Alla vigilia di ogni torneo WTA, la stampa presente viene invitata a prendere parte ad un evento chiamato “All Access Hour”: ad un’ora stabilita, tutte le vedette del torneo si alternano davanti ai microfoni per rispondere alle domande dei giornalisti in un’ambiente un po’ più informale di quanto non siano le conferenze stampa ufficiali.
Alle 13 in punto, la prima a presentarsi è Roberta Vinci, testa di serie n.7 del tabellone, che qui nella “città dei santi” inizia la difesa degli ottimi risultati conseguiti nell’estate 2015, culminati con la finale agli US Open.
“Mi sono riposata dopo Wimbledon in modo da arrivare pronta a questa trasferta dove ho tanti punti da difendere” ha dichiarato Roberta, sempre sorridente, alla stampa locale. Il suo sorriso è diventato se possibile ancora più smagliante quando le è stato rassicurato che i ristoranti italiani sono aperti anche la domenica a Montreal, e che tra i tanti sistemi che gli organizzatori escogitano ogni anno per viziare le giocatrici ci sarà anche un premio piuttosto speciale.
“Ho visto che le due finaliste di questo torneo riceveranno un biglietto per assistere al concerto di Celine Dion. Sarebbe bello vincere il torneo anche solo per quella possibilità!“. La superstar del Quebec, infatti, inizierà domenica 31 luglio una serie di nove concerti (tutti regolarmente sold out) nella sua città natale, ed alle finaliste della Rogers Cup verrà data la chance di partecipare ad un “meet and greet” con Celine Dion, quindi di conoscere la cantante prima della sua performance.
La Rogers Cup 2016 vedrà anche riformarsi la coppia di doppio più blasonata della storia del tennis italiano, quella composta da Roberta Vinci e da Sara Errani, che sarà impegnata tra una decina di giorni nel torneo olimpico di Rio de Janeiro per tentare di nuovo quell’assalto ad una medaglia dopo che a Londra furono fermate dalle sorelle Williams.
“Io e Sara ci siamo allenate insieme questa mattina [domenica n.d.r.]. Vedremo come sarà la programmazione del torneo per capire se si potrà effettuare altri allenamenti insieme. Ma anche se non dovesse essere possibile allenarci di nuovo sullo stesso campo, non sarà un problema, anche i match ci serviranno per ritrovare l’affiatamento ed i vecchi automatismi”.
Per il momento non è previsto che la riconciliazione continui dopo Rio: “Non abbiamo ancora parlato io e Sara – ci ha confermato la Vinci – non ci sono piani per giocare insieme dopo Rio, nemmeno a Cincinnati o agli US Open. Vedremo se le cose cambieranno”.
