Di solito Albano Olivetti, 25 anni e 2.03 metri di ragazzone, compare distrattamente sulle pagine dei record tennistici per via del suo servizio devastante. Un ace terrificante qui, uno spettatore impressionato là. Ma a Wimbledon 2016, se la favola più in vista era stata quella di Marcus Willis, anche Olivetti si era ritagliato il suo spazio approdando da n.793 del mondo al primo turno dei Championships e perdendo un incredibile quinto set (14-12) contro Barton. Il francese (al momento numero 335 del mondo in singolare) un incontro nei Major l’ha vinto solo sulla terra di Parigi e nella specialità di doppio, nel 2011 in coppia con De Schepper e nel 2016 con Lamasine.
Comunque il meglio di sé Olivetti lo dà quando è chiamato a servire. Nel 2011 al Challenger di Segovia aveva fatto registrare un ace a 254 km/h, nel 2012 a Bergamo si era spinto addirittura fino a (!) 258 km/h. Entrambi i servizi supererebbero i 251 “ufficiali” del record di Karlovic (Davis 2011, Croazia-Germania) se non fosse che mamma ATP a riguardo è sempre stata tassativa: valgono soltanto i record fatti registrare nel circuito maggiore, quel che accade al di sotto dei 250 resta buono solo per i fanatici.
E sempre per i fanatici Albano ha regalato uno show mica da ridere nel primo turno delle qualificazioni del Challenger di Bergamo, ormai terra prediletta delle sue imprese. Avversario l’italiano Francesco Bega (poi vincitore dell’incontro), Olivetti è riuscito a non far giocare al suo avversario la bellezza di 60 risposte. Di queste solo 37 tramite ace, le altre 23 producendosi in altrettanti doppi falli: in linea teorica quasi un set regalato. Anche questo sarebbe un record, se l’ATP (a cui prima o poi andrebbe rivolto un appello) decidesse di aprirsi al meraviglioso mondo dei primati nei challenger? Sì, sulla carta Albano Olivetti eguaglia i 23 doppi falli commessi da Guillermo Coria a Montecarlo 2006 (ottavi di finale, vittoria 6-7 6-4 6-3 contro Kiefer), ad oggi record sulla distanza dei tre set. Al meglio dei cinque set il re è invece Marc Rosset, capace di commetterne ben 30 contro Clement nel tie di Davis del 2001. Quell’incontro si concluse dopo quasi sei ore e ben 72 game, mentre Olivetti è stato in grado di disseminare i suoi 23 doppi falli in appena 34 game. Chapeau, Albano.
