da Gent, Valerio Vignoli
Alla vigilia della finale di Coppa Davis tra Belgio e Gran Bretagna, abbiamo avuto modo di chiedere al neo-eletto presidente della ITF, l’americano David Haggerty, delucidazioni riguardo alle proposte di modifica del formato della competizione tennistica a squadre più prestigiosa del mondo, un tema che sembra essere una priorità della sua agenda.
“Non è facile. Ci sono molti attori da mettere d’accordo: federazioni nazionali, ATP, giocatori. Non è semplice raggiungere un compromesso.” – ha premesso Haggerty il quale comunque non si vuole dare per vinto – “Ma stiamo pensando a delle novità. Ci sono varie opzioni sul tavolo. Come la finale in campo neutro oppure il bye al primo turno per la squadra detentrice del titolo. L’obiettivo è fare in modo che i migliori giocatori del mondo siano sempre in campo.”
Il contrario di quello che è successo quest’anno in cui Belgio e Regno Unito sono entrambe arrivate alla finale grazie ad un solo singolarista di grande livello, rispettivamente Andy Murray e David Goffin. Haggerty non pensa che ciò sia sintomatico di uno scadimento della qualità della manifestazione. “La Gran Bretagna ha battuto una dopo l’altra Stati Uniti, Francia e Australia, tre squadre molto forti. E poi è spesso successo nella storia della Davis che un giocatore abbia trascinato da solo il proprio team alla vittoria”, ha infatti affermato il presidente della International Tennis Federation.
