27/02/2013 19:45 CEST - ATP DUBAI

Djokovic, vittoria con letargo

TENNIS - A Dubai lo svizzero ha regolato senza grossi problemi Marcel Granollers per 63 64. Nole domina fino al 61 30, poi si complica la vita ma chiude 61 76 contro Bautista Agut. Riccardo Nuziale

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Roger Federer
Roger Federer

(2) R. Federer b. M. Granollers 63 64
Terminate le vacanze tunisine, Roger Federer continua ad alternare luci e ombre sul verde rettangolo di gioco di Dubai.

Pur non soffrendo come nel primo turno, lo svizzero è apparso ancora troppo incostante con le sue due armi storiche, il servizio e il dritto. E' apparso al contrario meravigliosamente centrato il rovescio, con il quale oggi ha disegnato i vincenti migliori.

Sotto gli occhi annoiati del compagno di doppio Marc Lopez, pizzicato a sfogliare una rivista, Marcel Granollers ha illuso di poter fare partita pari, vincendo a 0 i primi due turni di servizio con otto prime e tre ace.

Ma, come spesso accade, appena l'arma del servizio è venuta a meno, è emersa tutta la differenza tra i due, con un break a zero sigillato da un bel rovescio di dritto lungolinea di Federer.

Il parziale è di fatto finito lì, sebbene Granollers si sia tolto la soddisfazione di vincere il punto più spettacolare del set, nel quinto gioco: chiamato a una rincorsa in avanti da una buonissima smorzata di Federer, lo spagnolo ha fintato la soluzione più ovvia, l'incrociato, per deviare all'ultimo secondo con il polso il lungolinea: lasciare fermo il campione di Wimbledon nei giochi di prestigio è tutt'altro che impresa da tutti i giorni.

Come nel primo set, anche nel secondo il break è arrivato nel quinto gioco: sul 30-30 Granollers ha trovato una volee di rovescio riuscita meglio del previsto, cortissima, ma Federer è riuscito a giocare un lob di polso che ha costretto l'avversario a una dozzinale veronica, lasciando tutto il campo libero allo svizzero.

Annullata la palla break con la prima, Granollers ne ha subito affrontata una seconda, annullata a causa di una stecca di dritto di Federer al termine però di uno scambio dove un dritto dello spagnolo era nettamente finito in corridoio (colpevole lo svizzero a non chiamare il falco, lui così avvezzo a sprecarne).

Procuratasi una terza chance con l'ennesimo splendido passante di rovescio, Federer ha questa volta capitalizzato con un dritto sulla riga che ha portato l'avversario all'errore.

Nel game successivo Federer (sempre più orfano della prima di servizio) si è però distratto, concedendo dal 30-0 due gratuiti; galvanizzato, Granollers ha trovato un'ottima combine risposta-volee incrociata che gli ha regalato la prima palla break dell'incontro, annullata da un dritto incrociato - probabilmente non pienamente centrato - pieno d'effetto e dall'angolo strettissimo di Federer.

Ritentata sul 3-4 30-30 la combinazione risposta d'incontro-volee, a subire il torto arbitrale stavolta è stato Granollers, il cui primo colpo, giudicato out, aveva baciato la prima: il falco ha potuto dargli solo una giustizia inutile. Ma comunque lo spagnolo, annullate un paio di palle game, è arrivato ugualmente a due palle break, che Federer ha vanificato con due ottimi servizi, una seconda profondissima e una prima robusta.

Le ultime emozioni sono arrivate nel game successivo, con Granollers capace di annullare due match point (per gentile omaggio di Federer, autore di un gratuito di dritto e uno di rovescio) e prolungare il match. Ma giusto il tanto per copiacarbonizzare il risultato del loro primo e fino a oggi unico precedente, giocato proprio a Dubai nel 2011.

(1) N. Djokovic b. R. Bautista Agut 61 76(4)
Novak Djokovic ha confermato un’ottima forma fisica e tennistica ma anche una certa difficoltà a mantenere la tensione agonistica per l'intero match.

Se già ieri infatti Nole aveva rimesso in gioco un Troicki fino a quel momento tramortito, oggi è andato oltre.

La partita con Roberto Bautista Agut - insipidissimo prodotto della scuola spagnola arrivato alla 55a posizione mondiale con un bilancio in carriera nel circuito maggiore di 9 vittorie e 16 sconfitte (a quando il ridimensionamento di challenger e futures?) ma che a Chennai aveva stupito raggiungendo la finale battendo nei quarti Berdych - sembrava sarebbe durata quattro punti, con un Djokovic ancora sonnacchioso autore di due colpi colpevolmente affossati in rete, per il 40-15. Bautista Agut aveva vanificato tutto con altrettanti gratuiti e a quel punto, sul 40-40, Nole non si era fatto pregare.

Da quel momento sono stati dieci game di autentico massacro, con un Djokovic a dir poco padrone del campo senza fare nulla di eccezionale.

Arrivati sul 6-1 3-0 30-40 però (l’unico game spagnolo era arrivato nel quinto gioco), il campione degli Australian Open si è visto annullare la palla break dal primo ace di Bautista Agut, e da quel momento ha spento il motore e messo in folle, sicuro che la sonnambula ordinaria amministrazione sarebbe stata sufficiente a chiudere il match. Fino al 5-3 la tattica si è rivelata esatta, con Nole innocuo in risposta ma solido al servizio.

Al momento di chiudere il n.1 del mondo ha però giocato un game disastroso, con tre gratuiti grossolani per lo 0-40 e, alla terza chance, Bautista Agut è riuscito a sfondare con il dritto.

E si sa, la (ri)partenza in salita non è mai uno scherzo, nemmeno per il pilota migliore. È successo così che pur spingendo e nonostante quattro match point complessivi (due consecutivi, sul 15-40), nel decimo gioco Djokovic si sia alla fine dovuto arrendere, dopo più di 15 minuti, a un Bautista Agut che ha cominciato a prendere fiducia, pur continuando a palesare tutti i suoi limiti.

Il tie-break ha fotograto l’intero parziale: avanti senza problemi per 5-2 e due servizi dopo un iniziale minibreak a sfavore, Djokovic ha perso entrambi i punti alla battuta, mettendo in corridoio un elementare rovescio da metà campo e vedendosi pugnalato da una delle sue tipiche risposte “anti-match point”, un dritto incrociato fulminante che ha sfiorato la riga.

Ma il tempo di scherzare e soffrire era comunque finito: tornato sotto di un minibreak, Bautista Agut ha chiuso con un doppio fallo.

Prima di chiudere: sembrava impossibile peggiorare la mise del Masters 2006 di Federer. Ci sono riusciti. Decisamente meglio la variante con le bande nere sfoggiata ieri.

Riccardo Nuziale

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