la gran partenza dell'anno scorso (prima sconfitta solo a Miami, n.d.r.), ma sono molto contenta di quanto fatto sin qui”.

 

Williams-Sharapova 63 62

Serena fresca nr.1 dopo la vittoria di ieri contro la Kvitova affronta Maria Saharapova contro la quale non perde dal 2004 ed è in vantaggio 10-2 nei precedenti.

Serena soffre subito al servizio nel primo game che porta a casa ai vantaggi, la Sharapova cerca di spostare quanto più possibile la sua avversaria, mentre invece l'americana cerca (soprattutto quando serve) più la soluzione dello scambio dopo pochi colpi.

La Williams sembra inizialmente quella che fa più fatica quando serve ed invece il primo break del match lo subisce la Sharapova.
I colpi pesanti di Serena incominciano a far breccia nella rete di scambi della tennista russa che capitola nel sesto game.
Masha commette un gratuito di diritto dopo un lungo scambio e concede la prima palla break del match sul 30-40. Serena ne approfitta subito, doppio fallo della sua avversaria e 4-2 per l'americana.

Il match prende una piega ben definita, la Williams sale in cattedra, quasi come se il break l'avesse sciolta dopo le emozioni e la fatica di ieri contro la Kvitova, la Sharapova si trova davanti ad un muro ed inizia a faticare non poco.

Così Serena ha anche un set point nell'ottavo gioco che Masha annulla con una buona prima e poi tiene il servizio.
La Williams non fa una piega, tiene la battuta nel game successivo senza problemi e senza concedere nemmeno una palla break vince il primo set 6-3.

Tecnicamente non pare una gran partita perché il bilancio vincenti-gratuiti è negativo per entrambe le contendenti, ma quel misero 3-5 della Sharapova è più che una sentenza.

La russa prova a reagire con orgoglio ed impeto nel secondo set mentre Serena sembra per un attimo tirare il fiato.
Così Masha prima salva due fondamentali palle break nel game d'apertura sul 15-40 aiutandosi con il servizio e poi nel game successivo si procura la prima opportunità per strappare il servizio all'avversaria complici anche un paio di erroracci di rovescio ed un doppio fallo di Serena.

L'americana però allontana la minaccia ed alla fine tiene la battuta con un servizio vincente.
Da questo momento in poi non c'è più partita, Serena ricomincia a macinare vincenti e colpi pesantissimi, il più delle volte ad un palmo dalle righe.
La Sharapova prova a controbattere ma fare a spallate con la Williams non è proprio consigliabile, visto oltretutto che oggi l'americana si muove con una leggiadria ai più sconosciuta a fondo campo, mostrando una condizione fisica di tutto rispetto.

Masha alza bandiera bianca nel terzo game quando commette due sanguinosi doppi falli che spianano la strada al break di Serena.
L'americana vola tranquillamente fino al 4-2 e nel settimo game opera il secondo break del set stroncando la sua avversaria con la potenza dei suoi colpi.
Sotto 2-5 la Sharapova le prova tutte e si procura anche grazie a due doppi falli della Williams la seconda palla break dell'incontro che però spreca malamente con un gratuito di diritto.
Serena decide che è il caso di finire qui, un ace ed un altro gratuito di diritto della sua avversaria le consegnano il match con il punteggio di 6-3 6-2 in appena 75 minuti, una sorta di certificazione che la numero 1 in questo momento è davvero lei.

Queste le dichiarazioni della Williamas a fine match: “Maria ha giocato bene, sono molto soddisfatta della mia vittoria, oggi le condizioni di gioco non mi hanno aiutata. E' la prima volta che gioco qui e domani cercherò di portare a casa il titolo, sarà una finale spettacolare”

 

Stefano Tarantino

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