Una finale agevole per il duo Dodig-Melo: con un doppio 6-4, vengono sconfitti Murray Sr e Soares. La sola preoccupazione della partita, l’interruzione causa pioggia sul 4-3, non ha inciso più di tanto, anche se l’incontro è stato spostato sul Grandstand Court. Dopo Shanghai nel 2013 e Parigi nel 2015, l’estate 2016 regala un’altra gioia alla coppia croato-brasiliana.
Quando le racchette erano nei borsoni, Dodig ha trovato il tempo per parlare ai giornalisti: “Finire la partita in un campo diverso poteva sfuggire al nostro controllo, ma siamo stati bravi ad adattarci. Per tutto il tempo abbiamo fatto un bel lavoro”. Il suo compagno ha poi sottolineato: “Questo tipo di esperienza l’abbiamo vissuta a Wimbledon, quando per la pioggia siamo costretti a entrare e uscire dallo spogliatoio”. Poi, ha ribadito: “Ci sarebbe piaciuto giocare senza fermarci ma siamo professionisti e il nostro sport consiste nel tenere alta la concentrazione sempre e comunque”.
In 69 minuti di agonismo, tutte e due le coppie hanno vinto più del 70% dei punti con la seconda di servizio. La differenza l’ha fatta la prima di servizio. Dodig e Melo hanno conquistato il 75% di punti, perdendone solo cinque (31/36). Non hanno concesso palle break e tolto il servizio a Murray/Soares due volte. Gli sconfitti hanno giocato la loro seconda finale Master 1000 dell’anno, dopo quella di Montecarlo. Soares ha vinto due volte la Rogers Cup con Alexander Peya. I due vinsero Montreal nel 2013, sconfiggendo proprio Dodig/Melo e Toronto l’anno successivo.
Francesco Cerminara
