Oggi sulla Gazzetta dello Sport, Paolo Bertolucci ha scritto nella sua “analisi”un articolo che sembra ribadire concetti molto simili a quelli espressi dal direttore di Ubitennis in questo articolo che da molti lettori è stato iper criticato. Sono proprio sicuri, quei lettori, di aver ragione?
“Non possiamo permetterci di perdere una giocatrice come Camila Giorgi. Non conoscendo i dettagli, non entro nel merito della sofferta vicenda con la FIT, né tanto meno del rapporto con il padre coach. Mi limito ad esprimere un giudizio personale sulla tennista. Mi sono emozionato come poche altre volte, durante la telecronaca contro la Muguruza, nel vederla combattere alla pari contro la numero 2 del mondo. Camila, reduce da una prima parte di stagione infarcita di infortuni e polemiche, è scesa in campo con una determinazione, una cattiveria agonistica e una varietà di colpi da lasciare a bocca aperta.
Non ho molti ricordi di giocatrici capaci di muoversi sulla riga di fondo con uguale maestria. La reattività dei piedi le consente di non cedere di un millimetro nemmeno di fronte alle bordate avversarie e, spesso, le permette di ribaltare l’azione con un solo colpo. Possiede l’innata capacità di colpire la palla con l’anticipo dei grandi talenti, e la sfrontatezza per misurarsi alla pari con le più forti. Pur rimanendo legata alle sue radici tattiche, ha dimostrato maggiore attenzione, ha pettinato più spesso la palla e accarezzato un progetto che potrebbe rivelarsi vincente. Se riuscirà a limare i gratuiti metterà a tacere i fautori del piano B. Prendendo spunto da questa partita, potrebbe spiccare il volo.”
